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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


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Era da un po' di tempo che non giocavo ad uno strategico storico (come Age of Empires, Civilization o Populous, tanto per intenderci...) e, essendo uno dei generi che preferisco, di solito non disprezzo mai nessun esemplare di questo genere; essendo Anno 1602 uno dei tanti giochi che appartengono alla categoria sopracitata, certamente non mi è dispiaciuto, anche se devo ammettere che ho giocato con giochi migliori. Ci sono molti fattori per poter capire se gradisco o no un gioco: prima di tutto il genere, anche se comunque prima di giudicare provo indiscriminatamente tutti i giochi, e poi la giocabilità e il contenuto, che forse sono i cardini del mio giudizio, perché se magari un gioco fa schifo in fatto di grafica o non ha dei grandissimi effetti sonori, ma possiede un’eccellente giocabilità, in ogni caso non lo disprezzerei mai, e come avrete intuito in altre mie recensioni, anche se la grafica è super o gli effetti sonori sono ottimi, se non c'è giocabilità il gioco non regge sotto tutti punti di vista. Cosa v'importa se certi giochi non hanno una gran grafica? Se il loro contenuto è interessante o se hanno pregi e caratteristiche che li rendono particolarmente diversi dagli altri giochi, per me valgono molto più di certi titolo, che magari all'occhio attento e scrupoloso del videogiocatore fanno una gran figura, e poi dopo poche ore di gioco vengono accantonati perché noiosi o poco giocabili. Volete un esempio che mi può aver colpito direttamente? Fifa ‘99 è uno dei più eclatanti: a prima vista sembrava il miglior gioco di calcio che fosse mai uscito, tutti dicevano che era impossibile eguagliarlo; io, personalmente, dopo aver giocato una volta a Winning Eleven 3 Final Version per Playstation (figuratevi se arrivasse su PC...) ho preso Fifa 99 e l'ho letteralmente cancellato dal mio hard disk, facendolo in seguito sparire dalla mia vista. Purtroppo non avendo avuto per molto la Playstation sotto mano (l'avevo estorta al mio vicino di casa che nel frattempo era impegnato all'Università...) ho dovuto reinstallare Fifa 99, ma il rimpianto è grande.

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La città prende forma! La nostra città si sta espandendo piano piano!

C'è una notevole differenza in fatto di grafica, ma Winning Eleven 3 Final Version, per definizione del mio caporedattore, "è il calcio". Purtroppo molto spesso i giochi del genere strategico non hanno mai una gran grafica (fa eccezione il nuovo Civilization, che sebbene lo abbia visto solo in una veloce Demo, è senza dubbio il migliore finora; forse ancora per poco perché purtroppo per lui dovrà uscire Age of Empires 2, nuovo grande capolavoro, almeno così descritto dalla critica, dal genio indiscusso ma molto chiacchierato di Bill Gates, quello vero, leader della Microsoft, che lo produce e di Bruce Shelley, capo degli Ensemble Studios e vero autore di AOE...) ma hanno di solito una giocabilità e dei contenuti eccezionali. Per quanto riguarda Anno 1602 non c'è niente da dire riguardo ai contenuti, e anche la grafica non è male, sebbene il gioco non sia eccezionale, il sonoro non è male, ma purtroppo manca di giocabilità e animazioni tipiche degli strategici. Il gioco si svolge appunto nell'anno 1602 (e fin qui, direte voi, ci siamo...) dove il colonialismo andava di moda e i pirati attaccavano molto frequentemente le varie imbarcazioni dirette per mare alla ricerca di nuove terre da rendere abitabili e risorse umane; il cardine del gioco è appunto la navigazione e purtroppo, proprio a causa di ciò, il gioco è molto lento (se avessero inventato molto prima la Volvo con l'autoradio e l'ABS sul volante, il gioco sarebbe meno palloso...), perché per arrivare a destinazione e spostarsi da parte a parte dei territori della cartina, sulla quale saranno indicate le varie isole da colonizzare, impiega molto tempo, facilitando non poco la noia del giocatore e impedendo allo stesso di avere un cospicuo divertimento (se riuscirete a resistere alla tentazione di spegnerlo dopo il primo tragitto navale, avrete superato tutte le tentazioni, e forse allora il gioco risulterà maggiormente giocabile...). Superato il "piccolo” problema della navigazione (e dite poco...), vi troverete ad affrontare una serie di difficoltà incredibili che non faciliteranno di certo la vostra riuscita nel gioco: prima di tutto il fatto di dover trovare un'isola alla svelta prima che le altre compagnie vi precedano, e qui appunto entra in ballo il problema della lentezza, poi il fatto di trovare territori con molte risorse da poter sfruttare, e infine il fatto più drammatico di tutti, cioè che avrete un sacco di soldi, ma non li potrete mai far fruttare abbastanza, poiché comunque non ve li potrete mangiare, ovvero se finite una risorsa o se essa proprio non l'avete mai avuta perché o è rara o l'avete sprecata (quindi è diventata rara...), pur avendo barche di soldi, nessuno ve la darà, quindi, cosa molto importante, badate a far fruttare le risorse, non il denaro, e ciò, cosa molto realistica per un gioco di questo genere, avveniva poi davvero in quel periodo, quando cioè le varie città scambiavano i propri prodotti usando il baratto come unità di scambio.

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Il commercio con le altre isole procede bene! L'esplorazione dell'isola è appena iniziata!

Non che per giocare occorra una laurea in storia medievale, però un po' di conoscenza della materia non vi farà affatto male. Ciò che dovrete affrontare all'interno del gioco, verrà definito in base alla difficoltà che sceglierete inizialmente: in tutto sono quattro e si va dal facile, che prevede solo la colonizzazione pacifica delle isole; medio, che prevede qualche difficoltà in più e meno denaro a disposizione; difficile, che presenta una forte scarsità di tutte le risorse, denaro compreso, e infine molto difficile, che comprende tutte le caratteristiche del difficile solo che ha in più la difficoltà dei pirati che si metteranno in mezzo alle rotte commerciali. Se devo essere sincero, per dirla in un tono molto espressivo, per i contenuti espressi e per le varie pecche già elencate, di sicuro non "attizzerà" più di tanto il giocatore, ma vi chiedo di pensare a che gioco state giocando e di rendervi conto che in effetti, come strategico storico è abbastanza ben congegnato (il fatto della lentezza proprio non lo capisco...), e anche in fatto di grafica e sonoro è più che discreto, quindi penso che dagli gli amanti del genere non possa non essere apprezzato. La grafica è discreta, e come tutti gli strategici storici in prima persona è priva di particolari di rilievo (eccezion fatta per il nuovo Civilization, che come appunto già detto stravolge in ogni particolare lo stile classico degli strategici...), è molto chiara, con un'interfaccia ben realizzata che presenta subito un approccio abbastanza facile con il gioco; anche i filmati sono molto carini e ce ne sono molti, uno per ogni scoperta o azione importante che compirete. Il sonoro è abbastanza buono, ma al di là di tutto non eccezionale, anche se devo dire che i vari rumori e le voci dei personaggi sono ben inserite. La musica è molto carina ed è abbastanza appropriata per un gioco di questo genere, sebbene dopo un po' renderà tutto più noioso.

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Ormai siamo a buon punto! Questa è la tabella con i risultati: i miei non sono molto buoni!

E ora veniamo ai due punti cruciali del gioco, ovvero la giocabilità e la longevità: ne ho già abbondantemente parlato nel corso della recensione, e di certo lo saprete anche voi che queste due voci spesso e volentieri sono collegate, e anche in questo caso è così; il fatto che non abbia una grandissima giocabilità incide poi sulla longevità, che risulta estremamente minata da essa, e se poi al tutto aggiungiamo la purtroppo atroce lentezza del gioco, questo, ahimè, non risulta essere il massimo, e come molti altri deve accontentarsi di un voto relativamente basso, anche se potrebbe sinceramente aspirare a qualcosa di meglio. Da amante del genere non posso dirvi di non comprarlo, anche se il mercato offre di meglio; io il consiglio ve l'ho dato, ora sta a voi decidere, e anche se Age of Empires 2 e Civilization: Call to Power sono in arrivo, perché perdere tempo, potete comunque giocare con tutti e tre!

Titolo: Anno 1602
Software House: Infogrames
Sviluppatore: Sunflowers Interactive
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 100, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 80 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX5, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 133, 16 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 2 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Discreta, ma nulla di più.

Effetti Sonori -
Piuttosto buoni e abbastanza realistici.

Musica -
Noiosa.

Giocabilità -
Le modalità e le impostazioni non offrono il divertimento sperato e la lentezza in cui il gioco si svolge è disarmante.

Longevità -
Non penso che vi duri molto, anche se però è un peccato, perché se riuscite ad abituarvi è anche molto bello.

Real. Tecnica -
Gli sviluppatori hanno fatto del loro meglio, ma forse non è abbastanza.

Ric. Hardware -
Basta un P133 con 16 Mb Ram ed una Scheda Video da 2 Mb.

Totale -
Voglio comunque premiarlo con questa sufficienza, perché al di là di tutto è comunque piacevole da giocare.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.