
Cosa vi fa venire in mente Star Wars? Anakin Skywalker, Darth Maul, Obi Wan Kenobi, Qui Gon Jinn? No, in questo caso non si tratta di loro, ma di Watto, un rigattiere Toydariano, ormai residente in modo stabile sul pianeta di Tatooine. Il pianeta di Tatooine è quel pianeta lontano in cui si fermano, durante il film, i nostri eroi in fuga dalla città di Theed, dove avevano portato in salvo la regina Amidala. Più precisamente, in questo gioco, realizzato dalla Lucas Learning, gruppo della Lucas Arts che si occupa di prodotti educativi che si è resa responsabile anche di
"Oltre la Frontiera dei Gungan" e di "La Sfida Di Yoda", si parla dei Droidi Meccanici (appunto i "Pit Droids"...), i quali si occupano esclusivamente della costruzione dei Pod, i mezzi con cui si gareggia all'arena di Mos Espa, nelle gare di Pod Racer (ai quali è stato anche dedicato il gioco "Racer", sempre della Lucasarts...). Questi Droidi ricordano molto da vicino, anche se all'apparenza non sembra, i Lemmings: sono stupidi e dispettosi come loro, sono capaci di farvi perdere la pazienza, hanno tendenze suicide e il loro quoziente intellettivo è pari allo zero assoluto. L'unica differenza è solo di carattere esteriore, in quanto i Droidi sono dei robot che al posto della testa hanno una telecamera, mentre i Lemmings, se non ve li ricordate, sono dei simpatici animaletti di carnagione chiara, con i capelli verdi e una statura della quale possono vantarsi solo con i Puffi. Il gioco di cui sto per parlarvi ha appunto come protagonisti questi Droidi, che, ugualmente ai Lemmings, vi faranno passare ore e ore di scervellamento sul vostro computer, anche se i Lemmings non avevano trama nelle loro avventure, basate solamente sullo stile del "rompicapo" e non avevano niente di educativo, almeno in Pit Droids troverete una specie di trama che fungerà come da pretesto per far sì che vi possiate cimentare con un gioco così mentalmente distruttivo. Non si può propriamente dire trama, comunque lo scopo del gioco è di fare arrivare i Droidi che Watto ha ordinato dall'astronave cargo che li trasportava, fino all'Arena di Mos Espa, cosicchè il nostro rigattiere alato (vi ricordo infatti che l'aspetto di Watto è quello di un insetto con la proboscide e le alette simili a quelle delle mosche..., non è assolutamente bello da vedere, diciamo che assomiglia un po' al nostro Fabio dopo che anche questo mese non è riuscito a prendere la patente per la seconda volta..., mi ha detto che d'ora in poi girerà con una patente falsificata perché di questo passo lui non guiderà mai!) possa impiegarli nella costruzione dei suoi Pod da gara oppure venderli a qualche scuderia rivale.
Per far arrivare tutti i Droidi a destinazione, cioè a Mos Espa, dovrete passare attraverso nove campagne con missioni intricatissime: infatti per riuscire a passare da una campagna all'altra dovrete portare un certo quantitativo di Droidi al traguardo, altrimenti, se la missione dovesse fallire, il numero di Droidi che avrete perso sarà sottratto al numero di quelli accumulati nella precedente campagna, con il risultato che dovrete farne arrivare nuovamente degli altri dall'astronave. Per rendere il gioco un po' più appetibile a tutte le fasce d'età, sono state introdotte alcune interessanti modalità e un discreto livello di difficoltà, cosicchè non si possa parlare solo esclusivamente di gioco per bambini, bensì si possa puntare alla vendita del prodotto anche con fasce d'età meno ridotte; tra le modalità troviamo quella di gioco classico, l'addestramento mediante l'aiuto di C-3PO, un droide di protocollo della Federazione dei Mercanti (ma dai, è la stessa che nel film fa tutto quel casino...che coincidenza!), poi c'è la creazione personalizzata degli schemi e infine c'è la possibilità di scegliere casualmente gli schemi da provare. Come si svolge il gioco? E' molto semplice: ci sarà una macchina che sputerà fuori i vostri Droidi e voi con l'aiuto delle frecce, attraverso un terreno, dovrete condurre i Droidi al traguardo, rappresentato da una botola; non crediate però che piazzando due o tre frecce a caso sul terreno, si riesca a finire il gioco in neanche dieci minuti, perché se è questo che avete pensato, come era capitato di fare a me prima di iniziare a giocare, vi sbagliate di grosso. Il gioco presenta una varietà di schemi incredibile (mi sembra ce ne siano più di trecento in tutto, e tutti diversi...), con una difficoltà in certi casi impressionante e come ho già detto prima non sarà affatto facile riuscire a terminare il gioco; per farlo dovrete fare i conti con i vari ostacoli che via via vi si presenteranno dinnanzi, sbarrandovi la strada e costringendovi a rifare tutto.
Fortunatamente se per caso doveste sbagliare, grazie al pulsante di "resettaggio", potrete far ripartire di nuovo i Droidi da dove erano venuti (i Lemmings invece morivano sul fatto, senza possibilità di tornare indietro...a volte vederli morire era gratificante!). Il gioco, per essere stato concepito solo per un pubblico adolescente, è un gran bel gioco, e forse proprio perché sembra troppo infantile si tende a sottovalutarlo, invece, grazie anche ad un' ottima giocabilità, resa tale da un'interfaccia semplice ed intuitiva, il gioco risulta piacevole e giocabile a tutte le età. La giocabilità appunto è una delle doti maggiori che questo gioco presenta, grazie alla già citata interfaccia e anche ad una non troppo ampia dimensione dei livelli, che permette di concentrare entro un breve spazio tutti propri sforzi mentali. La grafica è piuttosto discreta, con la possibilità di vedere anche isometricamente i livelli, ed è mossa da un engine simile a quasi tutti i giochi della Lucas dedicati a Star Wars (in effetti sembra lo stesso...). Gli effetti sonori sono abbastanza limitati a qualche piccolo rumore di sorta, provocato o dall'uscita dei Droidi dal "lancia-droidi", oppure dallo schianto dei suddetti contro un ostacolo (in quel caso per il Droide non ci sarà niente da fare...). La musica non mi è parso di sentirla troppo noiosa, diciamo che si lascia ascoltare e rilassa la mente nei suoi ragionamenti. Per essere longevo è longevo, poiché di livelli ne ha tanti, ma sarete longevi anche voi tanto da vivere tutti gli schemi intensamente fino alla fine? Vi avverto subito che l'acquisto di questo gioco è consigliato soprattutto ai più piccoli e agli amanti del "rompicapo" e se non siete fra queste due categorie penso proprio che il gioco non vi piacerà, quindi vi consiglio di continuare a giocare con
Half-Life o Unreal, perché sono sicuro che per voi sarebbero soldi spesi inutilmente. Cosa ne penso, l'avrete ormai capito di questo gioco, non mi piace, ma non lo disprezzo, sicuramente non è il gioco adatto a me, in quanto preferisco di gran lunga gli strategici, le avventure e gli RPG, però sono riuscito ad apprezzarlo lo stesso e così come l'ho apprezzato io, potrebbero apprezzarlo anche tutti gli incalliti giocatori di Unreal, o almeno considerarlo una valida alternativa per ristorare gli occhi dopo l'enorme quantità di sanguinose stragi che ha compiuto. Penso che acquistarlo in fin dei conti non sia sbagliato, non che sia un gioco che passerà alla storia, ma comunque vi garantisco che è davvero ben fatto e di sicuro non ci si può annoiare.
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Titolo: Star Wars:
Pit Droids
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: Lucas
Learning
Distributore: 3D Planet
Prezzo: Lire 89.900
Requisiti minimi: Pentium
100, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 75
Mb Hard Disk, Scheda Audio
e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium
200, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit,
SVGA 4 Mb.
Gioco provato su: Pentium II 400,
64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa
configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
Grafica - 
Una grafica tutto sommato discreta che comunque non lascia intravedere bug, i particolari sono ben curati e anche l'animazione dei droidi è ben realizzata.
Effetti Sonori - 
Appena sufficienti, ma di sicuro non è questo il punto forte del gioco.
Musica - 
Una leggera sinfonia per accompagnare i vostri sforzi mentali.
Giocabilità - 
Niente da dire sulla giocabilità, presente in maniera sufficiente da permettere a chiunque di giocare.
Longevità - 
In fin dei conti il gioco è appassionante e se vi prende nella maniera giusta scordatevi di riuscire a sfuggirgli.
Real. Tecnica - 
E' un gioco molto buono, soprattutto per i più piccoli, che potranno unire l'utile al dilettevole imparandosi un po' di matematica, e in special modo il ramo dell'insiemistica.
Ric. Hardware - 
Bastano un P200, 32 Mb di Ram e una SVGA veloce.
Totale - 
Un altro prodotto molto buono della Lucas Learning che va a contrapporsi ai giochi violenti che tutti i giorni vengono messi dinnanzi ai nostri occhi, che richiede molto impegno e che soprattutto non annoia il giocatore.
Ringraziamo Ubi
Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.
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