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Recensione di: Alessandro "Fante" Fantini


Fatto senza precedenti: questa volta non ho nessun aneddoto da raccontare, nessuna infamata da pronunciare, nessuna scusa da porgere. Finalmente (direte voi...)! Finalmente 'sto paio of balls, visto che la parte dedicata a questo genere di tema portava via circa i primi mille caratteri, rendendo l'impresa di accontentare Fabio circa il numero di caratteri molto meno ardua. Aspettate, aspettate, ecco qualcosa da dire..., no, no, peccato, niente. Il nostro magnanimo capo mi ha gentilmente passato il CD di questo Edgar Torronteras' Extreme Biker, titolo di motocross che si colloca in concorrenza diretta con il divertentissimo Motocross Madness di mamma Microsoft (di cui aspettiamo con ansia il seguito...ndBill) e il discreto Moto Racer 2 (nella sua parte dedicata alle moto da cross...). Il gioco è stato sviluppato dai programmatori inglesi dei Deibus Studios, e pubblicato in tutto il mondo dalla Sierra, la software house nota per titoli come i vari Gabriel Knight e King's Quest (oltre, naturalmente, a quel capolavoro che risponde al nome di Half-Life...ndBill). Il gioco prende il nome, e si basa su una licenza ufficiale, quindi, da Edgar Torronteras, diciannovenne campione spagnolo di motocross, una sorta di Valentino Rossi iberico, noto per la sua bravura, ma anche per la sua spericolatezza sulle piste fangose dove si svolgono queste gare. Allacciatevi le cinture dunque, eccovi la recensione: il gioco si presenta a noi attraverso un filmato molto ben realizzato, in cui le sequenze realizzate al computer e quelle reali si alternano efficacemente, con generose inquadrature al nostro amicone Edgar, colui che, come già detto, dà il nome al gioco, addirittura mentre gioca al seguente gioco (notata la figura etimologica!!!). Dopo un po' di caricamenti, approdiamo alla schermata principale che è divisa in due parti separate: la prima tratta il gioco di per sé, troviamo infatti diverse opzioni: Motocross, Supercross, Freestyle, e Tournament; la seconda parte riguarda il multiplayer, con la classica scelta fra modem e rete. Dicevamo: essendo le possibilità di gioco molto variegate mi sembra lecita una piccola spiegazione per ciascuna opzione. Motocross: si tratta di scegliere un tracciato fra nove circuiti, su cui dar libero sfogo alla propria moto (Un consiglio sul percorso? Quello "Dante's..." mi è sembrato eccezionale, soprattutto dal punto di vista grafico). Supercross: anche qui bisogna scegliere fra vari circuiti, sette per l'esattezza, tutti al coperto, molto, ma molto difficili. Freestyle: dobbiamo ancora scegliere l'ambiente, ma questa volta non si tratta di circuiti, bensì di percorsi ricchissimi di dossi, grazie ai quali avrete la possibilità di compiere straordinarie evoluzioni con la vostra compagna. 

Oltre ai sette ambienti disponibili all'avvio, ce ne sono altri tre, utilizzabili solo dopo aver vinto tutti gli altri. Infine, last but not the least, Tournament, dove avremo la disponibilità di vivere in prima persona un vero e proprio campionato, con gare di diversi tipi. Per ognuna delle possibilità che ho appena finito di elencare, c'è anche la scelta fra pratica, qualifiche e gara. Addentrandoci, troviamo l'editor dei profili, con la possibilità di scegliere moto, tuta e casco. Quando dico moto, non intendo la semplice modifica del colore o del tema ripreso sulla carrozzeria, è possibile infatti addirittura compiere modifiche fondamentali. Per esempio abbiamo la facoltà di scegliere la cilindrata della nostra motocicletta avendo a scelta le tre classiche cilindrate: 125cc, 250cc e 500cc. Se nessuna delle precedenti dovesse essere di vostro gusto, c'è anche la possibilità di scegliere la funzione custom: in questa sezione abbiamo a disposizione un numero di punti fisso da distribuire a nostra scelta tra le caratteristiche della motocicletta e le caratteristiche nostre personali. Non trascurabile è secondo me il fatto che sono gestibili più profili, semplicemente selezionandoli col puntatore. A proposito di puntatore, quello presente nel gioco è uno dei più brutti fra tutti quelli che ho avuto la possibilità di vedere nella mia seppur non tanto lunga carriera da recensore di videogiochi, si tratta infatti della ormai classicissima manina, che francamente mi sta anche cominciando a stancare, ma soprattutto è realizzata con una risoluzione davvero pessima, risultando anche sproporzionata nei confronti dei pulsanti. Eccoci comunque arrivati al gioco vero e proprio. Vediamo innanzitutto la parte dedicata al Freestyle, che costituisce circa la metà dell'anima di questo gioco. In questa sezione, cui avevo già accennato in precedenza, abbiamo a disposizione un ambiente virtuale teoricamente infinito, dove poter sfruttare un numero smisurato di dossi per compiere evoluzione ai limiti della realtà con la nostra fida compagna (la moto -ovviamente-). Nel gioco ci sono tre diverse categorie di evoluzioni, le facili, le medie e quelle Hard Stunts. Fra le prime troviamo evoluzioni abbastanza normali (no hands, feet off e prayer, dove ci mettiamo in posa quasi da confessionale all'antica, togliendo le mani dal manubrio...). Nel gruppo delle medie abbiamo a disposizione sei "figure", tra le quali le più belle per me sono la Saran Wrap, in cui staccando la mano destra dal manubrio e il piede destro dalla pedivella, portiamo la gamba destra in aria; la seconda, invece è detta il doppio can-can, in cui portiamo entrambi i piedi da una parte della nostra moto. Questa figura è possibile effettuarla da entrambi i lati. Infine, per quanto riguarda le Hard Stunts, vi segnalo in particolare la Head Plant, durante la quale effettuiamo una verticale sulle braccia appoggiandoci sul manubrio (niente male, eh?). Per quanto riguarda il Freestyle, credo sia sufficiente, per cui passo a presentarvi brevemente le altre specialità. Considero insieme queste due discipline (il motocross e il supercross...) perché sono estremamente simili, si differenziano infatti solo per il tipo di pista: per il motocross la pista è all'aperto, per il super è al chiuso. Questa volta siamo in competizione diretta con altri motociclisti (il numero è selezionabile fra i vari menù...), ed abbiamo lo scopo di giungere primi al traguardo. Questa volta non ci importa la spettacolarità delle posizioni, solo affrontare i salti in modo che ci facciano perdere la minor quantità di tempo possibile. 

E qui ho trovato un piccolo difettuccio: innanzitutto lungo il percorso ci sono troppi dossi, non si fa in tempo ad atterrare che ne comincia subito un altro. Addirittura a volte sono stato costretto ad arrivare sul pendio del dosso e aspettare che la moto lo compiesse in discesa perché altrimenti il motore non riusciva a percorrerlo. L'ultima possibilità è il Tournament, in cui viene simulato un vero campionato di motocross, dove dovremo affrontare prove di tutti i tipi fin qui presentati. Se volete un consiglio, io vi suggerisco di allenarvi un pochino prima in ogni specialità, per poi provare il campionato interamente per vedere dove riuscite ad arrivare. Un particolare che mi è molto piaciuto è prima della gara, in cui la telecamera virtuale effettua un giro completo della pista per farci rendere conto delle varie curve e della disposizione dei dossi. E' un bell'aiuto che purtroppo io, sono costretto a tagliare (semplicemente premendo Esc...) per l'andamento estremamente lento e scattoso delle sequenze. Questo gingillino infatti ha delle richieste hardware discretamente eccessive, se infatti i requisiti minimi si limitano ad un processore a 233 Mhz con 32 Mb di Ram e una scheda acceleratrice 3D con 4 Mb di memoria, la configurazione richiesta è veramente esosa: PII 333Mhz, con 96 Mb RAM e una scheda 3D con 16 Mb. Per quanto riguarda lo spazio su disco penso sia abbastanza nella norma, sono infatti un centinaio di mega. Non rimane altro che un breve commento sulla musica: veramente buona, coinvolgente, ma soprattutto bella e che non soffoca gli effetti sonori, realizzati discretamente. Credo di aver detto tutto quello che c'era da dire e quindi vi rimando alla prima impressione per il commento finale. Un saluto a tutti voi, o cyber-navigatori, e mi raccomando, FORZA INTER!

Titolo: Edgar Torronteras' Extreme Biker
Software House: Sierra
Sviluppatore: Deibus Studios
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 233, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 100 Mb Hard Disk, Scheda Audio comp. DirectX6, Scheda 3D comp. D3D 4 Mb, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 333, 96 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico D3D con almeno 16 Mb di Ram, Joypad.

Gioco provato su: Pentium III 500, 64 Mb RAM, Matrox G200 8 Mb, Sound Blaster AWE 64, Windows 98, Cd-Rom 32x. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi.


Grafica -
Extreme Biker mi ha pienamente soddisfatto dal punto di vista grafico. Le schede 3D sono sfruttate a dovere, anche se vi è richiesta una macchina piuttosto potente per gestire la grafica in modo fluido.

Effetti Sonori -
Un buon sonoro, appropriato e ben realizzato.

Musica -
Una serie di brani che accompagnano molto bene le vostre gesta sulle due ruote.

Giocabilità -
Con un bel joypad, non avrete problemi a giocare. Il sistema di controllo, però, ha qualche piccolo difetto che va a minare leggermente questo aspetto.

Longevità -
Ci sono parecchie modalità di gioco, che vi terranno impegnati davanti al monitor per parecchio tempo.

Real. Tecnica -
Non ho notato grossi bug o problemi di sorta. Tutto bene, quindi.

Ric. Hardware -
Procuratevi un Pentium II ad almeno 333 Mhz, con 96 Mb di Ram e una bella e potente scheda 3D con almeno 16 Mb di Ram. Poi, più ne avete, meglio è.

Totale -
Extreme Biker è un gioco veramente bello. Avvincente, longevo, curato sia dal punto di vista grafico, sia da quello audio, ma soprattutto che non vi verrà mai a noia. Ci sono talmente tante possibilità (credo sia la centesima volta che uso questo termine...), che non farete in tempo a stancarvi di una che già vi sarete innamorati di un'altra. Qualche difettuccio di tipo grafico, però, ma anche a livello di giocabilità, c'è, e questo non gli fa aggiudicare il nostro ambito AVOC Award. Cosa resta da dire, allora: se avete un computer che non vi costringe a lanciarlo e nell'attesa andare a fare merenda (perifrasi per: lo fa girare troppo lentamente...), e siete appassionati di motori e motocross, Extreme Biker non deve assolutamente mancare nella vostra collezione privata. 


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.


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