
Non sono poche le persone che amano la vita militare, ma sono altrettanto numerose quelle che la amano, ma odiano la caserma, servizio di leva, annessi e connessi. Per loro (e per me...) è stato introdotto un genere che farà vivere le emozioni di far parte di un vero esercito, gestirne le azioni militari ed essere sempre in prima linea nel combattimento; tutto questo risparmiando inutili addestramenti e marce varie, godendosi il tutto dal comodo monitor di casa o, se preferite, dall'ufficio assegnatovi dal servizio civile. Da un po' di tempo, in effetti, si è imposto sul mercato un genere che miscela perfettamente la violenza tipica degli sparatutto con il ragionamento proprio degli strategici e che fa capo a titoli da subito competitivi e di ottima fattura, a partire da
Spec Ops fino a Rainbow
Six, per arrivare al primo Hidden
& Dangerous, di cui Fight for Freedom costituisce una sorta di nuovo episodio (visto che è venduto a prezzo di Data-Disk, anche se non richiede il gioco originale...). Per chi non avesse mai giocato a
Hidden & Dangerous posso immediatamente far notare come si tratti di un titolo complesso, profondo, da giocare attentamente. Una buona mira non vi basterà a far piazza pulita nella base militare nemica, poiché saranno molte le componenti da tenere strettamente sott'occhio e che limiteranno al minimo le azioni a viso aperto; più spesso infatti dovrete avanzare con circospezione e valutare attentamente se e quando intervenire. Il contesto storico in cui vi troverete immersi è lo stesso del precedente episodio, ovvero il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Inizierete le vostre avventure a partire dal 1944 in Polonia, quando dovrete cercare di sottrarre ai tedeschi un aereo che dovrà essere analizzato dagli alleati. Di qui seguiranno altre campagne che saranno organizzate in due o più missioni variamente articolate. Quello che colpisce subito è la cura verso il dettaglio per avere una rappresentazione il più possibile credibile. Mi riferisco alla documentazione che accompagnerà il briefing di ogni missione e alla descrizione ampiamente esaustiva di ogni soldato del vostro corpo militare. Ogni missione sarà poi accompagnata da un breve filmato realizzato con il motore grafico del gioco oltre ad una panoramica dell'intera missione che vi illustrerà tutti i dettagli e i percorsi migliori. Le missioni sono sempre ben congegnate e vi vedranno impegnati negli obiettivi più vari: liberare un prigioniero, rubare importanti documenti o nuove tecnologie, assassinare esponenti del potere nemico e quant'altro possa competere ad un corpo speciale dell'esercito. I vari compiti andranno affrontati con un determinato numero di soldati, tipicamente quattro, scelti da una rosa di sedici, costituita dai migliori uomini alleati. Per ognuno è stato costruito un background con tanto di date, studi e imprese portate a termine, ed ognuno avrà differenti caratteristiche che lo renderà più o meno portato verso un tipo di missione. Mira, Reazione, Discrezione, Forza e Resistenza saranno i parametri che andranno tenuti in considerazione nella selezione che precede l'avvio dell'azione militare, così come le armi a disposizione verranno determinate e scelte nello stesso momento. Il parco "bellico" è ampio e ben assortito e dettagliato: la classica pistola, due tipi di fucile, quattro di mitragliatrici, dinamite, mine da carro e da uomo, granate di tre tipi, un binocolo e macchina fotografica andranno scelte in base al lavoro da portare a termine. Ognuna poi è rappresentata in modo da non sfigurare con la più agguerrita enciclopedia di armi, con una attenta riproduzione grafica e descrizione testuale. La pianificazione che precede la missione vera e propria sarà un momento cruciale per ottenere il massimo dai mezzi messivi a disposizione, senza contare che le armi avranno delle munizioni limitate in modo da costringervi a gestire accuratamente le risorse.
Per i più pigri, la selezione dell'accoppiata uomini-armi potrà essere decisa dalla CPU che comunque darà esito a risultati logici e mai campati in aria. Entrati nel campo di battaglia la prima impressione è quella di trovarsi di fronte all'ennesimo sparatutto, tuttavia ad un'occhiata più attenta si nota subito un feeling completamente diverso: chi è ha vissuto per anni con pane e Quake si ritroverà in un mondo del tutto nuovo e quasi spiazzante, ma che verrà immediatamente apprezzato. Certo, in fondo si tratta pur sempre di sparare a qualcuno, ma questa volta si tratta di usare il cervello, e il solo fatto di non essere soli ma di dover gestire un'intera squadra fa subito pensare a qualcosa di diverso. I controlli sono tanti e gestire più personaggi in contemporanea non è molto semplice, ma la tastiera opportunamente configurata è più che adatta allo scopo. Oltre infatti ai soliti controlli per l'inventario, lo sparo e il salto avrete a disposizione azioni insolite come due modi di accucciarsi, importanti per coprirsi dal fuoco nemico oltre che per strisciare nei vari cunicoli. Fondamentali sono poi i tasti per gli ordini da impartire ai compagni, che potranno essere selezionati con i tasti numerici: "Seguitemi", "Stop", "Cessate il Fuoco" e altre frasi del genere saranno essenziali per assicurarsi il corretto comportamento dei personaggi non al momento controllati, ed inseriscono una immedesimazione comunque rilevante e che vi farà apprezzare non poco l'accurato dettaglio strutturale ottenuto. Soltanto raramente però vi capiterà di svolgere l'intera missione con l'intera squadra unita nelle medesime azioni, più spesso dovrete dividere gli uomini e gestirli separatamente, ad esempio per attaccare su più fronti o per svolgere azioni diversive. Il controllo diventa allora complesso e qui entra in gioco in maniera preponderante la materia grigia. Azionando la mappa avrete la possibilità di assegnare diverse azioni agli uomini separatamente e contemporaneamente e assumendo in questa sede connotati più strategici. La grande quantità di azioni possibili consente di elaborare strategie anche complesse, magari piazzare un paio di uomini a presidiare una zona mentre altri attendono il segnale da un ultimo che si muove in perlustrazione. E' bene dire che, sebbene le azioni siano di facile comprensione e gestione, laddove si voglia costruire un'azione di attacco a regola d'arte si abbisogna comunque di una certa pratica e nulla nasce dal caso o spontaneamente; d'altra parte è proprio il tipo di gioco e la non banalità delle missioni a richiedere interventi articolati e ben pianificati. Si è più volte parlato del ragionamento strategico, della necessità di una corretta organizzazione, ma certamente poi è il braccio a dover portare a termine quanto comandato dalla mente. Questo significa che la pianificazione è condizione necessaria, ma assolutamente non sufficiente per avere la meglio sul nemico, e andrà accompagnata quindi da una fase di azione che ha assolutamente la stessa importanza e che, se non correttamente interpretata, rischia di vanificare tutto il lavoro precedente. In effetti, anche la fase sparatutto risulta complessa e difficile, visto che non bisognerà sprecare neanche un colpo e sarà necessario essere estremamente precisi nel colpire il bersaglio, visto che il nemico è bravo almeno quanto voi. Si può tranquillamente lamentare a questo proposito l'assenza di un mirino che faciliti l'arduo compito, ma in generale la giocabilità si mantiene comunque elevata e i controlli intuitivi laddove se ne prenda l'adeguata confidenza. Non si può non parlare dell'Intelligenza Artificiale, visto che, oltre che i nemici, questa gestisce i vostri compagni quando si affida a questa, il comando. Devo dire di essere abbastanza soddisfatto: i soldati alleati nel momento del bisogno sono molto bravi, forse anche più del giocatore umano e raramente vi lasceranno delusi. D'altra parte la stessa Intelligenza Artificiale gestisce poi i soldati nemici e vi assicuro che i proiettili nemici saranno spesso letali, anche perché qui non esistono supereroi ultraresistenti che potranno assorbire una quantità incredibile di piombo: i personaggi alleati sono vulnerabili quanto quelli nemici e questo, lo capite bene, rende pericolosa qualsiasi azione disperata e inserisce note di realismo francamente molto gradite.
Se il gameplay è ben congegnato, anche il comparto tecnico non sfigura affatto. Il motore grafico gestisce tranquillamente tutti i poligoni visualizzati; non che siano tantissimi, ma comunque bug o carenze tecniche non sono facilmente visibili e comunque non rilevanti. Certo, ogni tanto si incontra qualche effetto di clipping e l'alone di nebbia è quasi sempre presente, tuttavia l'elevato dettaglio delle textures compensa ampiamente gli eventuali difetti o "leggerezze" di programmazione: tute militari, veicoli ed edifici sono stati rappresentati in maniera più che soddisfacente. La sezione audio non risulta invero particolarmente coinvolgente, avrei apprezzato l'utilizzo di qualche protocollo 3D come l'EAX, ormai ampiamente diffuso, o in generale l'adozione di Direct Sound 3D; così non è stato, e gli effetti sonori, leggermente riverberati, svolgono onestamente il loro compito. La realizzazione tecnica risente però di alcuni grossolani difetti che rendono antipatici i caricamenti: mi riferisco alla loro lunghezza, cosa che su una macchina un po' lenta potrebbe rivelarsi eccessiva, e ad alcune schermate alla fine del caricamento completamente sgranate, se non del tutto bianche. Peccato davvero. L'ultimo discorso da affrontare è quello dell'innovazione: Fight For Freedom, alla luce di quanto detto, è certamente un gioco con i fiocchi e ottimamente realizzato sotto ogni aspetto; detto questo differenze sostanziali dal precedente episodio non ce ne sono, ma viene mantenuta la stessa impostazione e con le stesse caratteristiche basilari; quello che vi attende è quindi un ottimo Data-Disk (che comunque non richiede il titolo originale...), che vi fornirà altre e nuove missioni, e se questo vi basta non posso che consigliarlo. Per gli altri posso suggerirlo caldamente agli amanti del genere, tuttavia credo che, per chi ha fatto degli shooter l'unica ragione di vita, uno sguardo preventivo prima dell'acquisto sia doveroso.
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Titolo: Hidden &
Dangerous: Fight for Freedom
Software House: Take
2 / Talonsoft
Sviluppatore: Illusion
Softworks
Distributore: CD Verte
Prezzo: Lire 49.000
Requisiti minimi: Pentium
II 233, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 500
Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX6 (DIrect3D), Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium
II 350, 64 Mb Ram,
Acceleratore 3D comp. D3D con almeno 8 Mb di Ram.
Gioco provato su: Celeron
400 (overcloccato a 500), 64 Mb RAM, Cd-Rom 36x,
Voodoo 3 3000, Sound Blaster Live!, Hard Disk IBM Deskstar 7200. Con questa
configurazione il gioco non ha presentato alcun problema.
Grafica - 
Onesta con punte di eccellenza, non scade mai nel banale o nell'approssimativo.
Effetti Sonori - 
Il rumore dei proiettili è davvero ben realizzato, così come i rumori di contorno svolgono più che onestamente il loro lavoro.
Musica - 
Di ottima fattura, peccato siano davvero poche.
Giocabilità - 
I comandi rispondono molto bene, basta fare un po' di pratica per avere tutta la situazione sotto controllo.
Longevità - 
Le missioni sono tante e lunghe e non mancheranno di dare del filo da torcere anche ai più smaliziati.
Real. Tecnica - 
Caricamenti eccessivamente lunghi inficiano una valutazione che sarebbe stata in linea con le altre.
Ric. Hardware - 
Vi servono almeno un PII 350 con 64 Mb di Ram ed una potente scheda 3D
per godervi il gioco al meglio.
Totale - 
Fight for Freedom è un gioco da tenere sotto stretta attenzione, nel senso che l'acquisto va attentamente valutato. Francamente non amo questo genere di shooter, tuttavia non si può non riconoscere come tutto sia stato realizzato con perizia e classe. Detto questo, io non lo comprerei affatto, ma d'altra parte non sono io il target a cui la Take 2 mirava. E' anche vero che, in sede di recensione, non si può condannare un gioco per il genere di appartenenza, ma va valutato per quello che offre nel suo ambito e Fight for Freedom è sicuramente uno dei migliori esponenti del genere.
Ringraziamo CD
Verte per averci fornito il materiale recensibile.
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