Home Page
 Editoriale
Chi Siamo
Ultimi Aggiornamenti
 Recensioni
Previews e WIP
Hardware
Screenshots
Servizi Speciali
Cheats
I nostri Links
Guestbook
Preview di: Fabio "Bill" Cristi


Per noi possessori di PC, i titoli motociclistici non sono mai stati un genere molto frequentato dalle varie software house e per diversi anni abbiamo risentito di questo gap rispetto ai possessori di altri sistemi, che con titoli come Super Hang-On, Road Rash e ManX TT (tutti comunque ben lungi dall’essere simulativi…) si immedesimavano nei centauri virtuali che apparivano sullo schermo. Con l’avvento delle schede 3D, le software house specializzate nel campo PC hanno iniziato ad avere un maggior interesse a proporre titoli dedicati alle due ruote. La prima è stata la Delphine, che con Moto Racer (a mio avviso, il più divertente arcade per le moto da strada…) ebbe un successo incredibile e regnò incontrastata per più di un anno. La supremazia del titolo pubblicato da EA, almeno per il cross, ebbe fine con l’uscita dello stupendo Motocross Madness di Microsoft (di cui potete anche beccarvi gli incredibili screenshots del seguito qui…), un ottimo arcade, anche se dotato di una certa componente simulativa. Potremmo parlare anche di Moto Racer 2, dei due Castrol Honda Superbike, ma si tratta solamente di titoli sufficienti o mediocri, che non hanno saputo scalfire la leadership di quelli al vertice. La massima goduria per gli appassionati, però, è arrivata solamente nel Marzo di quest’anno, con l’uscita (dopo un semestre di ritardo…) di Superbike World Championship della Milestone, la software house milanese dei vari Screamer, sotto etichetta EA Sports. Il gioco si è rivelato un capolavoro, molto realistico e, in modalità Simulazione, tosto per chiunque, anche per i veri motociclisti. Entro l’anno dovremmo poter vedere il nuovo Superbike 2000, che dalle foto viste, sembra davvero pazzesco. La Milestone, però, ho idea che non potrà dormire sonni tranquilli fino all’uscita del loro nuovo titolo, proprio per colpa del gioco oggetto di questa preview. La Microprose (anche se sarebbe più corretto dire Hasbro Interactive, che la possiede…) ha deciso di rientrare alla grande nel campo delle simulazioni di guida, dopo Grand Prix 2, sia per quello che riguarda le auto (se tutto va bene, dovrei avere la possibilità di vedere e giocare Grand Prix 3 all’ECTS di Londra di inizio Settembre…) che per le moto. In questo modo ha chiamato la Melbourne House (software house nota per la discutibile serie di KKND e per il divertentissimo Dethkarz…), affidando a loro lo sviluppo di questo titolo, ha acquisito la licenza ufficiale della classe regina delle due tempi, la 500, dalla DORMA (che è un po’ come la FIA nell’automobilismo…) realizzando così questo GP 500. Abbiamo potuto provare un demo di questo gioco e ci siamo resi conto che Milestone dovrà veramente darsi un gran da fare con Superbike 2000, visto che il lavoro che stanno svolgendo alla Melbourne House è veramente degno di nota. 

La partenza è senza dubbio uno dei momenti più difficili della gara. La prima staccata può decidere tante cose...

E’ chiaro che, mancando due mesi alla release finale, di cose da fare ce ne sono ancora parecchie e di problemi da correggere anche (il demo ne presenta qualcuno, che vi spiegherò in seguito…), ma per quello che riguarda il gioco vero e proprio, quando siete in pista, GP 500 risulta, a mio avviso, superiore al capolavoro di Farina & Co.. Nel demo sono presenti solamente una pista, una delle più difficili del campionato, ovvero il difficilissimo e italianissimo Mugello e otto piloti, alcuni tra i migliori (non c’è Biaggi, ad esempio…) della classe regina. Sfruttando la licenza ufficiale della DORMA, tutte le due ruote presentano le livree ufficiali: ci sono, ad esempio, le tre Honda Repsol del campione del mondo Doohan, di Criville e Gibernau; la Suzuki di Aoki; la Modenas di Kenny Roberts Jr.; la Yamaha di Abe; la Honda (del team Gresini) di Barros e l’altra Yamaha del francese Laconi. Nella versione finale, chiaramente, saranno presenti tutti i piloti che gareggiano in 500, quindi i tifosi del quattro volte campione della 250 non disperino, perché potranno riscattare virtualmente le cocenti delusioni che il loro idolo, sulla Yamaha, quest’anno, sta riscuotendo in pista. Le moto possiedono caratteristiche differenti per quello che riguarda peso, potenza e aerodinamica. Ciò si ripercuote poi sul comportamento in pista, che risulta, giustamente, differente per ogni moto. Per fare un esempio, la Honda Repsol, ha uno scatto bruciante in partenza, che le consente di recuperare subito diverse posizioni, ma soffre in curva; al contrario, Suzuki e Yamaha partono piuttosto a rilento, ma riescono a recuperare il gap nel resto del tracciato. Ogni moto si comporta poi diversamente a seconda del pilota che la guida: un Doohan attacca in modo maggiore di un Criville e vi darà molto più filo da torcere, se tenterete di passarlo, di un Aoki o un Abe, ad esempio. I programmatori hanno infatti cercato di infondere ai piloti virtuali le stesse caratteristiche delle loro controparti reali, con buoni esiti, quindi tutte le volte che dovrete sorpassare, cercate di rendervi conto di chi vi trovate davanti, perché rischiate di terminare in modo prematuro, in alcuni casi, la gara. 

Abbiamo appena passato il traguardo e ci apprestiamo a compiere un giro veloce... Quello che si dice cadere (e ne ho esperienza...)...

L’AI dei piloti risulta abbastanza evoluta e anche gli avversari, se messi sotto pressione (sempre a seconda del pilota… Doohan, ad esempio, potrà sbagliare solo per colpe proprie…) potranno sbagliare; se vi troverete davanti un doppiato, poi, questo accosterà, permettendovi di passare senza problemi, perdendo il minor tempo possibile. In prova, poi, i piloti più lenti saranno costretti ad accostare, dopo l’esposizione delle bandiere blu, per permettere a chi sta lottando per le prime posizioni in griglia di sorpassare con il minor numero di danni. Sono presenti una modalità Simulazione, in cui la fisica delle moto rispecchia quella reale e una Arcade, in cui è lasciato maggior spazio al divertimento, con un minore rispetto delle leggi fisiche (anche se non sarete assolutamente immuni da scontri o cadute di alcun genere…). La Arcade risulta molto divertente e più facile, visto che potrete prendervi delle licenze che nella realtà porterebbero a nefaste conseguenze (il primo che mi dice che mi sono rotto il polso perché credevo di giocare, in moto, lo spezzo…), come ad esempio aprire il gas in curva, mentre siete in piega, cosa che porterà solamente ad una leggera perdita di aderenza da parte della moto, oppure lasciare che mentre siete in accelerazione la moto si sollevi da terra e poi si rimetta a posto da sola, senza aver rallentato in modo adeguato. In modalità Simulazione, basterà una piega maggiore del dovuto o un’accelerazione troppo avventata per farvi fare un incontro ravvicinato con l’asfalto o con la sabbia, e non scherzo. Se proprio siete veri motociclisti e amate le sfide, la Simulazione fa per voi, ma già con l’Arcade credo riuscirete a divertirvi da matti. Disporrete poi di una serie di statistiche necessarie a farvi capire la vostra situazione, sia in pista, che fuori. In ogni giro, infatti, sarà rilevata la vostra velocità massima (nella cosiddetta Speed Trap…) e vi saranno sempre mostrati, in certi punti del circuito, gli intermedi relativi ai tempi e ai distacchi dagli avversari. Al termine di ogni giro, poi, il box potrà mostrarvi la classica Pit Board, la lavagna che vi indica tutte le informazioni relative alla vostra situazione in corsa. Ciò si ripercuote poi sulla realizzazione grafica che, almeno per quello che riguarda le segnalazioni relative a distacchi e tempi, risulta identica a quello che vedreste in televisione durante una gara. Le visuali disponibili, sia in gara che per quello che riguarda il replay, sono sei: due visuali Chase, una lontana e una ravvicinata (la più comoda…); due dal manubrio della moto, una dal casco, a schermo intero; e quella esterna, in stile TV, molto spettacolare, ma utile solamente per i replay o per grabbare delle immagini. Le due visuali dal manubrio, però, ci mostrano un piccolo difetto: le varie moto hanno una plancia dei comandi molto simile tra loro, al contrario di quello che accadeva in SBK, dove erano tutte diverse. 

La pista è sgombra e tranquilla, mentre usciamo dai box... La visuale interna vi fa capire quanto vadano vicino all'asfalto i piloti in piega...

Speriamo, allora, che nella versione finale, questo problema sia risolto. Per quello che riguarda la grafica, poi, i modelli 3D con cui sono realizzate le moto sono assolutamente identici a quelli reali ed hanno un realismo nei movimenti assolutamente ineguagliabile. In caso di caduta, infatti, la vostra moto prenderà la via della sabbia, e le ruote continueranno a muoversi per un po’, finche non si fermeranno dopo qualche secondo. Il pilota, poi, risulta piuttosto indipendente dalla moto, muovendosi come nella realtà mentre guida. Nelle frenate, poi, a seconda della decelerazione, si metterà in posizione da staccata, oppure rimarrà a uovo se non si tratta di una grossa perdita di velocità. Il fatto, poi, che le moto, né in Simulazione, né in Arcade non si distruggano, può essere considerato in modo positivo o negativo. A mio avviso, si tratta di una cosa negativa, perché se vogliamo rimanere aderenti alla realtà, ciò deve succedere, anche perché molto spesso le gare si perdono anche per questo: basta una caduta, con conseguente perdita di un pezzo, e si è costretti a ritirarsi (per cercare di capire se il gioco era realistico nei danni alle due ruote, abbiamo fatto questa prova. Abbiamo cercato di far schiantare Doohan contro un muretto ai 290 Km/h, ma niente, è solo caduto e dopo tre secondi era nuovamente in pista…). Inutile dire che speriamo che nella release finale si ovvi a questo problema. Non vi ho ancora parlato delle condizioni dinamiche del tempo, che avranno notevoli ripercussioni sul comportamento della moto e che sono comunque possibili danni come rotture del motore, forature, rotture di pezzi meccanici, e così via. Finora abbiamo osannato GP 500 ma, come vi dicevo all’inizio, non è esente da piccoli problemi, che dovrebbero comunque sparire nella versione che troverete sugli scaffali dei negozi. Uno, ad esempio, è il sonoro, che risulta piuttosto identico e molto strano (non somigliante alla realtà, per intenderci…) per le varie moto. Dall’altra parte, ci sono alcuni problemi per quello che riguarda il sistema di controllo, che non supporta al momento il Force-Feedback e che, in alcuni casi, risulta un po’ impreciso. La giocabilità è comunque ai massimi livelli e servirà solamente affinarlo, per raggiungere la perfezione. Sempre per quello che riguarda la grafica, l’engine 3D che muove il gioco si chiama Vertigo ed è un discendente di quello di Dethkarz, realizzato dalla stessa software house. E’ necessaria, comunque, una scheda 3D, per godere delle meraviglie grafiche di questo gioco, sia Glide (l’engine è nativo Glide 3…) che D3D. Mi sono poi dimenticato di parlarvi della comoda funzione di replay, che vi permette di godervi la gara come se la guardaste in TV, con la possibilità di salvare un vostro giro veloce o un sorpasso che ritenete spettacolare e così via. Bene, penso che dopo circa 9.000 caratteri di testo, si possa anche passare alla prima impressione. 

Titolo: GP 500
Software House: Hasbro Interactive / Microprose
Sviluppatore: Melbourne House
Data d'uscita prevista: Ottobre '99


PRIMA IMPRESSIONE

Con GP 500, la Microprose tenta di fare un certo ingresso nel mondo delle simulazioni motociclistiche e devo dire che ci riuscirà pienamente. Il gioco è molto bello graficamente, realistico e un notevole concorrente per Superbike World Championship di Milestone. La data d’uscita è prevista per Ottobre e se riusciranno, alla Melbourne House, a mettere a posto i piccoli problemi che ho evidenziato nella preview, ci troveremo sicuramente di fronte un bel pezzo da 90. Recensione al più presto, quindi. Dico solo una cosa: se questo è solo un assaggio di quello che ci aspetta in GP3, noi amanti delle simulazioni di guida, siamo a posto fino al 2001. Byez.


Immagine N°7
Immagine N°8
Immagine N°9
Immagine N°10
Immagine N°11
Immagine N°12
Immagine N°13
Immagine N°14
Immagine N°15
Immagine N°16
Immagine N°17