
Era da un po' di tempo che non
giocavo ad uno strategico storico (come Age of Empires, Civilization o Populous, tanto per
intenderci...) e, essendo uno dei generi che preferisco, di solito non disprezzo mai
nessun esemplare di questo genere; essendo Anno 1602 uno dei tanti giochi che appartengono
alla categoria sopracitata, certamente non mi è dispiaciuto, anche se devo ammettere che
ho giocato con giochi migliori. Ci sono molti fattori per poter capire se gradisco o no un
gioco: prima di tutto il genere, anche se comunque prima di giudicare provo
indiscriminatamente tutti i giochi, e poi la giocabilità e il contenuto, che forse sono i
cardini del mio giudizio, perché se magari un gioco fa schifo in fatto di grafica o non
ha dei grandissimi effetti sonori, ma possiede uneccellente giocabilità, in ogni
caso non lo disprezzerei mai, e come avrete intuito in altre mie recensioni, anche se la
grafica è super o gli effetti sonori sono ottimi, se non c'è giocabilità il gioco non
regge sotto tutti punti di vista. Cosa v'importa se certi giochi non hanno una gran
grafica? Se il loro contenuto è interessante o se hanno pregi e caratteristiche che li
rendono particolarmente diversi dagli altri giochi, per me valgono molto più di certi
titolo, che magari all'occhio attento e scrupoloso del videogiocatore fanno una gran
figura, e poi dopo poche ore di gioco vengono accantonati perché noiosi o poco giocabili.
Volete un esempio che mi può aver colpito direttamente? Fifa 99 è uno dei più
eclatanti: a prima vista sembrava il miglior gioco di calcio che fosse mai uscito, tutti
dicevano che era impossibile eguagliarlo; io, personalmente, dopo aver giocato una volta a
Winning Eleven 3 Final Version per Playstation
(figuratevi se arrivasse su PC...) ho preso Fifa
99 e l'ho letteralmente cancellato dal mio hard disk, facendolo in seguito sparire
dalla mia vista. Purtroppo non avendo avuto per molto la Playstation sotto mano (l'avevo
estorta al mio vicino di casa che nel frattempo era impegnato all'Università...) ho
dovuto reinstallare Fifa 99, ma il rimpianto
è grande.
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La
città prende forma! |
La
nostra città si sta espandendo piano piano! |
C'è una notevole
differenza in fatto di grafica, ma Winning Eleven 3
Final Version, per definizione del mio caporedattore, "è il calcio".
Purtroppo molto spesso i giochi del genere strategico non hanno mai una gran grafica (fa
eccezione il nuovo Civilization, che sebbene lo abbia
visto solo in una veloce Demo, è senza dubbio il migliore finora; forse ancora per poco
perché purtroppo per lui dovrà uscire Age of Empires 2, nuovo grande capolavoro, almeno
così descritto dalla critica, dal genio indiscusso ma molto chiacchierato di Bill Gates,
quello vero, leader della Microsoft, che lo produce e di Bruce Shelley, capo degli
Ensemble Studios e vero autore di AOE...) ma hanno di solito una giocabilità e dei
contenuti eccezionali. Per quanto riguarda Anno 1602 non c'è niente da dire riguardo ai
contenuti, e anche la grafica non è male, sebbene il gioco non sia eccezionale, il sonoro
non è male, ma purtroppo manca di giocabilità e animazioni tipiche degli strategici. Il
gioco si svolge appunto nell'anno 1602 (e fin qui, direte voi, ci siamo...) dove il
colonialismo andava di moda e i pirati attaccavano molto frequentemente le varie
imbarcazioni dirette per mare alla ricerca di nuove terre da rendere abitabili e risorse
umane; il cardine del gioco è appunto la navigazione e purtroppo, proprio a causa di
ciò, il gioco è molto lento (se avessero inventato molto prima la Volvo con l'autoradio
e l'ABS sul volante, il gioco sarebbe meno palloso...), perché per arrivare a
destinazione e spostarsi da parte a parte dei territori della cartina, sulla quale saranno
indicate le varie isole da colonizzare, impiega molto tempo, facilitando non poco la noia
del giocatore e impedendo allo stesso di avere un cospicuo divertimento (se riuscirete a
resistere alla tentazione di spegnerlo dopo il primo tragitto navale, avrete superato
tutte le tentazioni, e forse allora il gioco risulterà maggiormente giocabile...).
Superato il "piccolo problema della navigazione (e dite poco...), vi troverete
ad affrontare una serie di difficoltà incredibili che non faciliteranno di certo la
vostra riuscita nel gioco: prima di tutto il fatto di dover trovare un'isola alla svelta
prima che le altre compagnie vi precedano, e qui appunto entra in ballo il problema della
lentezza, poi il fatto di trovare territori con molte risorse da poter sfruttare, e infine
il fatto più drammatico di tutti, cioè che avrete un sacco di soldi, ma non li potrete
mai far fruttare abbastanza, poiché comunque non ve li potrete mangiare, ovvero se finite
una risorsa o se essa proprio non l'avete mai avuta perché o è rara o l'avete sprecata
(quindi è diventata rara...), pur avendo barche di soldi, nessuno ve la darà, quindi,
cosa molto importante, badate a far fruttare le risorse, non il denaro, e ciò, cosa molto
realistica per un gioco di questo genere, avveniva poi davvero in quel periodo, quando
cioè le varie città scambiavano i propri prodotti usando il baratto come unità di
scambio.
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Il
commercio con le altre isole procede bene! |
L'esplorazione
dell'isola è appena iniziata! |
Non che per giocare
occorra una laurea in storia medievale, però un po' di conoscenza della materia non vi
farà affatto male. Ciò che dovrete affrontare all'interno del gioco, verrà definito in
base alla difficoltà che sceglierete inizialmente: in tutto sono quattro e si va dal
facile, che prevede solo la colonizzazione pacifica delle isole; medio, che prevede
qualche difficoltà in più e meno denaro a disposizione; difficile, che presenta una
forte scarsità di tutte le risorse, denaro compreso, e infine molto difficile, che
comprende tutte le caratteristiche del difficile solo che ha in più la difficoltà dei
pirati che si metteranno in mezzo alle rotte commerciali. Se devo essere sincero, per
dirla in un tono molto espressivo, per i contenuti espressi e per le varie pecche già
elencate, di sicuro non "attizzerà" più di tanto il giocatore, ma vi chiedo di
pensare a che gioco state giocando e di rendervi conto che in effetti, come strategico
storico è abbastanza ben congegnato (il fatto della lentezza proprio non lo capisco...),
e anche in fatto di grafica e sonoro è più che discreto, quindi penso che dagli gli
amanti del genere non possa non essere apprezzato. La grafica è discreta, e come tutti
gli strategici storici in prima persona è priva di particolari di rilievo (eccezion fatta
per il nuovo Civilization, che come appunto già detto stravolge in ogni particolare lo
stile classico degli strategici...), è molto chiara, con un'interfaccia ben realizzata
che presenta subito un approccio abbastanza facile con il gioco; anche i filmati sono
molto carini e ce ne sono molti, uno per ogni scoperta o azione importante che compirete.
Il sonoro è abbastanza buono, ma al di là di tutto non eccezionale, anche se devo dire
che i vari rumori e le voci dei personaggi sono ben inserite. La musica è molto carina ed
è abbastanza appropriata per un gioco di questo genere, sebbene dopo un po' renderà
tutto più noioso.
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Ormai siamo a buon punto! |
Questa è la tabella con i risultati: i miei
non sono molto buoni! |
E ora veniamo ai due
punti cruciali del gioco, ovvero la giocabilità e la longevità: ne ho già
abbondantemente parlato nel corso della recensione, e di certo lo saprete anche voi che
queste due voci spesso e volentieri sono collegate, e anche in questo caso è così; il
fatto che non abbia una grandissima giocabilità incide poi sulla longevità, che risulta
estremamente minata da essa, e se poi al tutto aggiungiamo la purtroppo atroce lentezza
del gioco, questo, ahimè, non risulta essere il massimo, e come molti altri deve
accontentarsi di un voto relativamente basso, anche se potrebbe sinceramente aspirare a
qualcosa di meglio. Da amante del genere non posso dirvi di non comprarlo, anche se il
mercato offre di meglio; io il consiglio ve l'ho dato, ora sta a voi decidere, e anche se
Age of Empires 2 e Civilization: Call to Power sono in
arrivo, perché perdere tempo, potete comunque giocare con tutti e tre! |
Titolo: Anno 1602
Software House: Infogrames
Sviluppatore: Sunflowers Interactive
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 100, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 80 Mb Hard Disk, Scheda Audio e
Video comp. DirectX5, Windows 95/98, Mouse.
Requisiti consigliati: Pentium 133, 16 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 2 Mb.
Gioco provato su: Pentium II 400,
64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa
configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
Grafica - 
Discreta, ma nulla di più.
Effetti Sonori - 
Piuttosto buoni e abbastanza realistici.
Musica - 
Noiosa.
Giocabilità - 
Le modalità e le impostazioni non offrono il divertimento sperato e la lentezza in cui il
gioco si svolge è disarmante.
Longevità - 
Non penso che vi duri molto, anche se però è un peccato, perché se riuscite ad
abituarvi è anche molto bello.
Real. Tecnica - 
Gli sviluppatori hanno fatto del loro meglio, ma forse non è abbastanza.
Ric. Hardware - 
Basta un P133 con 16 Mb Ram ed una Scheda Video da 2 Mb.
Totale - 
Voglio comunque premiarlo con questa sufficienza, perché al di là di tutto è
comunque piacevole da giocare.
Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile. |