
Un gioco basato sulla
guerra dei mondi di Wells di sti tempi? Quanta gente puo’ ricordarsi il film e ancora
peggio, il libro in questione e’ un mistero, comunque un’idea originale non si
butta mai via in questo periodo di magra. Volevo iniziare la recensione premettendo una
cosa, non fate l’errore di pensare a The War of the Worlds (d’ora in avanti
TWOTW) come ad un classico strategico in tempo reale. La cosa può infatti sembrare
strana, ma il gioco che piu’ mi ha ricordato il titolo della Rage (si, proprio quelli
di Incoming… hanno cambiato totalmente
genere non trovate?) (in attesa di Expendable e Hostile Waters, che dovrebbero essere degli
ibridi tra strategico e arcade, hanno provato a cimentarsi con l'altro genere... ndBill)
e’ stato un vecchio titolo per Amiga (a dire la verita’ il primo in assoluto che
ho avuto la fortuna di giocare sul 16 bit Commodore): Defender of the Crown. Chi se lo
ricorda avra’ subito da obiettare “ma scusa che cappero c’azzecca un gioco
ambientato nel medioevo inglese con uno in cui si scontrano marziani e terrestri?” Vi
spiego subito come possa io ritenere il qui presente TWOTW il (poco) degno erede del
classico Cinemaware: innanzi tutto e’ ugualmente ambientato in Inghilterra e la
gestione principale del gioco avviene su una mappa che richiama subito alla mente i giorni
passati a combattere per una contea in piu’; in secondo luogo l’atmosfera che si
respira e’ quanto di piu’ simile all’esperienza simil cinematografica
(chiaramente limitata dalla potenza dei computer d’allora) alla quale tanto voleva
arrivare la Cinemaware.
Terzo,
ma non ultimo, l’aspetto manageriale delle risorse e’ molto sviluppato e
preponderante. Quarto, per concludere, in entrambi i giochi partirete con un enorme
svantaggio sugli avversari, che dovrete colmare con un attento dispiegamento delle vostre
(misere) forze per poi espandervi (per i marziani) o riprendere i vostri territori
occupati dal nemico invasore (terrestri). Da questo leggero preambolo avrete gia’
capito che e’ possibile partecipare a due campagne una per i nostri cari compagni di
scaramucce di vecchia data (basta…. Infondo anche i Venusiani non devono essere tanto
simpatici…) e cioe’ gli abitanti del pianeta rosso, oppure se vi sentite
veramente dediti alla causa, se le vostre principali preoccupazioni quotidiane, riguardano
come salvare dall’estinzione la foca monaca, oppure il geco delle isole Tonga,
potrete sempre prendere il controllo dei terrestri (un momento, per salvare il nostro
pianeta, forse sarebbe meglio comandare i marziani…… eh eh he ). Le due campagne
si distinguono principalmente per un fatto: se volete usare i Bobbys (sono inglesi, non
dimenticatevelo!) sappiate che vi aspettano tempi durissimi. Non capisco infatti
perche’ alla Rage abbiano voluto creare questa sproporzione enorme tra le due
fazioni…. Con gli umani passerete le prime fasi del gioco (e francamente non solo
quelle) in un senso di totale impotenza: vedrete morire le vostre unita’ come mosche
e i vostri territori soccombere uno dopo l’altro senza che voi possiate fare nulla.
Dopo un po’ se sarete attenti e (molto) oculati ( che non vuol dire fortunati con una
o davanti….. ignorantoni !!!) nella gestione delle risorse e delle poche truppe di
cui disponete, potrete incominciare a vedere primi
frutti del vostro lavoro, ma la frustrazione e’ una sensazione che proverete spesso.
Un’altra cosa non capisco: com’è possibile che l’esercito inglese debba
per forza essere completamente inesistente all’inizio del gioco, va bene il fattore
sorpresa, ma che si debbano costruire tutte le unita’ dall’inizio, questo
proprio non l’ho capito. E poi, un’altra cosa, perche’ sti inglesi sono gli
unici ad essere attaccati e a contrattaccare gli alieni? Il resto del mondo che fa ? Se ne
lava bellamente le mani e dice “fatti vostri, noi siamo qui al calduccio sotto le
nostre coperte termiche…”
Insomma
le falle nella trama ci sono, ma a guardare bene forse sono volute, per ricreare attorno
al gioco quell’atmosfera da B-movie tipica del film dal quale e’ stato tratto.
Ad un occhio poco smaliziato (e soprattutto giovane, perche’ anch’io
dall’alto del mio quarto di secolo passato, il film l’ho visto solo perche’
appassionato di fantascienza, altrimenti……) queste pero’ appaiono solo come
pecche pure e semplici. Lasciando perdere questi problemi (forse sono stato fin troppo
cattivo, siamo sotto Natale in fondo!), e parlando del gioco vero e proprio, ……
saltano fuori altri problemi ! (a me il Natale proprio non fa nè caldo nè freddo vero
???). La gestione delle risorse e’ quantomeno farraginosa e complicata, il manuale
molto scarno di suggerimenti e semplici consigli generali e tutto il gioco ne risente
pesantemente. Pensate che per andare a costruire le vostre strutture su uno dei vari
territori in cui e’ divisa l’Inghilterra, dovrete per forza passare alla
modalita’ in simil tempo reale. Infatti il gioco prima vi fa decidere dove piazzare i
vostri edifici, quante unita’ volete costruire ecc. ecc. e poi vi fa simulare il
passaggio del tempo con una specie di orologio nella schermata della mappa. Tenendo conto
che si passa da un modalita’ grafica ad un’altra (passando brevemente attraverso
il desktop di Windows ….. sembra il momento di contatto tra le due dimensioni in Half-Life !!!!) e che il tutto non avviene in tempi
brevissimi, capirete anche voi quanto stressante puo’ essere giocare in questo modo.
Comunque, una volta che vi abituate a questi difetti, e siete riusciti almeno a
sopravvivere alla prima oretta di attacchi marziani, forse (e dico forse) potreste anche
cominciare a divertirvi. In fondo di cose carine ce ne sono anche abbastanza, come la
possibilita’ di sviluppare con il vostro reparto di ricerca nuove armi e difese e poi
magari anche di riconquistare i territori persi. Giocando coi marziani e’ tutta
un’altra cosa. Vi bastano pochissime truppe per avere ragione dei poveri terrestri
(per esempio tre ragnoni tripodi bastano a spazzar via almeno 12 carri terrestri !!!!), e
fin da subito vedrete espandere i vostri territori in modo repentino per poi trovare
piu’ difficolta’ nel proseguimento del gioco, una volta che le truppe terricole
si saranno riorganizzate e fortificate. Parlando della fase di combattimento in Real Time
(questa in effetti si svolge in tempo reale, alla stregua dei vari Red Alert, Starcraft, Total Annihilation e via dicendo..),
anche qui non si può fare a meno di notare, come ci si trovi di fronte ad
un’occasione sprecata.
Sarebbe
stato bello infatti poter comandare le singole unita’ per un maggiore controllo della
battaglia, facendo in modo per esempio, che i piu’ numerosi carri terrestri (1
unita’ marziana corrisponde all’incirca a 4 carri armati), potessero aggirare il
nemico, affrontandolo da piu’ parti (un po’ quello che succedeva in Red Alert
dove alle possenti armate russe si opponevano le piu numerose, e agili truppe alleate), e
invece….. invece niente! I vostri 4 carri li comandate tutti in una volta, e
quindi….. addosso dritti per dritti alla morte certa !!! Per quanto riguarda
l’aspetto esteriore il gioco e’ comunque una gioia sia per gli occhi che per le
orecchie. Neanche il tanto osannato motore poligonale della Cavedog riesce minimamente a
paragonarsi con il titolo Rage, che mostra i cambiamenti dal giorno alla notte in tutto il
loro splendore, le luci, le esplosioni e tutte le unita’ sono veramente superbe.
Anche gli effetti sonori sono eccezionali, e le musiche veramente d’atmosfera
garantendo un accompagnamento sonoro di prim’ordine. Tutto questo non fa altro che
gridare vendetta, per le vistose pecche nel gameplay facendo intravedere le enormi
potenzialita’ di un titolo altrimenti eccellente. |
Titolo: War of the Worlds
Software House: GT Interactive
Sviluppatore: Rage Software
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 133, 24 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 280 Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98, Mouse.
Requisiti consigliati: Pentium II 300, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Scheda Video
SVGA con almeno 4 MB di Vram.
Gioco provato su: Pentium II 350
(overclockato a 392 Mhz), 64 Mb Ram, Matrox G200 Mystique 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Cd-Rom 32x
MAX Samsung, Sound Blaster 16, Gamepad. Con questa configurazione il gioco non ha
presentato alcun tipo di problema.
Grafica - 
La cosa migliore del gioco, cupa, tenebrosa di notte e inquietante di giorno, contribuisce
a creare un grande atmosfera; l’unico appunto e’ che effettivamente non muove
granche’ sullo schermo.
Effetti Sonori - 
Ottimi effetti fanno da contorno all’azione
in tipico stile film di serie b.
Musica - 
Molto molto belle tutte le musiche, arrangiamenti
della colonna sonora originale.
Giocabilità - 
Come rovinare un gioco possibilmente destinato
all’olimpo, piena di difetti e assolutamente poco calibrata.
Longevità - 
Se come me siete facili alla frustrazione dopo la
duecentesima unita’ distrutta, potreste stancarvi abbastanza in fretta.
Real. Tecnica - 
Inspiegabile la differenza enorme tra la parte
grafico-sonora e il resto del gioco, quasi raffazzonato.
Ric. Hardware - 
Ma vi sembra logico richiedere come richieste
raccomandate un PII 300 con 64 Mb Ram? Per un RTS?
Totale - 
I pregi non riescono a coprire le magagne nella giocabilita’ che alla
fine e’ la cosa piu’ importante. Volete divertirvi o incacchiarvi davanti ad un
gioco ??? E’ un vero peccato che la prima incursione della Rage in un titolo non
puramente arcade sia risultata un mezzo fallimento, perche’ siamo di fronte a gente
che i giochi li sa programmare, ma forse non li sa giocare……….(come del
resto una buona fetta di programmatori del resto……..). E pensare che sono
appassionato di giochi strategici in tempo reale……
Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale
recensibile. |