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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


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La saga di Baldur's Gate continua, e dopo l'incredibile, ma dopotutto scontato, successo di questo RPG (Role Playing Game, ovvero gioco di ruolo...) basato sulle regole di Advanced Dungeons and Dragons (familiarmente AD&D...), il fantastico e intramontabile gioco di ruolo che da secoli è praticato dai giovani di tutto il mondo, la Interplay, in attesa di sfornare Planescape: Torment (del quale trovate un succulento e invitante filmato proprio all'interno di questo data disk...), altro attesissimo gioco di ruolo (ebbene sì, alla Interplay ci hanno preso gusto coi giochi di ruolo, tanto che all'interno della stessa si è creata una divisione specializzata esclusivamente in giochi di questo genere, chiamata Black Isle Studios), ci delizia (ma non ci sazia...) con questo data disk per il suddetto Baldur's Gate. Io sono uno dei tanti mortali che è sceso nel tempio di Sarevok (il cattivone che ha creato tutti i casini che ci sono in Baldur's Gate...) e come tanti gli ho dato un sacco di botte, vantandomi in giro con gli amici perché sono uno dei pochi che però lo è riuscito a terminare in sole tre settimane senza l'aiuto di soluzioni o cheats (pensate che certe mattine, pur di giocarci mi fingevo malato e non andavo nemmeno a scuola, ma non ditelo in giro altrimenti mamma si inquieta...), che non erano ancora disponibili quando Bill mi ha fornito una bella copia del gioco; averlo finito mi ha dato un senso di potere, ma mi ha lasciato dentro un enorme vuoto perché dopo che uno lo ha terminato, essendo un gioco massacrante sia per la mente sia per il sedere (io stavo seduto in media circa 14 ore, considerando anche i momenti di scuola, dove ovviamente si sta seduti, e il resto sdraiato a dormire; in pratica ero diventato un vegetale...) la voglia di rincominciarlo non c'è, quindi mi rodevo giocando a Fifa 99 e a Resident Evil 2 in attesa che uscisse questo benedetto data disk.

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Ma ora esso è tornato per vendicarsi di coloro che sono stati capaci di finirlo, proponendo nuove entusiasmanti, ma al contempo impressionanti, Quest, sempre più difficili, arricchite da una trama intricatissima, che comunque rimane la stessa del gioco base. La Interplay dunque torna con questi nuovi 50 Mb di espansione, che fondamentalmente non modificano l'ossatura principale del gioco, ma di fatto l'arricchiscono con nuove Quest, locazioni e tesori, aggiungendo anche un centinaio di nuovi PNG (Personaggi Non Giocanti...), che però non saranno arruolabili, ma vi affideranno sempre nuove Quest e vi daranno consigli comunque utili alla riuscita della vostra missione. L'ossatura fondamentale del gioco rimane appunto invariata e il gioco si conclude comunque con lo scontro finale che vi opporrà al vostro malvagissimo fratellastro Sarevok (poiché se non ne siete distrattamente a conoscenza, entrambi discendete dal Dio della violenza e delle stragi Bhaal, il che vi rende quasi degli dei...), ma alle vecchie locazioni se ne sono aggiunte nuove: la città di Ulgoth's Beard (sede di tantissime Quest...), la Torre di Durlag (menzionata già nel villagio di Gullykin da un halfing, nonché struttura intricatissima che sarà teatro della Quest più difficile e importante dell'intera espansione...), poi un bel dungeon in un'isola sperduta poco a sud di Baldur's Gate, nella quale si accederà soltanto dopo aver parlato con il mago Shandolar ad Ulgoth's Beard, una fattoria invasa da zombie nell'estremo nord e qualche piccola località sparsa qua e là. Ma non crediate che sia finita qui, perché oltre a tutto ciò si sono aggiunti molti tesori e nuove armi magiche che renderanno il vostro cammino più agiato: ad esempio uno scudo grande +2, uno scudo piccolo per ladri e bardi che aggiunge un punto alla destrezza, un bastone rinforzato da 1d6+9 che, purtroppo, dopo il primo attacco scompare, la spada di Balduran che è una spada bastarda (2d4)+1+4 contro i licantropi, un anello dell'invisibilità (anch'esso scompare subito dopo l'uso...) e inoltre, qui il mio bardo ha fatto i salti mortali per la gioia, un'arpa per charmare le persone (purtroppo ha una sola carica...). Molti di voi saranno preoccupati dal fatto che per giocare questa espansione occorra ricominciare totalmente il gioco, ma per fortuna quei geni della Interplay hanno pensato a tutto, includendo un party già predefinito di sei combattenti abbastanza forti e già equipaggiati inseriti in un salvataggio che ci permetterà di iniziare direttamente dalla città di Ulgoth's Beard, dalla quale avrete acceso a tutte le nuove Quest, ma anche alle vecchie locazioni. Ovviamente gli aspetti tecnici del gioco non sono stati modificati, in quanto esso era già perfetto così com'era sia in fatto di grafica (anche se si vocifera nell'ambiente della Interplay che il probabile seguito di Baldur's Gate, chiamato ipoteticamente Baldur's Gate 2, sarà totalmente in 3D...) (si vocifera, ma si smentisce anche. News più sicure al più presto... ndBill), che era, ed è tuttora stupenda soprattutto per i suoi fondali disegnati interamente a mano, ma anche nel sonoro, estremamente chiaro, con le voci abbastanza reali dei vari personaggi (il verso di una Viverna, Bestia simile ad un dragone alato, non mi sembra molto reale...) e i vari suoni delle battaglie.

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Le uniche modifiche, che per quel che mi riguarda non vedo assolutamente giuste e per altro non le accetto, riguardano le regole del gioco base ispirato agli ambienti di combattimento di Forgotten Realms (uno dei tanti mondi di ambientazione di Advanced Dungeons & Dragons...), e soprattutto le classi più svantaggiate come il druido, che ora può incredibilmente usare la sciabola, cosa assolutamente ineccepibile seguendo le regole vere, ma anche le classi più forti come il ranger, che solitamente ha capacità maggiori rispetto ad un paladino o ad un normale guerriero, ma che qui risulta penalizzato sia nelle abilità sia nei punti ferita, che di norma dovrebbero essere maggiori delle altre classi ma che invece sono tali e quali, e oltre tutto gli viene anche tolta l'abilità di combattere con un'arma per ogni mano. L’espansione prevede per tutti i personaggi il raggiungimento dei 161.000 punti esperienza, il che permetterà a ladri, bardi e druidi di raggiungere il decimo livello, mentre agli altri l'ottavo e il nono, anche se purtroppo per i multiclasse si parla al massimo di settimo livello. Purtroppo non c'è molto da dire su questa espansione, in quanto quello che era da dire sul gioco base è stato abbondantemente espletato da un mio collega, quindi io mi limito solo a descrivere le qualità e le novità di questa espansione, mentre per saperne di più vi rimando alla recensione di quel gran pezzo di software che è Baldur’s Gate (che ha rimpolpato un po’ le povere tasche della Interplay, diventando uno dei giochi più venduti di inizio 1999, mentre questo data-disk sta già facendo lo stesso...). Sono convinto che se avete comprato Baldur's Gate, di certo Tales of the Sword Coast non potrà mancarvi, quindi muovetevi a comprarlo, in attesa che Ray Muzyka, il "capoccia" che ha realizzato tale capolavoro, sforni una nuova espansione o chissà, magari il seguito vero e proprio, e in più all'interno del CD troverete incluso il programma per la comunicazione vocale in multiplayer, ovvero il nuovissimo e molto utile Roger Wilco, oltre anche al fatto che Baldur’s Gate, con il suo data-disk, risulta giocabile sulla comodissima GameOnLine di Halifax. Vi lascio al commento.

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Titolo: Baldur's Gate: Tales of the Sword Coast
Software House: Interplay
Sviluppatore: Bioware
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 38.500


GameOnLine

Requisiti minimi: vedi Baldur's Gate.

Requisiti raccomandati: vedi Baldur's Gate.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Totale -
Non c'è molto da dire in questo commento finale, che pressappoco è uguale a quello di Baldur's Gate, anche perché la giocabilità, già per altro ottima, è rimasta immutata, la grafica ha sempre lo stesso engine che la rende davvero buona e in più il gioco si arricchisce di nuove emozionanti avventure.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.