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Recensione di: Roberto "Cloud" Donnini


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Ancora un altro: il mercato ci da in pasto l’ennesimo titolo strategico in tempo reale, ma almeno questa volta è almeno degno di più di un’occhiata. Saga: Rage of the Vikings era stato annunciato dalla Cryo, la software house francese di Dreams to Reality e di Ubik, all’E3 dello scorso anno, come un titolo che avrebbe potuto portare una certa ventata di freschezza all’interno del genere, ormai abusato e stra-abusato da tutte le software house di questo pianeta. Speriamo che con l’aggiunta del 3D, che potremo vedere in tutte le future produzioni come Dark Reign 2, Shock Troop, l’attuale Machines e Star Trek New Worlds, non perda la giocabilità che aveva caratterizzato tutti i titoli del genere che possedevano solamente due dimensioni. Vabbè, vorrà dire che ci metteremo a giocare a Tiberian Sun, ultimo reduce del genere (a proposito, ma quando cavolo esce?) (la situazione, in effetti, è un po’ caotica. Le ultime notizie in mio possesso dicono, con insolita precisione, che l’uscita è prevista per il 27 Agosto, in contemporanea ad un altro attesissimo titolo, Dungeon Keeper 2. Bene, io credo a questa notizia come credo che Prey uscirà a Novembre di quest’anno, per cui potete ben capire cosa ne penso... ndBill).

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Il gioco si presenta subito molto bene, con un’introduzione degna di un film, un mix di violenza e leggenda nordica, il tutto accompagnato da una colonna sonora intonatissima e quasi epica, da vedere assolutamente e quando questa finisce già dispiace un po’, perchè avrei voluto vedere come andava a finire. Ma si sa, le belle introduzioni non fanno sempre un bel gioco, anzi spesso ci sono più energie spese nel filmato di apertura che non nel gioco vero e proprio, ma fortunatamente non è questo il caso di Saga. Tanto per intenderci, il gioco è sullo stile di Settlers della Bluebyte, ma con una grafica più curata e meno caotica, e si svolge nelle lontane terre Nordiche in un misto di leggenda e miti dove, a fianco degli affascinanti Vichinghi, si trovano Druidi, Cristiani e creature tipiche della mitologia. Il gioco in sé non ha una grande trama e si snocciola lungo una serie di missioni legate come in una campagna, ma queste possono essere giocate singolarmente nell’ordine che si preferisce. Alcune missioni si sviluppano su mappe impressionantemente grandi, che potranno essere percorse a piedi o in barca. Gli ingredienti sono sempre quelli: costruisci gli edifici, aumenta la popolazione e poi va a rompere un po’ di teste in giro, con come scopo, non solo la distruzione totale delle forze avverse, ma anche il saccheggio (e questa è una piacevole novità...) delle città nemiche. A differenza di altri titoli del genere, c’è molto più da lavorare sulla gestione delle risorse che non sul combattimento vero e proprio. Ci sono da costruire vari edifici, peculiari ai personaggi, che corrispondono a tre tipi: Guerrieri, Elemento Speciale e Donne. Quest’ultimo dipende dalla razza, per esempio, i Vichinghi possiedono le Valchirie. Le prime due tipologie ci permettono di costruire invece gli edifici fondamentali quali case, armerie, laboratori per le armature, navi etc.. , gli elementi speciali invece permettono di costruire edifici speciali come templi e chiese. Le armi sono di vario genere e aumentano con l’aumentare del livello di forza di queste ultime, che si può raggiungere. In pratica si tratta di un livello che sta ad indicare il tasso tecnologico della società.

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Questo elemento fa capire che ci vuole parecchio tempo per terminare alcune missioni, magari solamente per aspettare di essere in possesso di certi mezzi di battaglia e di maghi .... sì, perché in questo gioco oltre alle armi convenzionali potremo utilizzare anche le magie e queste non sono certo da sottovalutare. Un’altra nota interessante è che tutti gli edifici sono accomunati da precise regole, e se uno di questi non produce risorse, anche gli altri si fermeranno, per fortuna esiste anche un mercato in cui si possono scambiare i vari beni. Una nota curiosa, le donne sono importanti quanto gli uomini, e per far si che una casa produca altri elementi (a caso, perchè non si sa cosa nascerà...) è necessario che al suo interno ci siano un uomo e una donna (a guardare la tv, ma la tv non esisteva ... quindi). A parte le mie battute penose, queste sono le note caratteristiche del gioco, oltre ad un’altra marea di piccoli particolari che lo differenziano dalla massa. Il tutto pecca un pochino nella parte strategica, un po’ troppo frettolosa e poco curata, ma come dicevo non c’è bisogno di stare ore a pianificare un attacco, perchè basta liberare i mastini della guerra.... ed è questa mancanza che impedisce a questo gioco di essere un capolavoro nel suo genere. Anche l’interfaccia è molto comoda e facile da usare, perchè basta impratichirsi un attimo e poi sarà facile muoversi fra i vari edifici e sistemare i delicati equilibri delle risorse. E’ poi implementato anche un ottimo editor di scenari, che grazie anche alla Rete, ci permette di avere sempre nuove terre da esplorare e conquistare, ma manca solo una modalità campagna, e si sente a volte la mancanza di questo elemento e di una trama vera e propria. Deve essere una moda del momento quella di OBBLIGARE il giocatore a usare tutte le razze e le tipologie di personaggi, un po’ come in Heroes of Might and Magic 3, per cui ci si deve spazzolare tutte le missioni sia dalla parte dei buoni che dei cattivi.

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Devo dire che questa tendenza non mi piace per nulla, perchè sento che limita la mia libertà di scelta. Ma questo dipende esclusivamente dai gusti personali delle persone. I latini dicevano “De Gustibus”. Torniamo a bomba sul gioco, dicevo che esistono diverse civiltà, cosa che regala una varietà al gioco, non indifferente. Ne parlo bene perché è giusto che sia così, non si tratta purtroppo di un capolavoro, perchè si inserisce un gradino sotto Starcraft, Warcraft e il sempre verde Command & Conquer, in più siamo in frenetica attesa dell’arrivo di Tiberian Sun... riuscirà questo bel gioco a ricavarsi un angolo nella giungla degli strategici in tempo reale? Me lo auguro, anche se a parità di prezzo, io aspetterei l’arrivo dei pezzi da ‘90. Se invece si sta cercando qualche cosa per riempire degnamente l’attesa, questo titolo è perfetto, fatto molto bene e divertente. Esiste poi il problema dell’intelligenza artificiale, non che gli avversari siano dei deficienti, ma a volte si comportano in modo illogico. I guerrieri nemici, ad esempio, attaccano sempre frontalmente riducendo i combattimenti in forsennati scontri campali degni del migliore Ben Hur, e anche i nostri ogni tanto si incasinano, specie quando non riescono a trovare la strada per una meta da noi decisa, e poi risulta fastidiosissimo il fatto che non si riesca a decidere il posto di raccolta delle merci, obbligando a perdere tempo e risorse per spostarle da un posto all’altro. Ma non si può accusare troppo i programmatori, perchè hanno già fatto un grande lavoro, e che magari per questi difetti metteranno in giro, come ormai è prassi, una patch, che noi bravi giocatori diligenti scaricheremo da Internet. L’impegno profuso dai programmatori traspare da tutti i particolari, dalla vegetazione all’alternarsi delle stagioni, dagli animali importantissimi per la caccia, ai suoni che accompagnano il gioco. Sono certo che sono garantite ore e ore di divertimento, perchè si tratta senz’altro un titolo da provare. Passiamo allora al commento.

Titolo: Saga: Rage of the Vikings
Software House: Cryo
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 2x, 100 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, 250 Mb Hard Disk, Scheda Video SVGA 2 Mb, CD-Rom 4x.

Gioco provato su: Pentium II 350, 192 Mb Ram, Matrox Marvel 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, 4-Point Surround System, Cd-Rom PC-DVD Creative 30x, HD 16 Gb Totali, Joypad Microsoft Freestyle Pro. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Ottima, dall’introduzione, che è un capolavoro al gioco vero e proprio, mentre ogni struttura di ogni singola razza è peculiare. Veramente un ottimo lavoro.

Effetti Sonori -
Ottimo anche questo, il parlato dei personaggi, in lingua Nordica è incomprensibile ma di grande fascino. Le urla dei morenti e di vittoria sono credibili.

Musica -
Bellissima quella della intro, gradevole quella del gioco.

Giocabilità -
Intuitivo, un ottimo help, qualche problema su alcune opzioni che dovrebbero essere valide, e invece i personaggi si rifiutano di farle. Ci dobbiamo attendere una patch?

Longevità -
La mancanza di una campagna può disturbare qualcuno (io sono uno di quelli...) ma la presenza di un buon editor e la possibilità del multiplayer rende questo gioco un titolo molto longevo.

Real. Tecnica -
A parte le patch che dovremo attendere, è fatto molto bene e con tanto impegno.

Ric. Hardware -
Vi basta, per andare lisci come l'olio, un P200 con 32 Mb Ram e SVGA da 2 Mb.

Totale -
Saga si distingue abbastanza dalla marea di RTS usciti in questo periodo e si rivela un discreto titolo, da giocare in attesa dei Big della stagione. Da provare, almeno.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


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