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Recensione di: Lorenzo "Giorno" Godio


 

Finalmente sono sbarcati anche sulle TV italiane, sono i "simpatici" personaggi di South Park, una strana cittadina americana sempre immersa nella neve. Probabilmente chi avrà visto per la prima volta South Park si sarà reso conto che, come cartone animato è sicuramente dedicato agli adulti e non ai loro pargoletti prediletti. D'altronde in Italia avevamo già vissuto (e la stiamo vivendo tuttora...) un'esperienza simile, come con chi? Ma con i Simpsons, naturalmente. I Simpson (italianizzando il termine...) sono stati male interpretati dalle TV italiane, infatti in America venivano (venivano, perché oramai Futurama, la nuova serie di Matt Groening, da Marzo '99 ha preso il loro posto...) trasmessi in prima serata, cioè quando in ogni casa era sicuro che ci fossero tutti e due le persone adulte (principali...) della famiglia, e non alle due del pomeriggio (come in Italia...) quando praticamente i bambini vengono messi davanti al televisore da soli, loro rideranno, sì, ma senza capirne per niente il senso! Ditemi se un bambino di 8/10 anni si possa accorgere che nel Bar di Moe stanno cantando gli Aerosmith, oppure che Bill Gates (recentemente al centro dell'attenzione più del solito...) distrugga l'infinitesimale scrivania - network di Homer (invece di pagarlo...) (puntata spassosissima...ndBill) per fare in modo che quest'ultimo smetta di rubargli il mercato! I Simpsons sono sempre stati (per lo meno negli States...) reputati cartoni animati per adulti, in Italia invece abbiamo dovuto aspettare lo scurrile South Park per capire che esiste anche questo genere di cartoni. Un piccolo appunto: I Simpsons in USA esistono da circa tredici anni e dallo stesso tempo sono cartoni per adulti, in Italia invece vengono ancora trasmessi come cartoni per bambini (siamo patetici...). Ma arriviamo a South Park, quest'ultimo è famoso per il suo linguaggio al quanto scurrile e per la sua particolare ilarità, ma l'Italia ci ha messo ancora lo zampino, censurate le parolacce (figlio di sultana, oppure beepp!) e ripulito qua e là il linguaggio, con il risultato di aver rovinato un buon tre quarti del cartone stesso; ma perché censurare un cartone che va in onda alle 23? In un orario in cui i bambini dovrebbero essere a letto? Non sarebbe bastato mettere il bollino rosso (invece di quello giallo...) e non censurare un bel niente? Io proprio non capisco la televisione italiana, naturalmente ha il merito di averlo importato anche qui, ma di certo non aveva il diritto di storpiarlo in quel modo! Ed ora che mi sono sfogato per bene passiamo alla parte più noiosa di una recensione, ovvero lo stesso articolo. Fortunatamente, l'omonimo gioco per PlayStation è in versione inglese, senza censure di nessun genere. South Park si presenta come uno shooter 3D (come Quake II, per intenderci...) dedicato per lo più agli appassionati dell'omonimo cartone animato. 

L'opzione principale è senza dubbio lo Story Mode, dove dovrete salvare South Park dall'invasione di strane creature che vogliono distruggere la vostra povera cittadina; i protagonisti dello story mode sono Cartman, Kenny, Kyle e Stan. All'inizio vi verrà chiesto di scegliere tra loro quattro, ma durante il gioco potrete comunque cambiare personaggio tutte le volte che vorrete quindi ci si poteva anche risparmiare di sceglierlo, tra le armi a vostra disposizione ci sono: le palle di neve (sia bianche che gialle, che schifo!), le dodge ball (palline rimbalzine, con le quali si potrà colpire fino ad otto volte un nemico...), toilet plugger launcher (il lancia stura lavandini, una volta sparato uno stura lavandini si potrà andarlo a raccogliere...), terrance & phillip (gas...), sponge dart launcher (spara proiettili di schiuma...), super sniper chicken (super pollo cecchino, spara uova dal cxxo di un pollo...), cow launcher (spara mucche, quando colpirete l'avversario, lo vedrete infilato nel di dietro della mucca che avete appena sparato...), e infine, c'è anche il Warpo Ray che può essere combinato con diversi oggetti per così modificare le sue potenzialità distruttive. L'obbiettivo principale nelle 5 missioni che andrete ad affrontare è quello di non fare arrivare alla città i mini-boss. Praticamente, ci si troverà davanti prima ai minion, ovvero le creature più insulse del gioco, che cercheranno di fermare la vostra avanzata verso i mini-boss; arrivati ai mini-boss si dovrà cercare di ucciderli tutti prima che scappino verso la città altrimenti si dovrà giocare un round di penalità alla fine del livello, dove i mini-boss staranno distruggendo la città e noi dovremo cercare di limitare i danni, uccidendoli nel minor tempo possibile. Uccisi i mini-boss, cercando di non farli scappare, ci si dovrà preparare al combattimento con il boss di fine livello (io ho rinunciato ad andare avanti nel gioco, dopo il primo boss, per motivi che vi saprò spiegare nella parte in cui parlo della longevità di South Park...). Durante lo Story Mode potrete vedere diversi filmati, anche se la loro qualità è di poco superiore alla grafica vista negli episodi televisivi, purtroppo. Come in Head to Head, anche nello Story Mode, avrete a disposizione in basso a destra dello schermo, un radar - bussola, e questa piccola circonferenza verde vi sarà utilissima durante il gioco perché con alcuni puntini gialli, vi segnalerà i nemici minion in avvicinamento e con alcuni puntini rossi i boss ed i mini-boss presenti nelle vicinanze. La modalità Head to Head è per il mio modesto parere, la più divertente del gioco, ma l'unica pecca è che a schermo diviso il vostro avversario potrà vedere dove siete anche quando vi sarete appostati come un cecchino alla Medal Of Honor

Se fosse stato possibile giocare in link con due PlayStation e due televisori sarebbe stato molto meglio. In questa modalità potrete scegliere di impersonare uno qualsiasi dei personaggi di South Park, dalla signora sindaco al maestro della scuola elementare. Il problema è uno soltanto (anche se grande come una casa...) per sbloccare tutti i personaggi dovrete finire lo Story Mode (che vi assicuro è una noia pazzesca, a meno che non siate degli appassionati di South Park, non finirò mai di dirlo!). Nell'Head to Head si avrà anche un arma in più del solito, ovvero la Alien Dancing Gizmo, una sorta di grammofono che se utilizzato, farà iniziare a ballare il vostro avversario, senza che sia più in grado di muoversi, naturalmente voi potrete finirlo senza problemi! La grafica non è stata curata molto bene, anche se guardando il cartone animato, mi è sorto un dubbio: e se sono stati proprio i programmatori grafici della Appaloosa a volerla così? Questo potrebbe essere una valida scusa; una cosa a cui non avrei creduto se non l'avessi vista di persona è che durante l'Head to Head, se guardate il vostro avversario salire le scale potrete accorgervi che con le mani afferra (più o meno...) la scala, cosa che in altri shooter 3D non succede (non certo nei recentissimi come Half-Life, Quake III Arena & Co....). I movimenti dei personaggi sono stati ricreati fedelmente, le teste ciondolano mentre si cammina e le gambe rimangono ferme e attaccate l'una con l'altra. La longevità si può descrivere in poche parole, o vi piacciono gli shooter 3D e South Park contemporaneamente, o cambiate genere. Se vi piacciono, tutto OK, giocate, finitelo e vi divertirete come matti, ma se non siete appassionati (precisiamo: a me piace South Park e mi piacciono gli shooter 3D, ma non sono un vero appassionato di tutti e due i generi, quindi non lo comprerei mai...), giocandoci vi annoierete soltanto e l'unica vostra ancora di salvezza sarà avere un amico in casa e giocare alla Head to Head (oppure togliere il CD di South Park dalla PlayStation e inserire quello di Winning Eleven 4...). La giocabilità è buona, i comandi sono totalmente riconfigurabili e quindi non ci dovrebbero essere problemi di sorta nell'adattamento ad essi. Il Dual Shock è stato ben implementato (dovete vedere come vibra quando qualcuno viene colpito dal Cow Launcher!) anche se le levette analogiche sono un po' troppo sensibili agli spostamenti. Il sonoro è buono, le musiche sono state riportate fedelmente e i dialoghi (anche se un po' troppo veloci per i comuni mortali italiani, non per te Fabio...) (Southpark, in inglese, è fin troppo facile da capire...ndBill) sono stati ben realizzati. In conclusione direi che la sufficienza se la merita, anche se ripensando al fatto che non ha supporto multilingua, la longevità è quel che è, e la grafica lascia un po' troppo a desiderare, il voto è quello che vedete allora qua a destra. 

Titolo: Southpark
Software House: Acclaim
Sviluppatore: Appaloosa Interactive
Distributore: Halifax
Formato: PAL
Prezzo: Lire 109.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1 - 2



Totale -


PRO
- Eh, eh, eh... (non appassionati...)
- Tutto è stato ricreato come nel cartone originale (appassionati...)

CONTRO
- Grafica modesta
- Longevità scarsa
- Supporto multilingua assente


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.