E rieccomi qui, di fronte al
mio bel PC, seduto su una sedia abbastanza confortevole, dopo essermi
letteralmente ammazzato nei giorni di trasferta londinese all’ECTS.
Se tutto andrà bene, dovremmo potervi presentare un servizio
onnicomprensivo entro la fine del mese, sperando che i redattori che
ho letteralmente schiavizzato con le varie cartelle stampa e i vari
press kit portati dalla fiera, riescano a finire in tempo utile il
loro lavoro. Non sto a fare lunghe considerazioni su ECTS (ci penserò
poi nel servizio speciale…), ma vi dico solo che, essendo stata la
prima fiera internazionale a cui ho partecipato, mi è comunque
piaciuta abbastanza e, checchè se ne dica in giro, novità molto
importanti ce n’erano (se dicessi Grand Prix 3 sarei ripetitivo…)
e poterle vedere in anteprima fa molto piacere. Una delle case che per
ECTS ha deciso un massiccio spiegamento di forze è stata la sempre più
grossa Ubi Soft. L’azienda più prettamente ludica dei fratelli
Guillemot ha presentato allo show londinese un line-up di prodotti
assolutamente massiccio, comprensivo di tutti i titoli sviluppati
in-house e di quelli, invece, ottenuti dagli accordi con altre
software house o gruppi di sviluppatori. Un line-up con prodotti per
PC, Playstation, Nintendo 64, Dreamcast e addirittura Gameboy Color,
di cui vi parlerò più diffusamente nel servizio dedicato ad ECTS.
L’occasione è comunque stata buona per dare un’occhiata a titoli
di cui si sentiva parlare da tempo, ma che il sottoscritto non aveva
ancora avuto la possibilità di vedere in-motion. Mi è stata
provvidenzialmente consegnata in fiera, una beta di uno dei titoli Ubi
Soft che attendevo da più tempo. Come avrete sicuramente visto dal
logo qua sopra, si tratta di Hype: The Time Quest, un titolo che, a
livello di personaggi, sfrutta la licenza ufficiale dei Playmobil,
giochi per bambini molto noti, con cui ci trastullavamo da piccoli
che, finalmente, fa la sua comparsa su computer. Molti di voi, però,
penseranno che questo titolo sia un prodotto per bambini, una sorta di
educativo che permette ai piccoli di giocare, divertirsi e imparare.
Devo invece dirvi che vi sbagliate, perché Hype: The Time Quest
ricorda molto una sorta di via di mezzo tra un platform 3D ed un RPG
alla Zelda su Nintendo 64. Ci sono poi altri due titoli della serie
Playmobil, ovvero Alex Builds His Farm e Laura and the Secret of
Diamonds, che invece hanno il compito di essere educativi e dovrebbero
essere disponibili contemporaneamente ad Hype. Questo è senz’altro
il titolo più “ludico” tra tutti e tre e, visto il genere, adatto
oltre che ad un pubblico di giovanissimi, anche a chi voglia
cimentarsi con un titolo un po’ impegnativo. Il gioco, infatti, che
a prima vista sembra un facile platform 3D, in cui vi basta usare
spada, scudo e saltare, a mano a mano che si avanza, assume sempre più
i connotati di un RPG alla Zelda, cosa piuttosto nuova e originale sui
nostri PC. Ma andiamo con calma. I programmatori della Ubi Soft hanno
riposto una notevole attenzione a tutto quello che riguarda la
grafica. Il gioco, oltre al tradizionale Direct3D, supporta infatti
anche una modalità nativa Glide 3, per permettere ai possessori di
schede 3D basate su un chipset Voodoo, di godere di una maggiore
qualità grafica rispetto alla versione accelerata generica.
I modelli
3D dei vari personaggi, sia quello che impersonate, che quelli che
incontrerete nel corso dell’avventura, sono identici a quelli dei
reali Playmobil e questo non fa altro che creare un maggiore effetto
di immedesimazione, visto che porta quasi a “realtà” tutte le
storie che inventavamo da piccoli, giocando. Il personaggio di cui
prenderete il controllo si chiama Hype, ed è un cavaliere, armato di
spada, scudo, con una pesante armatura che lo ostacola non poco nei
movimenti. Nella lunga e avvincente introduzione, il nostro eroe,
mentre sta cercando, a cavallo, di salvare una principessa (se non
l’avete capito, siamo in un’era molto simile al Medioevo…), ma
un perfido cattivone, al momento dell’attacco finale, decide di
tramutarlo in una statua di pietra. Allora, un buon mago (da questo
momento, le sequenze animate sono realizzate con l’engine del
gioco…), decide di liberare Hype dal tremendo incantesimo a cui è
stato sottoposto, per farlo tornare in vita, salvare la principessa e
riportare la pace e la serenità nel suo mondo. Vi devo subito
avvertire che nella versione beta del gioco in mio possesso, mancavano
le voci dei personaggi che, nella versione finale (che sarà tradotta
anche in Italiano…), saranno presenti, in modo da fornire una
maggiore atmosfera e un feeling quasi cinematografico al gioco. Da
questo momento in poi, quindi, assumeremo il controllo del nostro Hype.
Prima di tutto, però, dobbiamo affrontare una piccola sezione di
training (quasi come succede nel bellissimo Thief: The Dark Project
dei Looking Glass…), che ci permette di prendere confidenza anche
con i comandi con cui controlleremo il nostro personaggio. Hype
dispone fondamentalmente di due armi: una spada e un arco. La spada può
essere mossa in tutte le direzioni, mentre con l’arco abbiamo la
possibilità di mirare a bersagli più difficili da prendere con
l’altra arma. Quando sceglierete di utilizzare l’arco, avrete la
possibilità di passare dalla visuale in terza persona ad un’altra
in prima che, quasi come se si trattasse di una modalità sniper, vi
permetterà di prendere meglio la mira, facendo aumentare le
dimensioni dei bersagli e facendovi apparire un mirino, in modo da
sapere sempre dove state puntando la vostra freccia. Alcuni nemici,
quali lupi, orsi e anche altri personaggi umani, vi richiedono di
possedere un buon fendente con la spada, mentre con bersagli aerei
(come i fastidiosissimi pipistrelli, che beccherete subito nei primi
momenti di gioco…), l’arco risulta vivamente consigliato, visto
che saltare e allo stesso tempo dare di spada non è proprio il
massimo della vita. Appostatevi, magari anche nascondendovi, prendete
la mira… e il gioco è fatto. Vi parlavo prima della marcata
componente RPG-Zelda style che il titolo Ubi Soft possiede. Questo vi
permetterà, infatti, a mano a mano che andrete avanti
nell’avventura, di trovare nuove armi e di aumentare la potenza di
queste. La terza componente offensiva (volevo trovare un sinonimo di
arma…) di cui sarete in possesso, sarà costituita da determinati
incantesimi. Come in ogni RPG che si rispetti, il nostro Hype può
entrare in possesso di vari tipi di magie, in modi differenti e poi
utilizzarle a suo piacimento, a seconda della situazione in cui si
trova. Per farvi un esempio, subito potrete usufruire
dell’incantesimo del fuoco, molto utile (anche se di breve durata,
ma poi lo potrete comunque ricaricare…) per eliminare nemici come
funghi.
Terminata la sezione di training, potrete allora, finalmente,
iniziare a giocare. Una lode che posso fare agli sviluppatori del
gioco è quella di aver reso molto facile l’apprendimento del
sistema di controllo. Tutte le volte che dovrete fare qualcosa,
infatti, in una delle sequenze animate del gioco, i vari personaggi vi
spiegheranno (i tasti da utilizzare saranno invece mostrati a
video…) come dovrete fare una determinata cosa, oppure come dovrete
utilizzare un certo oggetto, e così via. Questo ci fa sicuramente
capire che il prodotto è indirizzato anche ad un target di pubblico
abbastanza giovane ma, successivamente, la discreta difficoltà di
alcune sezioni non farà fatica a tenere incollati allo schermo sia
grandi che piccoli. Come vi dicevo all’inizio, il gioco è una via
di mezzo tra un platform 3D (attendendo Rayman 2, che mi sembra
fenomenale! Una bella preview al più presto…) e un RPG simil-Zelda.
Le sezioni più platform, in cui dovrete chiaramente eliminare nemici,
facendo ricorso alle vostre armi si alternano senza alcun problema a
quelle in stile gioco di ruolo, dove invece dovrete parlare con altri
personaggi, risolvere quest, partecipare a divertenti sotto-giochi
(che facevano crashare la versione beta in mio possesso e che quindi
non ho potuto vedere…), guadagnando esperienza, soldi, potenza e
seguendo così l’evolversi della trama del gioco. Tutto quello che
vi sarà dato, o che raccoglierete in giro, lo potrete riporre nel
vostro inventario. Si tratta senza dubbio di uno degli inventari
meglio organizzati che io abbia visto in un gioco: è infatti
suddiviso in vari “scomparti”, ognuno contenente determinati tipi
di oggetti, chiavi, armi, incantesimi e così via, in modo da
permettervi di trovare sempre e piuttosto facilmente, ciò che state
cercando. Parlare con tutti gli NPC (i Non-Playing Characters,
personaggi non giocanti…) presenti nel gioco, risulta
indispensabile, per capire quello che dovrete fare e seguire anche
l’evoluzione della trama. Per quello che riguarda i salvataggi, i
programmatori di Ubi Soft si sono ispirati a certi giochi per console:
non si ha infatti la possibilità di salvare sempre e dove si vuole,
ma solo in appositi punti, contrassegnati da una foglia cadente, che
vi faranno accedere al menu di salvataggio, in modo da mettere al
sicuro la vostra partita. La visuale è in terza persona, in genere, e
ci permette di seguire al meglio il personaggio che controlliamo.
In
alcuni casi, però, la visuale passerà in modo automatico alla
telecamera fissa, che riprenderà Hype in determinati punti, quando la
cosiddetta visuale Chase non è proprio il massimo della comodità.
Potrete poi usufruire anche di una mappa, che vi farà capire in che
posto vi trovate e dove dovrete andare. Per comodità, sia per quello
che riguarda il gioco, che nei caricamenti, il gioco è stato
suddiviso in varie zone, e in certi casi vi basterà cliccare su
quella zona dove volete andare nella mappa, per essere immediatamente
trasportati lì. Questo vi faciliterà non poco nella vostra
avventura, visto che non dovrete attendere ere geologiche per passare
da un luogo all’altro, cosa che altrimenti potrebbe rivelarsi
piuttosto snervante. Dal punto di vista grafico, gli ambienti 3D in
cui si muove il nostro personaggio risultano molto dettagliati.
L’utilizzo dell’accelerazione 3D (come potrete vedere dagli
screenshots…) permette di mantenere un livello di dettaglio
piuttosto elevato, sia per quello che riguarda i modelli 3D degli
ambienti veri e propri, che per gli sfondi e permette anche di
usufruire di effetti grafici di un certo rilievo. Una sola piccola
nota di demerito può essere dovuta al fatto che certe piante o altri
oggetti sono degli sprite bitmap in due dimensioni e, spesso,
risultano incollati allo sfondo, con un effetto abbastanza sgradevole
per la vista. Dal punto di vista sonoro, la versione finale sarà
interamente doppiata in italiano e quindi non dovreste avere alcun
problema di comprensione. Per quello che ho potuto sentire nella
versione beta in mio possesso, gli SFX risultano comunque buoni,
mentre la musica può essere, a mio avviso, migliorata. Bene, credo di
avervi detto tutto quello che si poteva dire sulla versione del gioco
da me provata, per cui dopo poco più di 9.000 caratteri, passiamo
alla Prima Impressione.
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Titolo:
Hype: The Time Quest
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: idem
Data d'uscita prevista: Ottobre '99
PRIMA IMPRESSIONE
Hype: The Time Quest può
essere per i possessori di PC, quello che Zelda: The Ocarina of Time
è stato per i possessori di Nintendo 64. Pur sfruttando la licenza
ufficiale Playmobil, che potrebbe farlo sembrare un titolo adatto solo
ai più piccoli, procedendo avanti nel gioco, Hype si rivela invece
un’ottima via di mezzo tra un bel platform 3D (genere molto raro su
PC…) e un RPG in stile Zelda. Un gioco molto bello, che aspettiamo
di vedere al varco alla versione finale, in uscita per fine Ottobre.
Solo allora potremo dare un giudizio definitivo, comunque, adesso il
nostro giudizio risulta già più che positivo.
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