Ormai la grande rivoluzione femminista è arrivata anche nei videogiochi: si era partiti concedendo alle donne di poter girare per strada, in seguito si è dato loro il diritto di poter lavorare liberamente, poi hanno preteso ruoli di maggiore responsabilità all'interno del nucleo familiare, hanno cominciato dapprima ad affacciarsi alla vita politica, poi hanno ottenuto il diritto di voto e infine hanno anche iniziato a comandare (Hillary Clinton, Margaret Thatcher e anche la recentemente scomparsa Nilde Iotti sono esempi lampanti, ma ve ne sono moltissimi ancora..., pensate che anche la grande pornostar Cicciolina -purtroppo non più in attività- era riuscita ad entrare in Parlamento..., ovviamente vestita in maniera consona, è chiaro...), è stata data loro anche l'opportunità di svolgere il servizio militare ed ora anche nel mondo dei videogiochi si sta assistendo a profondi mutamenti. Sia chiaro che non ho niente contro le donne (se non ci fossero più saremmo tutti dei masturbatori incalliti e dopo poco tempo moriremmo..., si sa che l'uomo non può vivere senza una donna...), ma da quando Zelda, Lara Croft, Lula e Jill Valentine sono apparse sugli schermi dei PC e delle console di mezzo mondo, una chiara svolta si è iniziata ad avvertire. Anche gli strategici si sono adeguati e infatti nell'ultimo
Age of Empires 2 si notava chiaramente che c'erano cittadini maschi e cittadine femmine (i cittadini del primo Age Of Empires, forse erano omosessuali o semplicemente procreavano mediante provetta, ma questo è un mistero che rimane tuttora avvolto nella nebbia...l'unico bambino finora nato da una "sega" è Pinocchio...) (il mitico Ratto delle Sabine del primo Age, senza Sabine, rimarrà nella storia...ndBill) e ora anche i pupazzi di Settlers (come si fa a dire che quelle sono persone, con le facce che si ritrovano è già tanto definirli pupazzi...) avranno il seno e i capelli lunghi, anche se, saranno lesbiche. Perché? Semplicemente perché le vecchie civiltà, cioè i Cinesi, i Romani e gli Egiziani, rimangono esclusivamente maschili (stesso discorso che facevo prima riguardo ad Age of Empires...), mentre si aggiunge una nuova civiltà, ovvero le Amazzoni, composta esclusivamente da donne.
Per chi non conoscesse queste Amazzoni (ma voi ci andate a scuola?!?), la leggenda narra che fossero abilissime e stupende donne guerriere, originarie della Cappadocia; nella loro storia subirono molte sconfitte ad opera di valorosi eroi come Bellerofonte, Ercole e Teseo, il quale rapì anche la regina Ippolita sposandola in seguito. Non si sa se siano realmente esistite, ma venivano spesso rappresentate iconograficamente con arco, lancia e scudo a forma di mezzaluna; e si dice che, per combattere meglio, fossero prive del seno destro, anche se tutto ciò appare alquanto incredibile. Come si riproducevano? Era impossibile che fossero tutte lesbiche, anche perché allora la provetta non ce l'avevano. Come facevano allora? Sfruttavano gli uomini, giacevano (termine non volgare per dire che anche allora lo facevano...) con loro e alla fine li uccidevano; le femmine che nascevano erano allevate, i maschi facevano la stessa fine del padre. Questo misterioso popolo arriva ora anche in
Settlers 3, che dopo il primo Mission Pack uscito lo scorso luglio, ci regala un altro add-on aggiungendo addirittura una nuova civiltà con tante campagne. Le precedenti campagne delle preesistenti civiltà non saranno semplicemente toccate, e anche se avrete installato il Mission Pack esso non avrà mutamenti: l'unica novità di questo data-disk di
Settlers 3 è l'introduzione delle Amazzoni. I bamboccini delle altre civiltà saranno sempre uguali e non cambieranno di una virgola le loro caratteristiche, mentre le pulzelle Amazzoni avranno un percorso di campagne nuovo, tutto loro, con un livello di difficoltà abbastanza elevato (vi ricordo che nel gioco base i Romani erano la civiltà più facile da usare, i Cinesi erano medi e gli Egizi erano i più difficili...), avranno qualche nuovo edificio, ma in fin dei conti
Settlers 3 rimarrà immutato: l'esteriorità delle strutture e i seni ballonzolanti sono l'unica cosa che si può notare anche dopo un'accurata osservazione, quindi penso proprio che non ci sia bisogno di aggiungere altro. Altre novità non le vedo, la grafica è sempre la stessa, il sonoro si
arricchisce con qualche grido femminile, la musichetta di sottofondo vi accompagnerà come sempre, la giocabilità è positivamente immutata, nel senso che già prima era abbastanza elevata e il giudizio a riguardo non cambia e forse l'unica cosa che può essere un po' discutibile è la longevità.
Se avete già Settlers
3, magari con anche il Mission
Pack, e ci state tuttora giocando, questo Quest of Amazons non può certamente mancarvi; se avete già
Settlers 3 e vi siete stancati di lui allora penso proprio che di questo add-on possiate proprio farne a meno. Altre soluzioni non ci sono, in quanto essendo un add-on non funziona senza il gioco base, quindi se non avete
Settlers 3 potevate anche fare a meno di leggervi questa specie di recensione. Forse rimarrete un po' delusi, visto anche che il nome di questo Quest of Amazons circola da parecchio, ma cosa vi aspettavate? Un add-on è un add-on, e in effetti nessuno aveva parlato di Settlers 4, quindi non ci si può neanche lamentare; speriamo solo che quelli della Blue Byte tirino fuori velocemente il quarto capitolo della saga perché io mi sono veramente stufato di recensire i data-disk, dato anche che spesso non c'è niente di nuovo da dire. E adesso, passo e chiudo.
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Titolo: Settlers III:
Quest of Amazons
Software House: Bluebyte
Sviluppatore: idem
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 49.000
Requisiti minimi:
vedi Settlers
III.
Requisiti
raccomandati: vedi Settlers III.
Gioco provato su:
Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D
Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha
presentato alcun tipo di problema.
Totale -
E' un
data-disk che non introduce sostanziali novità rispetto all'originale,
per cui, se vi è piaciuto l'originale Settlers
III e non vi siete stufati di giocarci, potrete tranquillamente
acquistarlo.
Ringraziamo Bluebyte
per averci fornito il materiale recensibile. |