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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


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Vi capita mai di trovarvi di fronte a giochi di cui non si è sentito parlare fino a due giorni prima della data d’uscita, ma che invece si rivelano poi titoli giocabili e divertenti? Bene, è proprio il caso di questo Breakneck, un arcade automobilistico molto divertente, che però possiede parecchi retroscena. Il gioco è pubblicato in tutto il mondo dalla THQ, software house che si sta facendo lentamente strada anche nel mondo PC (dopo aver pubblicato Pax Imperia e WCW Nitro...), ma che è ormai uno dei gruppi più potenti al mondo, dopo l’acquisizione di piccoli più o meno noti gruppi di sviluppatori. Infatti, Breakneck è il titolo che è stato dato a questo gioco per la distribuzione in tutto il mondo, perchè, in origine, il gioco si chiamava N.I.C.E. 2. Sviluppato dalla Synetic, una software house tedesca molto importante, N.I.C.E. 2 è uscito all’incirca un anno fa in Germania e dobbiamo ricordare che fu uno dei titoli scelti dalla 3DFX Interactive per mostrare al volgo le potenzialità del suo Voodoo 2. Ingiustamente passato in sordina, almeno all’inizio (fu reso pubblico un demo, che ne mostrava le reali potenzialità, ma stranamente la Synetic non riuscì a trovare un publisher che potesse portare il gioco fuori dalla Germania...), la THQ è riuscita a notarlo e, stupendosi del fatto che nessun publisher era ancora stato trovato, ha acquisito i diritti di distribuzione per una cifra irrisoria, accaparrandoselo e infilandolo nel suo line-up. N.I.C.E. 2, a sua volta, era il seguito di Axelerator (titolo del gioco fuori dalla Germania...), uno strano gioco di guida (perchè neanche Breakneck è proprio normale...), pubblicato dalla 21st Century Entertainment (quella dei vari Pinball...), che però, forse a causa della limitata capacità distributiva del publisher, non ebbe quella diffusione che, forse, poteva meritare: Beh, devo dirvi che Breakneck mantiene esattamente le caratteristiche del suo predecessore (Axelerator, intendo...), anche se la grafica e la realizzazione tecnica, chiaramente, sono nettamente migliorate.

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Ci siamo capottati in maniera un pochino esagerata. Non trovate? Abbiamo appena lanciato un raggio miniaturizzatore al nostro avversario. Guardate il risultato...

La versione da me testata era completamente in inglese ma, almeno da quello che mi è stato riferito, dovrebbe uscire una versione localizzata alla fine di Luglio. Dopo l’installazione, appare subito un launcher, che vi permette, oltre a stabilire le opzioni relative a grafica, sonoro e sistema di controllo, di decidere se giocare a Breakneck in modo Standard o in modalità Arcade. Ma in cosa differiscono tra loro le due modalità? Come si può chiaramente capire, la modalità Arcade è la più semplice da utilizzare e, non appena vi troverete davanti al menu principale, infatti, non dovrete fare altro che cliccare qualche volta con il mouse, e sarete immediatamente in pista. Con la modalità Standard, invece, disporrete delle stesse possibilità di gioco di quella Arcade, anche se dovrete perdere un po’ più di tempo su tutto quello che, in Breakneck, fa da contorno alla gara. Una delle cose che differenzia il gioco della Synetic da tutti gli altri racing game sul mercato è l’estrema varietà di gioco, cosa che ci permette di chiudere un occhio sulla non eccelsa realizzazione tecnica, e questo fa di Breakneck un titolo vario, che può accontentare parecchi palati. In entrambe le modalità (Standard e Arcade...) potrete correre gare singole, campionati, svolgere prove a tempo per cercare di entrare nella tabella dei record, come in un qualunque gioco di guida. Se nell’Arcade, però, vi basterà cliccare sulla modalità di gioco, scegliere il veicolo e poi buttarvi subito in pista, nella modalità Standard, invece, rischierete di perdervi tra i menu, realizzati in maniera piuttosto bizzarra e particolare graficamente, ma comunque dovrete perdere più tempo, anche perchè potrete agire sui vari settaggi, e comprendere un po’ il funzionamento dei vari tipi di veicolo, per poi ritrovarvi in pista. Breakneck non possiede alcuna licenza ufficiale di nessuna casa automobilistica e, anche se i veicoli ricordano molto quelli di case come Porsche, Lamborghini e Ferrari, non sono per nulla originali. Potrete però scegliere tra una vasta gamma di veicoli di vari tipo: ci sono infatti dalle auto veloci di nuova e vecchia concezione, utilitarie, go-kart, camion e bigfoot (molto simili a quelli di Monster Truck Madness...), con almeno tre tipi di veicoli per gruppo. Potrete quindi battervi in gare con i veicoli dello stesso gruppo di appartenenza e, chiaramente, le prestazioni di questi veicoli saranno differenti da una classe all’altra. Con le auto veloci, infatti, potrete sfrecciare a velocità impressionanti sulle strade delle varie piste, mentre con i camion, ad esempio, non potrete superare (a causa delle limitazioni del mezzo...) i 150 Km/h, che comunque vi basteranno a fronteggiare altri grossi Truck da strada.

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I Monster Truck non sono i veicoli più facili da maneggiare, come vedete... Si corre sulle Alpi con questi camion carrozzati apposta. Attenti e rallentate...

Facendo la somma dei veicoli appartenenti a tutti questi gruppi, si arriva al ragguardevole numero di 40, ognuno con prestazioni e caratteristiche differenti, che vi costringeranno, quindi, ad adottare un determinato sistema di guida, a seconda di quello che sceglierete. La cosa che deve essere fatta notare fin da subito è che, comunque, Breakneck non ha alcuna velleità simulativa, perchè si tratta di un arcade di guida nel senso più vero e schietto della parola. Non c’è molto realismo quando andate a sbattere contro qualcuno, oppure vi capottate mentre state effettuando un salto, perchè l’obbiettivo dei programmatori della Synetic era quello di farci divertire. Ci sono poi ben 27 circuiti, ambientati tra le varie parti del globo terrestre: dalla Germania (territorio d’origine dei programmatori...) alla Francia, dalle Alpi all’Australia, per arrivare in altre zone come Arizona ed Egitto (quest’ultimo circuito mi ha ricordato parecchio Screamer Rally della Milestone...) e, abbastanza differenti, in quanto a tipologia di guida, tra di loro e, addirittura, questo può accadere anche nel medesimo circuito (in uno dei circuiti alpini, ad esempio, in alcune zone c’è neve, quindi sarete costretti a rallentare, mentre in altre la strada è completamente pulita, e ciò significa che potrete schiacciare a tavoletta sull’acceleratore, senza rischiare di slittare malamente...). Le gare si dividono in due gruppi principali: le Type Races, dove voi e i vostri avversari utilizzerete il medesimo veicolo (magari solamente con le livree modificate...) e le Class Races, dove invece verranno utilizzati veicoli appartenenti alla stessa classe (quindi auto veloci, go-kart, e così via dicendo...). Ci sono poi tipi speciali di gara, come le Bonsai Races, in cui gareggerete con utilitarie vecchio stile (una mi ha ricordato parecchio la vecchia 500 della Fiat...) o le Premium Races, che invece cono un po’ difficili da spiegare. Tutti questi tipi di gare sono presenti sia in modalità Standard che in quella Arcade; se però nella seconda, dopo pochi clic si è in pista, nella prima modalità, invece, dovrete passare attraverso varie schermate. Dopo aver scelto la modalità di gioco, e inserito il vostro nome (se effettuate un Campionato vi potrete godere Breakneck nella sua parte migliore...), vi verranno mostrate subito alcune schermate in cui, dopo aver scelto anche il tipo di gare a cui partecipare, potrete agire sulla vostra auto in vari modi. Effettuando un campionato, infatti, dovrete trovare uno sponsor che vi possa fornire i soldi per potervi acquistare (oppure noleggiare, se non ne avete abbastanza...) un veicolo e, in cambio, dovrete inserire la sua livrea sulla vostra auto. In questo modo potrete cominciare a gareggiare. Potrete poi effettuare degli pseudo-settaggi sulla vostra auto, per quello che riguarda cambio, motore, freni, carico di carburante e pneumatici.

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Non vi sembra di vedere un'immagine tratta da Screamer Rally? Il lens-flare è molto ben realizzato, come raramente si vede...

E’ chiaro subito che, vista la profonda natura arcade di Breakneck, ciò non influirà molto sul comportamento dell’auto in pista ma, perchè no, è un qualcosa che fornisce un tocco maggiore di varietà al gioco. Gareggiando e piazzandovi nella migliore posizione possibile, riceverete poi dei bonus o, addirittura, dei premi monetari, che vi permetteranno, se avrete danneggiato il vostro veicolo, di comprarvi i pezzi di ricambio, oppure, se ne avete abbastanza, di passare ad un veicolo con prestazioni migliori, per faticare di meno a vincere e guadagnare ancora di più. Durante la gara, poi, potrete trovare delle piccole stazioni di servizio che, in caso di mancanza di carburante o di problemi alle gomme, vi assisteranno, facendovi perdere un po’ di tempo ma, comunque, evitando di compromettere del tutto la vostra condotta di gara. Sicuramente, questa è la cosa più bella della modalità Standard, visto che aggiunge un po’ di sfida e, perchè no, di “strategia” al tutto. Ho volutamente tralasciato poi un’altra modalità di gioco perchè, a mio avviso, si staccava abbastanza dalle altre presenti in Breakneck. La cosiddetta Shoot Out Race, in cui, a bordo di bolidi dalle linee molto futuristiche, potrete scontrarvi a colpi di laser e armi di vario genere con i vostri avversari, facendoli esplodere o, addirittura, miniaturizzandoli. Una sorta di Rollcage o Dethkarz un po’ meno futuristico, ma più moderno e “realistico”. Il multiplayer, poi, vi permetterà di sfidare fino a 15 avversari contemporaneamente e, sicuramente, si tratta di una cosa parecchio positiva, perchè sembra che le software house stiano porgendo maggiore attenzione ad uno degli aspetti più in progresso, nel campo videoludico, di questi tempi. Parlando brevemente di grafica e sonoro, posso dire che per il primo caso, il supporto delle schede 3D si vede chiaramente e, se dal punto di vista degli effetti (come riflessi, fumo e lens-flare...) non ci possiamo lamentare, dobbiamo dire che, effettivamente, le ambientazioni di contorno (alberi, staccionate, edifici e cartelli...) sono texture bidimensionali, che si notano chiaramente e staccano da tutto l’insieme, creando un effetto abbastanza spiacevole a vedersi. Per quello che riguarda il sonoro, i vari rumori sono ben realizzati e le musiche sono adeguate e vi fanno da accompagnamento perfetto nel gioco. Dal punto di vista della giocabilità, sia con un volante (il Force-Feedback è, manco a dirlo, supportato...), che con tastiera o joystick, si riescono a controllare bene i vari veicoli e non ci sono altri problemi. Per quello che riguarda gli altri aspetti vi lascio al commento. Ciao.

Titolo: Breakneck
Software House: THQ
Sviluppatore: Synetic
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 180 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 233 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico Voodoo 2 o Voodoo 3, Volante (con o senza Force-Feedback).

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Matrox Millennium 4 Mb, Sound Blaster Live!, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Windows 98, Cd-Rom Plextor SCSI 40x MAX, Lettore DVD DVS 30x. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi.


Grafica -
Il motivo per cui Breakneck era stato scelto dalla 3DFX Interactive per mostrare le capacità del Voodoo 2 è chiaro, ma a quanto pare i programmatori hanno speso più tempo a sfruttare questa scheda in effetti vari, che nel creare un contorno che si amalgamasse con il resto. Il risultato: una grafica comunque discreta: eccezionale in alcuni casi, scadente in altri.

Effetti Sonori -
Ben realizzati gli effetti dei vari veicoli. Non c’è da lamentarsi sotto questo aspetto.

Musica -
Una gradevole colonna sonora vi accompagnerà nelle vostre gare. Peccato che, in alcuni casi, ci sia un po’ di ripetitività.

Giocabilità -
Breakneck è un titolo con un’elevatissima giocabilità, con qualunque periferica sia esso controllato. Certo, il massimo si raggiunge con un volante che supporti il Force-Feedback, ma comunque con il resto, non c’è assolutamente da fare critiche alla Synetic.

Longevità -
I circuiti sono tanti, le auto, pure, e in più, sono molto varie e le modalità di gioco sono numerose. Cosa volere di più? Ad essere sinceri, però, dopo un po’, il titolo della THQ stanca un po’, ma penso che vi garantirà parecchie ore di gioco.

Real. Tecnica -
Un plauso agli sviluppatori per aver creato un engine grafico più che buono, che non mostra evidenti bug e gira fluido anche su sistemi non potentissimi.

Ric. Hardware -
Direi che dal P200 in su, con 32 Mb Ram e una scheda 3D compatibile con lo standard Direct3D, non ci sono problemi da soffrire. Il detto “più si ha, meglio è”, però, vale anche in questo caso.

Totale -
Siamo così arrivati alla fine di questa recensione. Breakneck è un titolo che si è rivelato una piacevole sorpresa. Un titolo divertente, giocabile, e che ha un approccio totalmente differente da quello di altri titoli dello stesso genere. La grafica rimane comunque discreta, mentre la longevità è garantita dal notevole numero di modalità, piste e auto presenti. Alla fine, però, ai programmatori della Synetic va una sorta di rimprovero, una ramanzina per quello che si sarebbe potuto rivelare un classico, ma che invece non convince del tutto, forse per il modello di guida eccessivamente arcade, forse per l’inesperienza dei programmatori, ma che alla fine si rivela comunque un buon gioco, soprattutto in multiplayer. Io la mia l’ho detta, ora sta a voi decidere se acquistarlo. Byez.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.


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