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Recensione di: Alessandro "Bart" Rapali


Finalmente riesco a mettere le mani sul mio nuovo PC e sfornare una recensione dopo mesi di totale inattività causa vacanze (voi vi chiederete: visto che siamo a Dicembre cosa ci viene a parlare di vacanze estive? Ebbene sì le ho prolungate un pochetto e poi al mio ritorno ho trovato il mio vecchio computer letteralmente “cotto”(la mia santa sorellina....) e, comprato uno nuovo ho dovuto attendere più di un mese tra consegna e sostituzione della nuova scheda madre, senza vita anche quella, tanto che la mia configurazione è già praticamente vecchia). Lasciando stare i miei problemi, passiamo a parlare del gioco in questione; Combat Flight Simulator è un simulatore di volo sviluppato dalla Microsoft, ambientato nella Seconda Guerra Mondiale e quindi vi troverete a pilotare aerei non proprio ultra-sofisticati, con radar e missili a calore. La prima domanda che mi è venuta in mente è se il lancio di questo gioco (da me provato su una beta version, anche se completa al 99%) non risultasse nient’altro che un operazione commerciale per portare altri dollaroni nelle tasche dell’amico Bill, fruttando in parte motore grafico e programmazione del già uscito e premiato Microsoft Flight Simulator 98.

In parte, questo è vero, ma bisogna anche ammettere che di simulazioni aeree ve ne sono un bel numero in giro e negli ultimi tempi si sono moltiplicate anche quelle ambientate in anni non proprio recenti; tra tutte quelle in circolazione ne ho giocate molte e solo una minima parte, secondo me, merita un acquisto da più di 100 verdoni. Questo discorso vale più che mai per le simulazioni di battaglie della Prima o Seconda Guerra Mondiale perché solitamente il controllo dei veivoli risulta difficoltoso, la grafica approssimata e le armi non soddisfacenti; ora questo Microsoft Combat Flight Simulator si distingue nettamente dalla media soprattutto nei primi due punti suddetti mentre risulta carente anch’esso per quanto riguarda l’arsenale a disposizione (e come potrebbe non esserlo dal momento che si combatteva a suon di mitragliate e bombe da stadio, ooopss non avrei dovuto far questo paragone!!). La software-house di Bill Gates non si distinguerà certo per giochi innovativi, dalla grafica pazzesca (anche se Motocross Madness fa paura...) ma vi assicuro non vi darà nessun problema di configurazione o incompatibilità con i vari Windows (e ci mancherebbe!!! ma vi assicuro che installare un gioco, giocarci e disinstallarlo senza imbattersi in qualche conflitto o problemino di natura varia non è cosa che succede tutti i giorni e comunque fa mooolto piacere). Ora, inserito il CD e installato il tutto, si accede ad un menu semplice e chiaro, comunque simile a quello di tutti gli altri simulatori; quindi potremo dapprima settare tutti i parametri a nostro piacimento, il che consiste nel mettere a punto il dettaglio grafico più compatibile con la nostra macchina, agendo sulle opzioni che ci permettono di applicare o meno le belle texture del terreno, delle costruzioni presenti su di esso, del cielo,degli aerei o dell’orizzonte e così via, il tutto rende questo gioco adattabile a molti computer (anche se settando a zero questi parametri il gioco diventa un tantino bruttino).

Un’altra opzione che mi è piaciuta parecchio è quella che consente di decidere il livello di realismo del gioco che va dal numero di munizioni e di carburante, alle manovre consentite dalla nostra “avanzatissima” macchina da guerra; questo è un aspetto positivo perché rende il gioco duttile alle diverse esigenze (anche per coloro che vogliono divertirsi ad abbattere qualche aereo senza impazzire dietro a mille tasti) e divertente per un pubblico molto vasto e non solo per gli incalliti delle simulazioni. La parte restante del menu offre le caratteristiche opzioni: Free Flight (per imparare le manovre e godersi il paesaggio in tutta tranquillità: ma allora, comprati semplicemente Flight Simulator 98 !!), Quick Mission (per entrare subito nel vivo dell’azione senza decolli ecc.), Single Mission (quest’opzione permette di partecipare anche alle ultime missioni anche senza aver terminato con successo quelle precedenti; personalmente condivido questa scelta in modo che si possa vedere tutto ciò che ci offre il programma anche senza diventare dei Top Gun), Campaign (per una guerra totale collegata da resoconti storici), multiplayer (da me non provato…) ed infine l’ormai immancabile Training (per apprendere tutti i segreti del caso). Sapendo ora tutto l’indispensabile andiamo a giocare a questo MCFS (non ho più voglia di scriverlo per esteso…); innanzitutto tranquillizzo gli appassionati del genere perché il titolo in questione è caratterizzato da quei contorni storici che lo differenziano, insieme al tipo di veivoli pilotati, dagli altri simulatori di volo. Certo non siamo ai livelli praticamente irraggiungibili di Commandos, ma comunque qualcosa c’è. La prima cosa che comunque si nota in un gioco è l’impatto grafico: possiamo giocare con tre visuali (con plancia e strumenti a vista, a campo libero o con la non consigliabile visuale esterna) e siamo di fronte al motore di gioco di Microsoft Flight Simulator 98, quindi abbiamo texture del terreno a ottimi livelli, degli aerei ben realizzati (anche se ne ho comunque visti di più ben realizzati) ma non mancano certo difetti grafici. Primo fra tutti il cielo privo di foschia o il sole senza lens-flare (l’assenza di quest’ultimo penalizza la grafica, ma sicuramente non vi darà fastidio nel puntamento dei nemici durante il combattimento), ma l’elemento peggiore è sicuramente l’acqua che non ha grandi sfumature, è pixellosa e non interagisce con gli altri oggetti; per esempio se mitragliate la superficie del mare o vi andate a schiantare in picchiata, il bell’oceano si comporta come un muro di cemento.

Per quanto riguarda la giocabilità di MCFS devo ammettere che ho provato questo prodotto di casa Microsoft con il settaggio del realismo a livelli pressoché indecenti (in ogni caso per il decollo non c’è nulla di cui preoccuparsi, perché non è assolutamente proibitivo, ma la pista è spoglia e in erba!!!) per quasi tutto il tempo, questo perché non sono in uno di quei periodi dove i nostri benamati videogiochi mi fanno incollare al monitor e quindi non c’è sicuramente la voglia di stare dietro a 1000 pulsantini e lancette sulla plancia. Comunque, sia quello che differenzia questa simulazione dai vari F-22 ADF o F-15 è il fatto che nei combattimenti, c’è molto più Dogfight, quindi combattiamo in modo più istintivo (se non vogliamo dire arcade) e comunque siamo sempre a breve distanza dall’obiettivo. Alla fine devo ammettere che con questo MCFS mi sono abbastanza divertito pur non essendo un patito del genere (e meno che mai dei simulatori con biplani o B52) e lo consiglierei ai soli amanti del genere mentre agli altri direi: se proprio volete acquistare una simulazione andate su F-22 ADF o simili che, a mio parere, danno molta più soddisfazione (sia come grafica sia come divertimento), mentre se siete indecisi se comprare l’ennesimo processore o l’ultima scheda video 3D andate e fate vostro un bel N64, magari con l’espansione della memoria per l’alta risoluzione!!! Lo so che questa non è la sede per dire queste cose ma fino a qualche settimana fa ero anch’io uno di quelli che difendevano a spada tratta i personal contro le console, ma mi sono ricreduto: è molto meglio avere un buon PC (senza esagerare…) affiancato da un Ultra 64 da portarsi sempre appresso. Haug!

Titolo: Combat Flight Simulator
Software House: Microsoft
Sviluppatore: idem
Distributore: Microsoft
Prezzo: Lire 129.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 MB di RAM, Cd-Rom 4x, un po’ di spazio su disco rigido (circa 170 MB),scheda sonora e scheda grafica Svga.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 MB di RAM, acceleratore grafico compatibile DirectX e compagnia bella.

Gioco provato su: AMD K6-II 300 Mhz ,64 MB di RAM, 1 MB di cache, scheda video Virge 3D GX2 AGP 4 MB, Diamond Monster Voodoo 2 12 MB,  Cd-Rom 36x Pioneer, HD 3.2 GB Ultra DMA 33 Samsung, Sound Blaster 64 AWE. Con questa configurazione MCFS non ha dato alcun problema di rallentamento.


Grafica -
L’aspetto grafico è di tutto rispetto anche se non è certo esente da qualche pecca (vedi texture del terreno non bel allineate ecc.) e comunque peggiore di quello di Flight Simulator 98.

Effetti Sonori -
Rientrano nella norma, ma non vi farà comunque uscire pazzi il rombo del motore (e già non abbiamo mica i post-bruciatori in questi velivoli), che non è nauseante come spesso accade.

Musica -
La beta version da me testata ne era priva, perciò….

Giocabilità -
E’ sicuramente l’aspetto migliore del gioco perché MCFS è molto duttile, e soddisfa sia il vero pilota, che chi vuole solamente divertirsi un po’ a far danni.

Longevità -
Come tutti i simulatori questo parametro è assai alto perché ogni combattimento, anche lo stesso fatto in momenti diversi, deve sempre essere affrontato in maniera differente.

Real. Tecnica -
Per quanto riguarda la fluidità e la compatibilità con le varie periferiche siamo a massimi livelli, mentre qualche difetto nel mettere insieme le texture si nota senz’altro.

Ric. Hardware -
Per un simulatore di volo e tenuto conto dei computer che ci sono oggi in giro (ormai i PII 300 sono esauriti) posso affermare che non sono nulla di esagerato.

Totale -
In fin dei conti questo MCFS è, a mio avviso, il miglior simulatore di battaglie aeree “da antiquariato” che ci sia in circolazione, ma è proprio il tipo di gioco (estremamente di nicchia ) che non mi convince molto e non mi entusiasma più di tanto.


Ringraziamo Microsoft per averci fornito il materiale recensibile.