
E notte, e voi state
ritornando a casa, quando vi accorgete che lintero villaggio, compresa casa vostra,
è stata colpito da un flagello terribile. Qualche potente forza oscura e maligna ha
tramutato tutti in statue di pietra. In questa desolazione totale cominciate a vagare di
casa in casa in cerca di qualche sopravvissuto ma niente, nessuno è in grado di aiutarvi.
Almeno questo è quello che sembra, infatti solo un mago è riuscito a cavarsela, anche se
non completamente. Il mago che incontrate è metà uomo metà pietra ma riesce a parlare e
vi racconta ciò che è successo al paese che ora è Sassolandia. Sembra che le forze del
male, liberate dalla distruzione della maschera delleternità, abbiano compiuto
questo scempio sul vostro paese. Solo riportando tutti e cinque i frammenti della maschera
in una nuova unione le forze del male potranno essere debellate. Fortunatamente per voi,
un pezzo è già in vostro possesso e ve ne mancano solo più quattro. Il mago gentile vi
regala un mappa magica e vi augura buona fortuna. Adesso il destino dellumanità è
nelle vostre mani, perché voi siete i prescelti libererete così il mondo dalle brutture
che lo attanagliano. La trama è buona, la grafica ancora di più ed il sonoro è
stupendo: King Quest VIII è sicuramente un titolo che vi terrà con il fiato sospeso per
molto tempo. Ma andiamo con ordine. La prima cosa che salta agli occhi sono i dialoghi, o
meglio i monologhi che il giovane che impersonate compie durante tutto il gioco e
specialmente nei primi secondi dellintroduzione. Il bello risiede nel fatto che i
protagonisti dellavventura muovono realmente la bocca e la faccia per enfatizzare
ulteriormente lo svolgersi dellazione rendendo il tutto molto verosimile.
Continuando a giocare, nelle battute iniziali di Kings Quest VIII, vi accorgerete
che gli scenari sono realizzati puntigliosamente in tutti i loro aspetti, dal più piccolo
al più grande.
 |
 |
I personaggi
ed i paesaggi. Belli vero? |
I filmati
sono ben realizzati e, a volte, spiegano avvenimenti strani come questo
|
Come non
notare, infatti, i movimenti degli animali presenti come il corvo o le galline, oppure
quel maiale bianco e grigio che mangiucchia nel recinto che sembrano vivi e vegeti ?
Spostando la nostra attenzione allambiente in cui si muovono gli animali sopracitati
potrete notare come le case, le porte, le finestre, i camini, i letti o qualsiasi altra
cosa riproducono fedelmente quelli reali. Ma non solo gli interni sono stupendi, ma anche
gli esterni. Alberi, statue di pietra, recinti, muri sono proprio ben fatti e rendono
quellidea di desolazione che la storia richiede. Per non parlare dellacqua che
rispecchia molto loriginale, anche se, devo dirlo, non presenta quella limpidezza e
trasparenza di titolo come Heretic II o Tomb Raider III. Ma come poter godere di tutto ciò
senza descrivere di che tipo è la visuale di gioco? Scusate la dimenticanza, ma riparo
subito allerrore. Kings Quest VIII è un gioco con la visuale, appunto, all
Tomb Raider che, quindi, permette unampia gamma di movimenti del personaggio ed
altrettante visuali per capire dove siamo diretti o da dove arrivano certi brutti ceffi,
il tutto gestito dalla fluidità del mouse. Ma parliamo dellinterattività con
lambiente del personaggio. Ci sono molte cose che potete fare, come aprire forzieri,
usare bicchieri, spade, raccogliere denaro, funghi che ridonano la forza, cristalli e
bevande dello stesso genere. Il tutto, però, avviene tramite il puntatore del mouse che
è sempre presente e senza intermezzi filmati come accadeva in, ormai sono stufo di
scriverlo, Tomb Raider. Basta cliccare sopra un oggetto per attivare lunica funzione
che il personaggio può fare su di esso. Se siete davanti ad un fungo e vi cliccate sopra,
il personaggio lo raccoglierà e lo riporrà nello zaino. Come vedrete tutto ciò ?
 |
 |
Una sosta
alla taverna ci sta proprio prima di salvare il Mondo intero. Spero di aver portato con me
i soldi. |
La vostra
amica Julia ha bisogni di aiuto e voi la salverete ad ogni costo, ma prima una buona birra. |
Semplice, il
fungo sparirà dal prato per comparire nello zaino, mentre il protagonista rimane immobile
come una statua (magari di pietra per restare in tema
). Comunque sia è possibile
combinare diversi oggetti insieme e risolvere gli indovinelli per continuare a muoversi
nellavventura (tecnica già in uso in TR ). Parliamo ora dei combattimenti, a mani
nude o con le armi. Sia in un modo che nellaltro, per combattere un nemico zombie,
basterà cliccarvi sopra con il sempre presente mouse ( che nel frattempo assume la forma
di spadino ) e sperare di essere i primi a colpire il nemico, pena la vostra salute che
vedrete accorciarsi nellindicatore. Ogni volta che ucciderete qualcuno potrete
rovistare tra le sue cose e raccogliere quelle che preferite. Nei combattimenti, quasi
dimenticavo, avrete molta libertà di movimento, come saltare, spostarvi, correre e
scappare, anche se i movimenti che compie il protagonista colpendo i nemici sono sempre
uguali. Tutti questi movimenti potranno essere coadiuvati da una buona manovra del mouse
che cambierà continuamente inquadratura permettendovi una buona visione di gioco. Da
tutto quanto detto fino a questo punto, il titolo potrebbe sembrarvi un banale riutilizzo
di titoli ormai affermati e famosi, ma non è così. Quello che lo differenzia da questi
titoli è il fatto che i programmatori hanno pensato bene di mischiare il carattere
classico di questo genere di gioco con quello più alto e fiero degli RPG. Mi spiego.
Siamo ormai abituati a giocare a RPG sì tridimensionali, ma piatti, come Baldurs Gate, Ultima On-Line o il più rinomato
Diablo. Quello che mancava a questi giochi lo ha portato Kings Quest VIII. Ogni
volta, infatti, che ucciderete qualcuno, userete unarma particolare o verrete a
conoscenza di qualcosa di importante, solo per farvi qualche esempio, il vostro livello
aumenterà e le vostre capacità lo faranno di conseguenza. Al primo livello, ad esempio,
non sarete ancora in grado di scalare un cancello appuntito, mentre raggiunto il quinto
livello lo farete senza problemi. Questo meccanismo di gioco, a mio avviso, diverte il
giocatore che sarà sempre più ansioso di raggiungere il livello successivo e migliorare
così le sue potenzialità. In più, come insegnano i più famosi RPG, il vostro
personaggio cambierà aspetto se indosserà un armatura piuttosto che unaltra o
stivali al posto di altre, e così via dicendo. Kings Quest VIII può essere
considerato come lanello di congiunzione di questi due tipi di gioco, così diversi
ma non troppo.
 |
 |
Questo è
uno dei mostri che incontrerete durante il gioco. Se riuscite a ricomporre i pezzi
capirete che aspetto aveva. |
Una landa
desolata è ciò che rimane del regno felice che conoscevate prima. Da notare la mappa in
fondo a destra. |
Ovviamente
la strada è ancora lunga (ne passerà di tempo prima di poter giocare ad un Baldurs Gate pensato come un Kings Quest VIII,
ma sono fiducioso) (mica poi tanto, visto che i geni della Volition hanno appena
annunciato Summoner, un RPG alla Baldur's Gate con
grafica 3D accelerata, di cui ho visto alcuni incredibili screenshots... ndBill). Parliamo
adesso di sonoro. Kings Quest VIII presenta una colonna sonora, che scandisce ogni
locazione, degna di menzione. Se siete per la strada, al buoi e con il vento che soffia
tra i rami secchi degli alberi, sentirete un po di disagio per le note cupe e
macabre che vi accompagneranno. Al contrario, se siete allinterno di un mulino, di
una taverna o semplicemente di una casa e la situazione pian piano migliora, verrete
accompagnati da una musica degna del miglior bardo del reame. Passando lattenzione
sui dialoghi, poi, vi accorgerete che sono ben realizzati ed il discorso si riallaccia con
i movimenti facciali sopra descritti. Concludendo, Kings Quest VIII si presenta come
un ibrido tra due genere abbastanza simile per molti aspetti diversi. Non è un gioco alla
Heretic II come non lo è alla Diablo ma è
una via di mezzo ben fatta, ancora lontano dalla perfetta mescolanza dei due generi, ma
può considerarsi il capostipite di una nuova serie di videogames che hanno come storia
portante un RPG tridimensionale. Forse, però, alcuni aspetti erano migliori nel primo
titolo che non nel secondo (come i movimenti dei combattimenti) mentre altri potevano
essere importati dal secondo, per creare con più realismo i personaggi (vedi, per
esempio, i dialoghi a scelta o la possibilità di scambiare armi ed oggetti con altri, che
sono tipici degli RPG). Tuttavia non dimentichiamo una cosa molto importante in un gioco
che molti dimenticano: la storia. A parte la grafica, che con una buona 3Dfx è ottima,
quello che importa è la storia alle spalle del tutto. In questo senso, Kings Quest
VIII propone una buona trama e risvolti a volte sorprendenti che lasciano trasparire una
freschezza di idee da parte dei programmatori, cosa che ultimamente è difficile trovare
in un titolo videoludico, che coinvolge il giocatore nei momenti di relax passati con
Kings Quest VIII. La maschera delleternità: il mistico ed il magico, mostri
orribili e zombie che sbucano da ogni angolo, la lotta tra il bene ed il male sono tuttora
esempi di ciò che la maggior parte dei giocatori trova interessante ed è per questo che
Kings Quest VIII potrebbe rivelarsi un acquisto veramente azzeccato. |
Titolo: King's Quest VIII: Mask of Eternity
Software House: Sierra
Sviluppatore: idem
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi: Pentium 166, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 400 Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, Sound Blaster 16, Acceleratore Grafico
3DFX, Cd-Rom 8x.
Gioco provato su: Pentium 233 MMX, 32 Mb
Ram, Diamond Monster 3D 4 Mb, Sound Blaster 16, Cd-Rom 24x. Con questa configurazione il
gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.
Grafica - 
Un'ottima realizzazione grafica, che sfrutta le schede 3D ed è sicuramente di standard
alto per un'avventura.
Effetti Sonori - 
Gli effetti sonori vi immergono nell'atmosfera un po' irreale del gioco.
Musica - 
Colonna sonora assolutamente intonata al tipo di gioco.
Giocabilità - 
Il sistema di controllo potrebbe scontentare qualcuno, ma è solo questione di
abitudine...
Longevità - 
Una discreta longevità per un'avventura dalla difficoltà abbastanza elevata.
Real. Tecnica - 
Non ci sono grossi bug e il gioco fila liscio come l'olio....
Ric. Hardware - 
Un P200 con 3DFX è vivamente consigliato....
Totale - 
Avrete sicuramente capito che KQ8 mi è piaciuto e, pur non conoscendo molto bene i
precedenti capitoli della saga, mi sono immerso perfettamente nell'ottima trama, in tipico
stile Roberta Williams. Le differenze rispetto al predecessore sono notevoli, ma il gioco
risulta molto bello graficamente e, per gli amanti delle avventure, potrebbe essere
sicuramente un toccasana, vista l'alta longevità. Per cui, se siete amanti del genere,
dovrete sicuramente avere il gioco nella vostra collezione. Byez.
Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale
recensibile. |