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Preview di: Fabio "Bill" Cristi


E rieccomi qui, di fronte al mio bel PC, seduto su una sedia abbastanza confortevole, dopo essermi letteralmente ammazzato nei giorni di trasferta londinese all’ECTS. Se tutto andrà bene, dovremmo potervi presentare un servizio onnicomprensivo entro la fine del mese, sperando che i redattori che ho letteralmente schiavizzato con le varie cartelle stampa e i vari press kit portati dalla fiera, riescano a finire in tempo utile il loro lavoro. Non sto a fare lunghe considerazioni su ECTS (ci penserò poi nel servizio speciale…), ma vi dico solo che, essendo stata la prima fiera internazionale a cui ho partecipato, mi è comunque piaciuta abbastanza e, checchè se ne dica in giro, novità molto importanti ce n’erano (se dicessi Grand Prix 3 sarei ripetitivo…) e poterle vedere in anteprima fa molto piacere. Una delle case che per ECTS ha deciso un massiccio spiegamento di forze è stata la sempre più grossa Ubi Soft. L’azienda più prettamente ludica dei fratelli Guillemot ha presentato allo show londinese un line-up di prodotti assolutamente massiccio, comprensivo di tutti i titoli sviluppati in-house e di quelli, invece, ottenuti dagli accordi con altre software house o gruppi di sviluppatori. Un line-up con prodotti per PC, Playstation, Nintendo 64, Dreamcast e addirittura Gameboy Color, di cui vi parlerò più diffusamente nel servizio dedicato ad ECTS. L’occasione è comunque stata buona per dare un’occhiata a titoli di cui si sentiva parlare da tempo, ma che il sottoscritto non aveva ancora avuto la possibilità di vedere in-motion. Mi è stata provvidenzialmente consegnata in fiera, una beta di uno dei titoli Ubi Soft che attendevo da più tempo. Come avrete sicuramente visto dal logo qua sopra, si tratta di Hype: The Time Quest, un titolo che, a livello di personaggi, sfrutta la licenza ufficiale dei Playmobil, giochi per bambini molto noti, con cui ci trastullavamo da piccoli che, finalmente, fa la sua comparsa su computer. Molti di voi, però, penseranno che questo titolo sia un prodotto per bambini, una sorta di educativo che permette ai piccoli di giocare, divertirsi e imparare. Devo invece dirvi che vi sbagliate, perché Hype: The Time Quest ricorda molto una sorta di via di mezzo tra un platform 3D ed un RPG alla Zelda su Nintendo 64. Ci sono poi altri due titoli della serie Playmobil, ovvero Alex Builds His Farm e Laura and the Secret of Diamonds, che invece hanno il compito di essere educativi e dovrebbero essere disponibili contemporaneamente ad Hype. Questo è senz’altro il titolo più “ludico” tra tutti e tre e, visto il genere, adatto oltre che ad un pubblico di giovanissimi, anche a chi voglia cimentarsi con un titolo un po’ impegnativo. Il gioco, infatti, che a prima vista sembra un facile platform 3D, in cui vi basta usare spada, scudo e saltare, a mano a mano che si avanza, assume sempre più i connotati di un RPG alla Zelda, cosa piuttosto nuova e originale sui nostri PC. Ma andiamo con calma. I programmatori della Ubi Soft hanno riposto una notevole attenzione a tutto quello che riguarda la grafica. Il gioco, oltre al tradizionale Direct3D, supporta infatti anche una modalità nativa Glide 3, per permettere ai possessori di schede 3D basate su un chipset Voodoo, di godere di una maggiore qualità grafica rispetto alla versione accelerata generica. 

I modelli 3D dei vari personaggi, sia quello che impersonate, che quelli che incontrerete nel corso dell’avventura, sono identici a quelli dei reali Playmobil e questo non fa altro che creare un maggiore effetto di immedesimazione, visto che porta quasi a “realtà” tutte le storie che inventavamo da piccoli, giocando. Il personaggio di cui prenderete il controllo si chiama Hype, ed è un cavaliere, armato di spada, scudo, con una pesante armatura che lo ostacola non poco nei movimenti. Nella lunga e avvincente introduzione, il nostro eroe, mentre sta cercando, a cavallo, di salvare una principessa (se non l’avete capito, siamo in un’era molto simile al Medioevo…), ma un perfido cattivone, al momento dell’attacco finale, decide di tramutarlo in una statua di pietra. Allora, un buon mago (da questo momento, le sequenze animate sono realizzate con l’engine del gioco…), decide di liberare Hype dal tremendo incantesimo a cui è stato sottoposto, per farlo tornare in vita, salvare la principessa e riportare la pace e la serenità nel suo mondo. Vi devo subito avvertire che nella versione beta del gioco in mio possesso, mancavano le voci dei personaggi che, nella versione finale (che sarà tradotta anche in Italiano…), saranno presenti, in modo da fornire una maggiore atmosfera e un feeling quasi cinematografico al gioco. Da questo momento in poi, quindi, assumeremo il controllo del nostro Hype. Prima di tutto, però, dobbiamo affrontare una piccola sezione di training (quasi come succede nel bellissimo Thief: The Dark Project dei Looking Glass…), che ci permette di prendere confidenza anche con i comandi con cui controlleremo il nostro personaggio. Hype dispone fondamentalmente di due armi: una spada e un arco. La spada può essere mossa in tutte le direzioni, mentre con l’arco abbiamo la possibilità di mirare a bersagli più difficili da prendere con l’altra arma. Quando sceglierete di utilizzare l’arco, avrete la possibilità di passare dalla visuale in terza persona ad un’altra in prima che, quasi come se si trattasse di una modalità sniper, vi permetterà di prendere meglio la mira, facendo aumentare le dimensioni dei bersagli e facendovi apparire un mirino, in modo da sapere sempre dove state puntando la vostra freccia. Alcuni nemici, quali lupi, orsi e anche altri personaggi umani, vi richiedono di possedere un buon fendente con la spada, mentre con bersagli aerei (come i fastidiosissimi pipistrelli, che beccherete subito nei primi momenti di gioco…), l’arco risulta vivamente consigliato, visto che saltare e allo stesso tempo dare di spada non è proprio il massimo della vita. Appostatevi, magari anche nascondendovi, prendete la mira… e il gioco è fatto. Vi parlavo prima della marcata componente RPG-Zelda style che il titolo Ubi Soft possiede. Questo vi permetterà, infatti, a mano a mano che andrete avanti nell’avventura, di trovare nuove armi e di aumentare la potenza di queste. La terza componente offensiva (volevo trovare un sinonimo di arma…) di cui sarete in possesso, sarà costituita da determinati incantesimi. Come in ogni RPG che si rispetti, il nostro Hype può entrare in possesso di vari tipi di magie, in modi differenti e poi utilizzarle a suo piacimento, a seconda della situazione in cui si trova. Per farvi un esempio, subito potrete usufruire dell’incantesimo del fuoco, molto utile (anche se di breve durata, ma poi lo potrete comunque ricaricare…) per eliminare nemici come funghi. 

Terminata la sezione di training, potrete allora, finalmente, iniziare a giocare. Una lode che posso fare agli sviluppatori del gioco è quella di aver reso molto facile l’apprendimento del sistema di controllo. Tutte le volte che dovrete fare qualcosa, infatti, in una delle sequenze animate del gioco, i vari personaggi vi spiegheranno (i tasti da utilizzare saranno invece mostrati a video…) come dovrete fare una determinata cosa, oppure come dovrete utilizzare un certo oggetto, e così via. Questo ci fa sicuramente capire che il prodotto è indirizzato anche ad un target di pubblico abbastanza giovane ma, successivamente, la discreta difficoltà di alcune sezioni non farà fatica a tenere incollati allo schermo sia grandi che piccoli. Come vi dicevo all’inizio, il gioco è una via di mezzo tra un platform 3D (attendendo Rayman 2, che mi sembra fenomenale! Una bella preview al più presto…) e un RPG simil-Zelda. Le sezioni più platform, in cui dovrete chiaramente eliminare nemici, facendo ricorso alle vostre armi si alternano senza alcun problema a quelle in stile gioco di ruolo, dove invece dovrete parlare con altri personaggi, risolvere quest, partecipare a divertenti sotto-giochi (che facevano crashare la versione beta in mio possesso e che quindi non ho potuto vedere…), guadagnando esperienza, soldi, potenza e seguendo così l’evolversi della trama del gioco. Tutto quello che vi sarà dato, o che raccoglierete in giro, lo potrete riporre nel vostro inventario. Si tratta senza dubbio di uno degli inventari meglio organizzati che io abbia visto in un gioco: è infatti suddiviso in vari “scomparti”, ognuno contenente determinati tipi di oggetti, chiavi, armi, incantesimi e così via, in modo da permettervi di trovare sempre e piuttosto facilmente, ciò che state cercando. Parlare con tutti gli NPC (i Non-Playing Characters, personaggi non giocanti…) presenti nel gioco, risulta indispensabile, per capire quello che dovrete fare e seguire anche l’evoluzione della trama. Per quello che riguarda i salvataggi, i programmatori di Ubi Soft si sono ispirati a certi giochi per console: non si ha infatti la possibilità di salvare sempre e dove si vuole, ma solo in appositi punti, contrassegnati da una foglia cadente, che vi faranno accedere al menu di salvataggio, in modo da mettere al sicuro la vostra partita. La visuale è in terza persona, in genere, e ci permette di seguire al meglio il personaggio che controlliamo. 

In alcuni casi, però, la visuale passerà in modo automatico alla telecamera fissa, che riprenderà Hype in determinati punti, quando la cosiddetta visuale Chase non è proprio il massimo della comodità. Potrete poi usufruire anche di una mappa, che vi farà capire in che posto vi trovate e dove dovrete andare. Per comodità, sia per quello che riguarda il gioco, che nei caricamenti, il gioco è stato suddiviso in varie zone, e in certi casi vi basterà cliccare su quella zona dove volete andare nella mappa, per essere immediatamente trasportati lì. Questo vi faciliterà non poco nella vostra avventura, visto che non dovrete attendere ere geologiche per passare da un luogo all’altro, cosa che altrimenti potrebbe rivelarsi piuttosto snervante. Dal punto di vista grafico, gli ambienti 3D in cui si muove il nostro personaggio risultano molto dettagliati. L’utilizzo dell’accelerazione 3D (come potrete vedere dagli screenshots…) permette di mantenere un livello di dettaglio piuttosto elevato, sia per quello che riguarda i modelli 3D degli ambienti veri e propri, che per gli sfondi e permette anche di usufruire di effetti grafici di un certo rilievo. Una sola piccola nota di demerito può essere dovuta al fatto che certe piante o altri oggetti sono degli sprite bitmap in due dimensioni e, spesso, risultano incollati allo sfondo, con un effetto abbastanza sgradevole per la vista. Dal punto di vista sonoro, la versione finale sarà interamente doppiata in italiano e quindi non dovreste avere alcun problema di comprensione. Per quello che ho potuto sentire nella versione beta in mio possesso, gli SFX risultano comunque buoni, mentre la musica può essere, a mio avviso, migliorata. Bene, credo di avervi detto tutto quello che si poteva dire sulla versione del gioco da me provata, per cui dopo poco più di 9.000 caratteri, passiamo alla Prima Impressione. 

Titolo: Hype: The Time Quest
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: idem
Data d'uscita prevista: Ottobre '99


PRIMA IMPRESSIONE

Hype: The Time Quest può essere per i possessori di PC, quello che Zelda: The Ocarina of Time è stato per i possessori di Nintendo 64. Pur sfruttando la licenza ufficiale Playmobil, che potrebbe farlo sembrare un titolo adatto solo ai più piccoli, procedendo avanti nel gioco, Hype si rivela invece un’ottima via di mezzo tra un bel platform 3D (genere molto raro su PC…) e un RPG in stile Zelda. Un gioco molto bello, che aspettiamo di vedere al varco alla versione finale, in uscita per fine Ottobre. Solo allora potremo dare un giudizio definitivo, comunque, adesso il nostro giudizio risulta già più che positivo.


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