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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


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Il lavoro del caporedattore, all’interno di una rivista, sia essa on-line o cartacea (speriamo, al più presto…), ha sempre i suoi lati positivi. Ci sono anche cose abbastanza brutte da fare, come la correzione delle recensioni dei vari redattori oppure il grabbaggio delle foto quando il redattore che ha curato una determinata recensione non ce la fa, ma il caporedattore è quello che, quando in redazione arriva un invito per recarsi ad una conferenza o a provare dei giochi nelle sedi dei vari distributori, lo accetta subito e si reca per il giorno prestabilito in quel determinato luogo. Ed è proprio così che, qualche giorno fa, molto mattiniero, mi sono ritrovato alle 9.15 a Zola Predosa, nella sede della CTO, avendo accettato l’invito che la sempre gentilissima e simpaticissima Silvia Voltan mi aveva fatto. Accompagnato in un grosso salone (ad uso sala riunioni...), avente due computer al centro, svariati monitor situati tutti attorno a questi e due maxischermi ultrapiatti da una sessantina di pollici l’uno, contornati da una serie di altoparlanti situati un po’ ovunque, mi è stato finalmente consegnato il CD del gioco da recensire, ed ho così potuto cominciare il mio lavoro. Credo che però sia venuta ora di mettersi a parlare del gioco vero e proprio, anche se prima voglio dirvi che mi riprometto di recarmi al più presto alla CTO, visto che vedere un gioco in un tale modo, fa un certo effetto (vedervelo su un 60 pollici e con un Dolby Surround da spavento, fa un certo effetto...). Ma ora andiamo a incominciare. Il gioco oggetto di questa recensione è, come sicuramente avrete potuto vedere dall’immagine qua sopra è Racer, uno dei primi due giochi dedicati al primo episodio della nuova trilogia di Star Wars il quale, uscito da pochi giorni negli USA ha già ottenuto incassi per alcune centinaia di milioni di dollari e si avvia a diventare il film che ha incassato di più di tutti i tempi. Dicevo uno dei due giochi perchè l’altro, uscito nei negozi quasi contemporaneamente a Racer è La Minaccia Fantasma, un action/adventure 3D basato proprio (come potete evincere dal titolo...) sul nuovo film, che il nostro Andrea Maroni sta attentamente recensendo e di cui dovreste proprio poter leggere la recensione contemporaneamente a questa.

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Come vedete, il piccolo Anakin Skywalker è selezionabile tra i piloti. Fate un po' voi... La visuale in prima persona è straordinariamente veloce, ma scomoda da usare.

Racer è un racing game futuristico alla Wipeout, basato sulla sequenza più spettacolare del nuovo film diretto da George Lucas, quella della Pod Race. Una sequenza quasi interamente realizzata in digitale che (ve lo posso dire perchè ho avuto l’occasione di vederla per intero...) è una gioia per gli occhi e per le orecchie e vede il piccolo Anakin Skywalker dimostrare la sua bravura alla guida di questi bolidi volanti da 500 e passa chilometri all’ora, contro vari avversari alieni sul pianeta Tatooine. Ad essere sinceri, non è questa sequenza leghi molto con il resto del film (sembra che sia messa lì quasi per caso...), ma è senza dubbio quella che rende meglio i progressi che sono stati fatti negli ultimi anni nel campo degli effetti speciali, di cui Lucas, con la sua Industrial Light & Magic, è un vero e proprio maestro. Ma non è di cinema che dobbiamo parlare, per cui cerchiamo di analizzare il gioco nel migliore dei modi possibile. La prima cosa chiara, che salta subito all’occhio è che Racer è un arcade (lo esemplifica il fatto che è stato realizzato in contemporanea anche per N64...) e che quindi i puristi dei giochi della saga (quelli cresciuti a pane di X-Wing e Tie Fighter, senza dimenticare l’ultimo e favoloso X-Wing: Alliance...) non lo apprezzeranno, quasi sicuramente, più di tanto. Il gioco, però, è veramente divertente e, se giocato su una macchina che mostri le sue potenzialità, è molto bello anche visivamente. Racer, infatti, mi ha incollato al monitor per un’intera mattina, cosa che comunque mi ha permesso di sviscerare gran parte delle sue caratteristiche, per poter parlarne a voi, in questa recensione. L’installazione occupa poco spazio sull’Hard Disk, permettendoci così di far partire immediatamente il gioco. Una discreta introduzione ci presenta la situazione e ci spiega i vari motivi per i quali vengono disputate queste gare, sulla superficie dei vari pianeti che compongono la galassia resa nota dalla saga di Star Wars. Ma che cosa sono i Pod? E’ una domanda molto legittima e, se non riuscirete a capire di cosa si tratta dalla mia spiegazione, spero fortemente che le immagini che ho grabbato dal gioco riescano a farvi chiarire un po’ le idee. Avete presente una carrozza trainata da due cavalli? Il Pod funziona allo stesso modo: solamente che, al posto dei cavalli, abbiamo delle turbine che sviluppano delle velocità inimmaginabili e, al posto della carrozza, c’è un abitacolo molto futuristico, che permette di avere una visuale migliore del percorso da compiere. Racer vi presenta due modalità di gara, che sono senza dubbio le più comuni che possono essere presenti in un racing game, ovvero il Campionato e la Gara Singola.

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Abbiamo appena affrontato un curvone e stiamo cercando di recuperare stabilità... Gli effetti luminosi delle luci che si trovano sopra il tunnel sono molto ben fatti...

Se quest’ultima viene presentata nel modo più consueto possibile, il Campionato possiede invece alcune interessanti variazioni sul tema, di cui parleremo in seguito. Nella Gara Singola, dopo essere stati introdotti in un menu realizzato molto bene dal punto di vista grafico, interamente in tre dimensioni, avrete la possibilità di scegliere il personaggio che volete controllare in gara. Ad ogni personaggio corrisponde un Pod ed ognuno di questi mezzi possiede caratteristiche differenti per quello che riguarda la tenuta, la velocità, la capacità di frenata e così via. Inizialmente ne saranno disponibili solamente sei o sette. Vincendo gare, però, almeno nella modalità Campionato, ne saranno sbloccati di nuovi, che andranno ad arricchire il parco piloti già presente. Ovviamente dovrete scegliere quello che più vi aggrada; ricordatevi però che non è detto che chi possiede la massima velocità sia quello che andrà meglio, visto che a volte il Pod si potrebbe dimostrare un po’ difficile da controllare, costringendovi a perdere tempo e posizioni. Il mio consiglio quindi è quello di fare pratica con un pilota dalle medie caratteristiche (il piccolo Anakin Skywalker è il meglio per questo genere di prove...) e poi, quando si è acquisita una certa esperienza con i comandi, di utilizzare piloti meglio dotati (ce n’è uno che assomiglia allo spassosissimo Jar Jar Binks e che, per molte gare, è senza dubbio la scelta migliore...). Potrete poi scegliere il circuito in cui gareggiare e ce ne saranno vari; inizialmente parecchi di questi sono bloccati e riuscirete a utilizzarli da soli vincendo le varie leghe presenti nella modalità campionato. I circuiti sono poi divisi per leghe: quelli della lega più facile non saranno molto difficili, mentre quelli delle leghe successive saranno invece sempre, a mano a mano, più complessi e difficoltosi da affrontare. Ce ne sono otto per le prime tre leghe e sei, invece, per le tre leghe nascoste, che sbloccherete vincendo, o comunque piazzandovi sul podio nelle prime tre. Il Campionato, invece, presenta le stesse modalità di scelta del pilota, ma vi costringe, chiaramente, ad affrontare le piste in ordine sequenziale. Le variazioni sul tema di cui vi ho parlato prima, invece, aggiungono un po’ di commercio (ed “elaborazione”, perchè no, come in Gran Turismo...) e gestione monetaria alla vostra gara. Ad ogni piazzamento nei primi tre, riceverete una certa quantità di Gungani (le monete in vigore in quella parte della galassia...), che potrete utilizzare per “truccare” il vostro Pod. Recandovi allo “spazioemporio” (mi piaceva chiamarlo così...) potrete infatti comprare pezzi meccanici che vi permetteranno, Gungani permettendo, di migliorare le prestazioni del mezzo.

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Stiamo passando in mezzo ad una nebbia verdastra, ben realizzata... Nell'hangar potrete dare un'occhiata più da vicino al vostro potente Pod...

Troverete iniettori che miglioreranno la vostra accelerazione e altri che invece vi faranno aumentare la velocità, la capacità di frenata degli aerofreni e, addirittura, droidi che vi consentiranno di riparare il vostro veicolo più velocemente mentre state gareggiando, in caso di danni di qualunque tipo. Potrete poi addirittura recarvi da una sorta di demolitore spaziale per comperare pezzi ancora meno legali (ma dai costi abbastanza esorbitanti...), che però aumenteranno le prestazioni del Pod in maniera inverosimile. Potrete poi vedervi in prospettiva il vostro mezzo all’interno dell’hangar, per capire come è fatto e, siparietto interessante, vedrete i droidi che monteranno le varie parti che avete acquistato, nei posti corretti sul Pod. Durante le gare di ogni campionato, potrete poi, a seconda delle caratteristiche della pista, cambiare mezzo, in modo da riuscire ad ottenere i risultati migliori in ognuna di queste. Detto questo, scegliamo di entrare in gara. Un piccolo filmato ci presenterà ogni circuito, spiegando un po’ l’ambiente in cui si trova la pista. Le ambientazioni, infatti, sono abbastanza differenti: si va infatti dal pianeta Tatooine al pianeta di Ghiaccio, quello delle Miniere e così via. Veniamo messi quindi ai comandi del Pod; non appena schiacceremo il tasto che corrisponde all’acceleratore, subiremo un aumento di velocità pazzesco. Il Pod, infatti, viaggia ad una media di 500 Km/h, con punte di 800 – 900 se elaborato bene. Quello che possiamo subito dire è che la realizzazione grafica è sicuramente di un certo spessore, con ottimi effetti di lens-flare, trasparenza e riflessione (l’acqua che riflette è uno spettacolo per gli occhi...). Il tutto, poi, si muove in maniera molto fluida anche sui Pentium II dotati di scheda 3D (obbligatoria per far funzionare Racer) di minore potenza. Anche le scie lasciate dai mezzi sono ben realizzate e gli effetti di esplosione e fumo sono mostrati grazie al solito sistema particellare. Per quello che riguarda le visuali disponibili posso dire che ce ne sono quattro: senza dubbio, le più comode sono le due Chase, prima di tutte la più vicina, mentre quelle in prima persona, con e senza “cockpit”, danno una incredibile sensazione di velocità, ma non vi permettono di controllare il mezzo in modo molto preciso. Il sistema di controllo è molto facile da apprendere e, sia con la tastiera che con un joypad o un joystick (quest’ultimo dotato di Force Feedback...), va tutto molto bene.

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La partenza è sempre il momento peggiore. Basta un minimo di errore e si rischia di perdere subito posizioni... Ecco i cavalli del vostro mezzo. Queste turbine sviluppano una potenza a dir poco incredibile e inverosimile...

L’ideale sarebbe avere un Freestyle Pro (grazie alla possibilità di muoverlo nell’aria) dotato di Force Feedback, un po’ come il Dual Shock su PSX, perchè così ci si divertirebbe veramente molto di più. La AI degli avversari sembra discretamente sviluppata: ne troverete infatti alcuni abbastanza coriacei che vi renderanno la vita molto difficile e altri meno che, invece, vi faranno sfilare senza problemi. Il gioco rimane comunque molto avvincente e divertente anche ai livelli di difficoltà meno elevati e, sicuramente, se vi piacciono i titoli che si lasciano giocare, Racer potrà fare sicuramente al caso vostro. Ogni gara risulta composta da un numero variabile di giri e, da una visualizzazione 2D del vostro veicolo presente, in trasparenza sullo schermo, potrete vedere quali parti avete danneggiato, in modo da capire cosa sollecitare in modo minore per evitare gravi danni. Durante la gara, poi, in caso di sorpassi, sentirete i vostri avversari darvi addosso con un certo vigore, cosa che vi immerge maggiormente nell’atmosfera del gioco. Il gioco, cosa che mi sono dimenticato di dirvi, è interamente in Italiano, per cui non avrete problemi a comprendere nulla di quello che vi viene mostrato. E’ poi presente una modalità multiplayer, che allunga senza dubbio la longevità, abbastanza limitata del gioco in singolo, e che si è presentato in modo molto divertente. Bene, quindi, mi sembra di avervi detto tutto il possibile, per cui vi lascio al commento.

Titolo: Star Wars: Episodio 1 - Racer
Software House: Lucasarts
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 50 Mb Hard Disk, Scheda Audio comp. DirectX 6, Acceleratore 3D comp. D3D, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 32 Mb Ram, Scheda Audio 3D, Acceleratore Grafico Comp. D3D di seconda generazione, Joystick o Joypad.

Gioco provato su: Pentium II 350, 128 Mb Ram, Matrox Mystique G200 8 Mb, Sound Blaster Live!, Voodoo 2 12 Mb, Windows 98, Cd-Rom Asus 40x, DVD Samsung 5x. Con questa configurazione Racer non ha dato problemi.


Grafica -
Racer presenta una realizzazione grafica di primo ordine, con svariati effetti grafici molto spettacolari e belli da vedere. Un plauso anche ai filmati di intermezzo, realizzati veramente molto bene che, però, purtroppo, non sono tratti direttamente dal film.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori, che sfruttano anche le schede audio 3D, immergono perfettamente nell’atmosfera di Star Wars e anche il doppiaggio in italiano è di valore molto elevato.

Musica -
Poco da dire. La colonna sonora è quella originale di John Williams. C’è altro da dire?

Giocabilità -
Qualunque periferica di controllo utilizzerete per giocare a Racer (eccetto il mouse...) vi farà trovare bene al comando del vostro Pod. Il meglio è costituito da un joypad (meglio il Freestyle Pro di Microsoft) o da un joystick con supporto Force-Feedback. Il sistema di controllo, comunque, risulta intuitivo e facile da apprendere.

Longevità -
Racer è quello che si può definire un gioco divertente ma per nulla longevo. Ho terminato infatti tre campionati nel giro di poche ore e penso che anche terminare gli altri disponibili sarebbe stata una questione di qualche ora. In multiplayer, la longevità comunque aumenta e penso che anche in singolo il divertimento sarà notevole.

Real. Tecnica -
Non ho notato grossi problemi nella versione da me testata, ancora preliminare, per cui presumo che in quella finale non ce ne dovrebbero proprio essere.

Ric. Hardware -
Un Pentium II con 32 Mb Ram e scheda 3D compatibile D3D è il sistema minimo richiesto. Corredatelo poi di una scheda 3D di seconda generazione, oltre ad una bella scheda sonora 3D e ad una discreta periferica di controllo e vi troverete ancora meglio.

Totale -
Racer è un gioco assolutamente divertente, giocabile e, come dicono gli americani “very addictive”, ovvero che provoca (lo dico per scherzare...) dipendenza. La grafica è ottima e la realizzazione tecnica, in tutti i settori, è veramente di grado molto elevato. La giocabilità è poi il suo punto forte e i vari Pod presenti nel gioco si controllano molto bene con qualunque periferica di controllo. L’unico punto debole è costituito dalla longevità, piuttosto bassa (ma il gioco si rifà in multiplayer...) e dalle richieste hardware, abbastanza altine, ma adeguate per godere di questo spettacolo di realizzazione tecnica. Che dire, alla fine? Si tratta di Star Wars e per di più di un gioco basato sul nuovo episodio della saga e questo per i milioni di appassionati della saga potrebbe bastare (c’è da notare come alla Lucas sappiano spremere come delle arance alcune brevi sequenze dei loro film: dalla Battaglia di Hoth hanno tratto Rogue Squadron; dalla Pod Race dell’Episode One, che pur essendo un’importante sequenza nel nuovo film, dura comunque una decina di minuti, hanno tratto questo gioco...). Devo comunque dirvi che se cercate un gioco divertente e giocabile e ve ne fregate della longevità, Racer fa al caso vostro.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


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