Home Page
 Editoriale
Chi Siamo
Ultimi Aggiornamenti
 Recensioni
Previews e WIP
Hardware
Screenshots
Servizi Speciali
Cheats
I nostri Links
Guestbook
Recensione di: Amedeo "DioBrando" Rabottini


 

Non c'è che dire: l'intreccio tra cinema e videogiochi si fa sempre più stretto. Nella storia dei videogiochi infatti si incontrano spesso trasposizioni dal grande schermo al nostro monitor, e più di rado videogiochi che diventano film con più o meno successo. Ma la cosa davvero interessante, l'ultima tendenza, è quella di sviluppare i nuovi titoli con uno stampo marcatamente cinematografico: trama, inquadrature, temi musicali di sottofondo ricalcano ormai le più importanti produzioni cinematografiche. In questo senso Resident Evil, immortale, ha fatto scuola e gli altri non hanno potuto fare altro che apprendere. Virus si propone come alternativa ai classici immortali, ai quali si è recentemente aggiunto lo splendido Syphon Filter. La trama, come anticipato, sembra presa pari pari da un film (per forza, è tratta dal film con Jamie Lee Curtis e William Baldwin uscito al cinema ad Aprile…ndBill): un virus è penetrato in una nave nel bel mezzo dell'oceano. Trattasi di una creatura che con i suoi tentacoli cattura la vittima preferita (gli uomini…) e ne succhia l'energia vitale. Le vittime vengono trasformate in una sorta di zombie, di morti viventi. Tutto l'equipaggio della nave rimane ucciso, tranne un marinaio che riesce a scappare, purtroppo. Questo marinaio sarà il veicolo con il quale il virus sarà trasmesso sulla terraferma, in particolare in un hotel, che diverrà il teatro dell'orrore cui sarete protagonisti. Vestirete i panni di Joan, giovane e avvenente poliziotta, che dovrà addentrarsi nell'hotel maledetto e indagare su quanto successo e riportare indietro i civili superstiti. L’introduzione è rappresentata con una sequenza in Computer Grafica molto ben realizzata, non tanto per la qualità dell’immagine, quanto per le inquadrature velocissime che si susseguono. Chi di voi ha visto il film Deep Rising (meglio dimenticarlo, please…ndBill) non potrà non avere un senso di piacevole deja vù. L'ulteriore evolversi della trama verrà poi illustrato dalle schermate che compaiono alla fine di ogni livello completato, nelle quali vi sarà inoltre assegnata la missione che dovrete portare a termine e che vi porterà a spasso per le varie locazioni di cui Virus si compone. Ogni livello sarà zeppo di creature orribili e di ogni genere, alle quali dovrete dare una sonora lezione. Il gameplay è quanto di più classico si possa pensare: un'avventura dinamica in terza persona, adottando un sistema di inquadrature dinamiche e non statiche (alla Silent Hill, per intenderci…). A dire il vero, le azioni di cui potrete disporre sono molto limitate. 

Camminare, spostarsi lateralmente, schiacciare interruttori, sparare. Tutto qua. Le mirabolanti acrobazie di Lara sono distanti miglia e miglia, ma d'altra parte sarebbero state fuori luogo, così come lo sarebbero in un Resident Evil o in un Metal Gear Solid. Tuttavia le differenze con i capolavori citati e universalmente riconosciuti sono molto evidenti e pesanti. Rimanendo sulla traccia del gameplay, non si può non notare come l'inventario, tipico di questi giochi, sia del tutto assente. Infatti non si dovrà raccogliere alcun oggetto, né risolvere puzzle di alcun tipo. E' sconvolgente vedere come, al giorno d'oggi, sia stato programmato un gioco tanto semplicistico, in cui tutto si risolve nello sparare ai mostri e nell'aprire porte. Queste due azioni, senza esagerazioni, riassumono in pieno lo spirito del gioco, evidentemente talmente povero da rimanere allibiti. Alcune note positive ci sono. Mi riferisco ai vari incontri con i personaggi gestiti dalla CPU che vi accompagneranno nella vostra avventura. Il vostro collega Sutter, infatti, sarà spesso al vostro fianco per darvi delle indicazioni sul proseguimento delle vostre indagini, e altri personaggi daranno un po’ di varietà alle vostre azioni. Ci saranno infatti dei civili da salvare e da accompagnare in posti specifici. In questo caso, ogni personaggio è dotato di una barra di energia, e per ogni colpo ricevuto dai mostri che circolano nell'ambiente la barra verrà abbassata. Se malauguratamente l'energia dei vostri protetti finirà, ergo moriranno, il gioco sarà terminato. Tuttavia l'interazione con queste figure elettroniche è alquanto inesistente, e si limita al dialogo iniziale, allorchè le incontrerete, per dire che le porterete al sicuro. Non c'è nient'altro. Anche l'elemento esplorativo è del tutto inesistente. Infatti davanti alle porte è posto un interruttore: se il suo colore è rosso significa che non avrete alcuna speranza di aprirla, se viceversa il colore è verde basterà schiacciarlo per aprire la porta. La cosa che annulla del tutto l'esplorazione è il fatto che, nel caso in cui in una stessa stanza siano presenti più di una porta, solo una mostrerà l'interruttore verde, per cui non avrete alcuna possibilità di scegliere la direzione nella quale proseguire. Tragico. Il gioco è totalmente indirizzato. Per di più, quando vi troverete ad affrontare dei mostri, non potrete scappare ma dovrete affrontarli obbligatoriamente. Infatti, fino a che la stanza in cui vi trovate non è stata "ripulita", la porta che dovrebbe condurvi alla prossima risulterà bloccata. Solo quando i mostri saranno spariti sarete in grado di proseguire. Libertà zero. Un'altra nota dolente è costituita dalle armi. Sono poche, brutte e rappresentate in maniera penosa sia dal punto di vista grafico che da quello sonoro. Le armi andranno ricaricate, ma ciò che è peggio è che queste si ricaricano automaticamente solo quando il caricatore è finito, per cui vi troverete molto spesso nella situazione in cui, con un mostro a un palmo dal naso, il vostro alter ego si ferma nel combattimento per ricaricare l'arma, tempo sufficiente affinchè i mostri vi facciano secchi. Un'opzione per ricaricare l'arma manualmente nei momenti di tregua sarebbe stata gradita... So cosa state pesando: "OK, finiti i lati negativi adesso si passa a quelli positivi..."ehm... non proprio... Infatti non ho ancora parlato delle opzioni e dei salvataggi... Le opzioni sono praticamente inesistenti, e non permettono neanche di regolare la difficoltà del gioco. Il sistema dei salvataggi può funzionare sia con la memory card che con delle password che verranno date a fine livello. Ciò che è frustrante davvero però è che non vi sarà permesso di salvare la posizione se non alla fine di un livello e, vi assicuro, non si può non imprecare contro i programmatori. Prima di riuscire a risolvere un livello tutto d'un fiato dovrete provarlo più e più volte daccapo, e non ci vorrà molto per stufarvi e abbandonare il gioco. Questo, a mio avviso, è l'aspetto che uccide Virus. L'aspetto grafico delude, e tanto. Certo, non è insufficiente come gli altri, ma chiaramente non riesce a risollevare una situazione tanto disastrosa. 

Il motore risulta fluido solo quando la CPU non deve impegnarsi a visualizzare più di tre o quattro personaggi o mostri, dopo di che si appesantisce in maniera indegna. L’azione risulta in queste situazioni parecchio rallentata e la giocabilità non può che essere penalizzata. Le textures degli ambienti tutto sommato non sono male, si difendono degnamente e non eccedono con i "traballii". Ogni tanto, inoltre, la telecamera virtuale si esibisce in cambi di inquadratura che ricordano molto quelli di Silent Hill, e sono davvero molto graditi. Nulla di spettacolare, intendiamoci; tuttavia la loro mancanza sarebbe stato un altro punto a sfavore. Quello che affossa anche l'aspetto grafico però è il dettaglio di tutti i personaggi e mostri. I volti sono talmente approssimativi da ricordare i primissimi titoli PSX, e le animazioni sono quanto di più brutto la mia amata console abbia mai offerto. La caratterizzazione risulta quindi estremamente insufficiente. Le persone assomigliano a mostri di Resident Evil, e i mostri…bè, fate un po’ voi… Anche le icone e le barre di energia sono state disegnate con un'approssimazione sconvolgente, tanto da ricordare i tempi dei sedici bit. Su questa andatura proseguono anche gli effetti sonori, sui quali preferisco stendere un velo pietoso, a partire dal rumore della armi (che più che a pistole automatiche somigliano ad armi aliene) fino ad arrivare alle grida dei mostri. L'unico aspetto sul quale non muovo critica sono le musiche di sottofondo, alcune volte scialbe ma più spesso gradevoli. Le ultime critiche riguardano il sistema di controllo, penalizzante e frustrante per quelli abituati ad un controllo perfetto, quale quello di, ad esempio, Metal Gear Solid. Qui il pad sembra un pesante oggetto da pestare con quanta più forza possibile, e le azioni rispondono con un ritardo imbarazzante, tanto più che i frame a disposizione di Joan sono pochissimi! Non ho idea di cosa i programmatori di Virus volessero tirar fuori dalla PSX. L'unica cosa che posso dire è che da molto tempo ormai non vedevo un gioco tanto scadente. Tutto il complesso dei difetti distoglie il giocatore dall’evoluzione della trama, e annulla ogni tentativo di creare una certa atmosfera, tanto cara a titoli del genere. Anche se mi sforzo, sinceramente non riesco a trovare un solo motivo per il quale qualcuno debba acquistare Virus, per cui ascoltatemi: statene alla larga, chiunque voi siate!!

Titolo: Virus
Software House: Cryo
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1



Totale -


PRO
- Libertà assente
- Esplorazione inesistente
- Nessun puzzle da risolvere
- Esiste

CONTRO
- Se mi vengono in mente ve li faccio sapere


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.