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Recensione di: Ignazio "Ciccio" Trigona


Occorre premettere che questo è un gioco strategico, prodotto dalla Cryo Interactive, che è stato distribuito dalla C.T.O., e che tutti i minorenni uccisi che vedrete erano consenzienti. No, scherzo, non volevano. Fatto sta che questo Riverworld, strategico real-time in 3D, prodotto dalla casa francese di titoli recenti come Dreams to Reality, Third Millennium o Gadget: Past as Future, è un nuovo rappresentante di un genere (quello degli RTS in 3D), che ha visto fin’ora solo pochi esponenti, come il bellissimo Myth (di cui è ormai in procinto di uscire il seguito), gioco ottimo, ma molto difficile e il più che buono Warhammer: Dark Omen, basato sulle miniature della Games Workshop e dotato di una grafica accelerata piuttosto dettagliata e che, stranamente, è piaciuto al nostro Fabio (che odia gli strategici di qualunque tipo), per cui questo dovrebbe già essere garanzia di qualità (infatti è vero, per cui vi consiglio, se non l’avete già fatto, di andarvi a rileggere la recensione di Dark Omen ndBill). In futuro, della categoria entreranno a far parte l’attesissimo (almeno qui in redazione....) Tiberian Sun, seguito di Red Alert, della Westwood e i misteriosi Third World e Dark Reign 2 della Activision, di cui ancora si sa poco o nulla.

Costui sta aspettando che io gli impartisca ordini. Quella sulla destra è una pietra del Graal.

Con questo Riverworld, la Cryo vuole tentare un approccio a questo genere di nuova concezione, ma dobbiamo dire, purtroppo, che non è del tutto riuscita nel suo intento. Dopo l’installazione, che si papperà un centinaio di Mb dal vostro prezioso Hard Disk (spero siate più fortunati di me, visto che tra Fifa 99, Carmageddon II e questo Riverworld, ho praticamente terminato lo spazio sul mio disco rigido....), il gioco partirà, con una intro molto gradevole, che vi introdurrà senza dubbio all’interno dell’atmosfera un po’ antiquata (come epoca storica, intendo....) del gioco. Nel gioco impersonerete un certo Sir Richard Burton, un clarus (famoso) esploratore inglese dell’epoca vittoriana. Nel vostro curriculum compaiono visite alla mecca e traduzione de “Le Mille e una Notte” e cavolate varie. Poi, siete morto il 19 Dicembre del 1890. La domanda sorge spontanea (nel caso in cui non facciate parte di quel 99% a cui non sbatte un ca….volo di costui): che ci fate alle rive del più grande fiume del mondo che poi, in fondo in fondo, a guardarlo dalle cartine, così grande non sembra (non c’è paragone col canalino di Cervia)? Infatti tu non sei ne’ in paradiso ne’ in purgatorio, ne’ tantomeno all’inferno, bensì su … (rulli di tamburi) “River World”.   Dopo tutto ‘sto casino vi spiego un po’ cosa dovete fare e perché. In pratica questo soggettino che risponde al nome di sir Richard Francis Burton è stato resuscitato in questa specie di dimensione parallela, creata da qualcuno per qualche sporco scopo, che sta a voi scoprire (e questo, signore e signori, è l’obiettivo del gioco). Praticamente voi dovrete esplorare i territori che costeggiano il grande Nilo, attorno al quale si è sviluppata una grande civiltà che penso sia quella degli Egizi (ma non bisogna mai essere troppo sicuri di niente), dovrete familiarizzare con delle persone, che dovrebbero essere famose ma che io non ricordo di avere mai sentito nominare, tali Einstein, Giulio Cesare, Napoleone (scherzo, ovviamente...).

Questa è una casa. Sto discutendo amichevolmente con un indigeno.

Questi pseudo-omini vi aiuteranno a sopravvivere in questo mondo, che sembra essere addirittura più porco-bastardo del nostro. Pensate che qualcuno di questi simpatici personaggi è addirittura intenzionato a conquistare il mondo: alcuni di questi sono la Regina Vittoria, Ivan il Terribile (non Zamorano o De La Pena!) (forse sarebbe meglio si trattasse di Zamorano... ndBill), Chaka, il re Zulù. Appena arriverete a destinazione queste figure sono già in possesso di grandi armi e territori (chi prima arriva meglio alloggia) e quindi vi toccherà darvi da fare. Visto e considerato che non c’è abbastanza casino, in questo bel titolino che mi tocca recensire per portare a termine una punizione (Bill, QUESTO E’ L’ULTIMO!!!) (vedremo, se ti comporterai nella maniera adeguata.... ndBill), si trovano anche degli extraterrestri che, dall’alto di una torre nera situata alla sorgente del Nilo, gestiscono questo mondo immaginario, fornendo ai popoli che lo riempiono, cibo, grazie alle pietre del Graal (che loro hanno trovato, mentre Indiana Jones è ancora lì che cerca), che sono degli apparecchi indistruttibili messi al centro di ogni territorio. E, riuscendo ad appropriarvi di ciascuna di queste sette pietre, controllerete la popolazione appartenente a quel territorio (come ho già detto prima, ad ogni territorio corrisponde una pietra del Graal) e loro vi si prostreranno, obbedendo ai vostri ordini. Io penso che, a meno che voi non siate degli imbecilli a livello di seconda elementare, avrete già capito che, appropriandovi pian pianino di tutte queste pietre, risalirete automaticamente il fiume e arriverete a ‘sta Torre Nera da cui dei buffoni controllano l’universo di Riverworld. Magari capirete anche qualcosa sul perché abbiano creato tutto ciò. 

Questo penso sia un deposito di legna. Qui sto fraternizzando con un mio vecchio amico.

Ma passiamo al lato pratico del gioco. Come (penso) abbiate già capito, dopo esservi appropriati delle pietre, potrete far fare ai vostri sudditi qualsiasi cosa vogliate: potrete scegliere di farli diventare degli ignobili contadini (ignobili fino ad un certo punto, anche perché conosco gente molto più ignobile di un qualsiasi contadino) (è meglio che non facciamo nomi..., eh? ndBill), o dei valorosi guerrieri. Naturalmente questo gioco si svolge in vari periodi :si passa dall’età del legno a quella dell’uranio, passando per quella del bronzo e quello del carbone, per poi arrivare alle varie età dell’elettricità, del petrolio, dell’uranio e dell’energia stellare (?). Dal passato al futuro, in un solo colpo, quindi. La visione del gioco è tridimensionale ed è corredata di una mappa, situata in alto a destra, che rappresenta il pezzo di territorio sul quale vi trovate. Nella mappa si possono vedere anche le vostre costruzioni (in rosso) e i vostri sudditi. Ho appena parlato di costruzioni: naturalmente per avanzare verso la Torre Nera dovrete potenziarvi sempre di più, e per fare ciò la cosa migliore è arruolare omini che vi aiutino a costruire edifici, che possono essere depositi, officine varie, torri di guardia, oppure veicoli di vario genere come navi, veicoli terrestri e aerei da combattimento. Il gioco, fondamentalmente, è tutto qui. Per cui, ora possiamo anche passare al commento.

Titolo: Riverworld
Software House: Cryo
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, Windows 95/98, 32 Mb Ram, Scheda Audio e Video comp.DirectX5, Cd-Rom 4x, Mouse, 60 Mb Hard Disk.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, Scheda Sonora 16-bit, Acceleratore 3D comp. D3D o 3DFX, Cd-Rom 8x.

Gioco provato su: Pentium 233 MMX, 64 Mb Ram, Creative 3D Blaster Banshee 16 Mb, Opti-Mad 16, Cd-Rom 24x. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.


Grafica -
Non c’è niente da dire sulla grafica di Riverworld.

Effetti Sonori -
Adatti al tipo di gioco.

Musica -
Forse un po’ ripetitiva, ma chissenefrega.

Giocabilità -
Non penso che sia facilissimo cimentarsi in un gioco come questo, per i profani del genere.

Longevità -
Io mi sono stancato molto presto!!

Real. Tecnica -
Mi sembra che sia fatto abbastanza bene da questo punto di vista.

Ric. Hardware -
Richiede ben poco: un P133 con 32 Mb di Ram.

Totale -
Beh, se siete fanatici del genere “strategicointemporeale”, allora provatelo: può darsi che vi piaccia. Il giudizio è molto soggettivo, ma visto che la recensione la sto facendo io penso che si meriti un 6 abbondante (un po’ come la mia ultima interrogazione in greco!).


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.