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Recensione di: Federico "Saeba" Boschetti


 

Dite la verita', se siete nati negli anni 70, il vostro desiderio recondito e' sempre stato quello di pilotare uno di quei bellissimi giocattoloni da diverse tonnellate che i vari cartoni animati giapponesi dell'epoca (non che adesso sia diverso, ma ce ne sono meno...) ci mostravano in tutto il loro splendore..... Se pensate che con questo sparatutto riuscirete finalmente a farlo, toglietevelo subito dalla testa, perche' la sensazione che Shogo da' e' anni luce da quella che si potrebbe provare nel guidare, che so Mazinga, ma piu' simile ad uno qualsiasi dei vari cloni di Quake usciti ultimamente...... Non vi posso dimostrare quanto grande e' stato il mio disappunto nel constatare che di Original Japan, in questo gioco non ce ne sia neppure l'ombra, e che il tutto sia una specie di scopiazzatura occidentale, atta allo sfuttamento di un filone che "tira" ancora parecchio. Forse è questo quello che pensavano alla Monolith, la software house del gioco, quando hanno ideato questo Shogo: Mobile Armor Division. E’ poi da notare l’hype che si è creato negli USA relativamente a questo gioco, la cui realizzazione è stata molto travagliata, tant’è che, per alcuni mesi, si è pensato addirittura che non uscisse (forse era addirittura meglio...). All’inizio, Shogo si chiamava Riot, e sfruttava un engine chiamato DirectEngine, dalle chiare origini. Il gioco era in mano alla Microsoft ma, all’incirca dopo un annetto, i programmatori della Monolith sono entrati in rotta di collisione con i dirigenti della sezione Games della casa di Redmond, mettendosi in proprio e rivoluzionando totalmente titolo e nome dell’engine, mantenendo però inalterata la struttura di gioco. Il gioco, è diventato l’odierno Shogo e l’engine, che poi è lo stesso utilizzato in Blood 2 (e che sarà utilizzato in altri titoli in uscita come Bankheist della Icepick Games e Mystic Isle, un RPG alla FFVII...), ovvero il LithTech Engine, a mio avviso uno dei migliori engine 3D che si sono visti negli ultimi tempi (confermo... ndBill).

I robot riprendono lo stile anime-manga (a proposito, per i neofiti, sappiate che i manga sono i fumetti, mentre gli anime sono i video) degli ultimi tempi, molto estremizzato (diciamo che assomigliano un po' all'ultima serie di Macross oppure ad Evangelion, piu' che a Goldrake-Grendizer, o Mazinga che dir si voglia), e lo stile dei personaggi pure. O almeno, lo stile giapponese, come lo riproporrebbe un occidentale! (tristezza e fastidio....). Vabbe' parliamo del gioco vero e proprio che è meglio, in quanto poi in fatto di divertimento, non e' poi da buttare via. Nel marasma dei Quake-cloni di quest'inverno, Shogo si riesce ad elevare (di poco, ma tant'e'...) dalla media per la trama (prendano nota i signori della Id, senza trama non si va piu' avanti... che sia per questo che hanno voluto creare Quake III Arena solo per il multiplayer???) che vi vede impersonificare un giovane aitante in un guerra (che stranamente ricorda quella di Mechwarrior) in cui deve vendicare la famiglia, (probabilmente il tizio e' più siculo che giapponese, anche se la mafia pure da loro non scherza per niente.....), ma soprattutto per il fatto che alterna fasi appiedate a quelle a bordo dei vari robottoni (ce ne sono ovviamente tanti, tutti diversificati per potenza, velocita', resistenza dell'armatura, senza considerare l'aspetto). Molto bella la fase iniziale dove, in una specie di hangar gigantesco potrete scegliere su quale mech montare, in quel momento sembra realmente di vivere un anime (purtroppo quando inizia il gioco vero e proprio cambia tutto....), a parte il fatto che il nostro amico se ne va in giro con le due pistole spianate anche tra gli amici intimi..... Il fatto che mi ha stupito un po' e' stato che il metodo di controllo e' quello classico degli shooter 3D, pensavo di trovarmi di fronte a qualcosa di piu' simile a Mechwarrior, anche se alla fine il gioco e' comunque godibile anche se un po' troppo arcade. Cosi' selezionerete le armi nel solito modo, userete il mouse per muovervi in avanti e per guardarvi intorno (come sarebbe a dire "ma io uso il joystick!", ma siete matti?

Volete finire mangime per i polli prima di poter semplicemente fare la vostra comparsa sul campo di battaglia ?), niente cabine virtuali o selezione multipla delle armi, e' come al solito voi versus il mondo ostile e crudele...... Eppoi, ecco la prima missione, scegliamo il nostro bel robottone, gli entriamo nel coppetto (!), veniamo scaricati sul pianeta ostile insieme a due colleghi controllati dal computer (altra innovazione, e' la prima volta che in un gioco alla Quake si forma un party!) e ............. Ma che e' ???? Sembra di giocare a Quake 2! Il movimento infatti non e' per niente realistico, sembra che il terreno vi scivoli sotto i piedi (avranno i pattini, i mech ???) e tutto e' molto approssimato. Ovviamente, il tutto è probabilmente stato fatto per dare il maggior divertimento possibile e non dare l’idea di pesantezza fornita dai mech dei vari Mechwarrior o dai Gear dei due titoli della Activision, ma alla fine, l’effetto potrebbe un po’ stufarvi. Bella pero' la grafica, e le armi danno l'impressione di fare veramente male (impressione poi azzeccata, visto che sono veramente tra le piu' potenti che abbia mai visto, insieme a quelle di Turok, ma in fondo siamo a bordo di un robot, no?), ed inoltre si tratta di uno dei giochi piu' splatter degli ultimi tempi (anche se Half-Life e Blood 2 non scherzano...) (più Blood 2 che il capolavoro della Valve... ndBill), con la possibilita' di uccidere i poveri "pedoni" semplicemente camminandoci sopra!!!! Una cosa lieta e' il motore di gioco che svolge in modo egregio il suo lavoro, soprattutto se avete un computer decente (almeno di un anno circa), il LithTech Engine muoverà il tutto con una certa noncuranza (se avete una scheda 3D naturalmente!), altrimenti, nessun problema, la grafica e' totalmente riconfigurabile e adattabile alle vostre esigenze, anche se in questo modo vi perderete un po' della bellezza del gioco.

Se poi i nemici anche se ci possono vedere, finche’ non gli spariamo addosso non ci degnano neppure di uno sguardo e’ un fatto del tutto accidentale e legato alla natura arcade del gioco. Carino anche il fatto che il robot possa trasformarsi in una specie di aereo multiruolo (sia per il volo spaziale, che per quello sulla superficie dei pianeti), cosa che rende il vostro mezzo molto più veloce ma meno armato e molto meno manovrabile (anche in questo caso la devozione agli anime giapponesi e’ evidente con richiami alla saga di Macross – Robotech e tanti altri). C’e’ forse un unico grosso neo in tutto questo. Il gioco e’ facile, piuttosto facile anzi. Scordatevi l’Intelligenza degli avversari (su tutti, i marines) di Half-Life, perchè qui i nemici vanno incontro con gioia alla loro sicura dipartita, affrontandovi a viso aperto (vorrebbe dire: vi vengono addosso dritto per dritto….) e non hanno paura di prendersi un paio di missilate laggiu’ dove non batte il sole! In sintesi : SONO DEI FESSI, e se volete una sfida decente vi consiglio il livello piu’ estremo (o al massimo il penultimo se avete voglia di massacro). Bene, mi sembra di avervi detto tutto quello che c’era da dire, per cui vi lascio al commento finale.

  Titolo: Shogo: Mobile Armor Division
Software House: Microids
Sviluppatore: Monolith Interactive
Distributore: Microids
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 250 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Sound Blaster 16, Acceleratore 3D comp. D3D.

Gioco provato su: Pentium II 350 (overclockato a 392 Mhz), 64 Mb Ram, Matrox G200 Mystique 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Cd-Rom 32x MAX Samsung, Sound Blaster Live!, Gamepad. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
La parte migliore del gioco. Inoltre se avete una scheda AGP, potrete provare il gioco con delle textures incredibili!

Effetti Sonori -
Niente sonoro 3D, ed effetti nella norma, però fatti benino.

Musica -
In questo periodo la parte “audio” dei giochi sta facendo la sua parte in maniera sostanziale, quindi, visto che in Shogo non c’e’ niente di particolarmente innovativo……..

Giocabilità -
Ai livelli piu’ bassi e’ troppo troppo troppissimo facile, al livello più duro è quasi impossibile….. che i beta tester siano gli stessi di Fifa 99 ???? ;-)

Longevità -
Certo, se avete già finito Half-Life probabilmente cercherete di arrivare in fondo, altrimenti……cosa state facendo ancora li’?

Real. Tecnica -
I bug ci sono, ma sono stati corretti con varie patch. In compenso, non c'è male.

Ric. Hardware -
Un Pentium II 266 con 64 Mb Ram e scheda 3D (meglio se AGP) è vivamente consigliato per non addormentarsi davanti al monitor.

Totale -
In sintesi: se vi piacciono i manga, compratevi i fumetti, è molto meglio; se vi piace un po’ di ultraviolenza (tm “Arancia Meccanica”), compratevi Carmageddon, se volete un altro clone di Quake con una ambientazione un po’ originale e oserei dire bislacca, accattatevillo!