
Che l'engine di Unreal sia uno dei più versatili motori 3D mai programmati, questo è un fatto indubbio. Molti di voi non lo sanno, ma l'engine di Tim Sweeney e soci è stato addirittura utilizzato per creare un simulatore di arti marziali, indirizzato ad uno scopo educativo, ed un modello 3D molto realistico della cattedrale di Notre-Dame, di cui è uscito il demo proprio qualche tempo fa sulla rete. Ad essere sinceri però, dopo
Klingon Honor Guard, non abbiamo visto uscire sul mercato molti titoli che facessero sfoggio di questo ottimo engine, soprattutto se teniamo conto di quelli che erano stati annunciati. Dove sono finiti i vari Hired Guns, della Psygnosis; STDS9: The Fallen, della Simon & Schuster; X-Com: Alliance, di Microprose? Sono tutti stati posticipati al nuovo millennio e, addirittura, alcuni sono entrati nella cosiddetta fase di "hold", ovvero in cui lo sviluppo è stato temporaneamente fermato per darsi da fare su titoli di maggiore importanza. Uno dei giochi che avrebbe dovuto utilizzare l'engine programmato dalla Epic, e che era stato annunciato addirittura prima che
Unreal uscisse, era Star Trek: First Contact, uno shooter 3D basato sul penultimo film della serie, che nei primi mesi del 1999 è stato però cancellato dalla Hasbro Interactive, che ora possiede la Microprose, che era in possesso dei diritti di sfruttamento sulla serie Next-Generation, ora in mano alla Activision. Il gruppo di sviluppatori che si stava occupando di questo titolo, la Visionary Media, però, ha fatto tesoro del lavoro e delle conoscenze apprese durante lo sviluppo di First Contact ed è stata dirottata sotto l'ala più "giocosa" di Hasbro Interactive, la rinata Atari (dopo l'acquisizione da parte del gigante dell'intrattenimento...), per creare uno shooter 3D che utilizzasse (visto che i soldi erano già stati spesi...) l'engine di
Unreal. Il risultato di questo loro lavoro è uno shooter 3D un po' atipico, come avrete sicuramente visto dalle immagini incluse in questa preview, chiamato Nerf Arena Blast. Dal demo che abbiamo potuto visionare, il gioco ci è comunque sembrato molto divertente e piuttosto originale, per cui ho deciso di scrivere questo articolo. La prima cosa che salta all'occhio, dal Setup in poi, è che il gioco fa sfoggio della versione avanzata dell'engine della Epic, quella usata, tanto per intenderci, nel bellissimo
Unreal Tournament, che stiamo tutti attendendo con grandissima impazienza. Questo perché Nerf Arena Blast è uno shooter che non risulta incentrato sul gioco in singolo, ma principalmente sul gioco in multiplayer. Non abbiamo potuto provare il titolo della Visionary Media in multigiocatore, né via LAN, né soprattutto via Internet, dove i server messi a disposizione dalla software house erano sempre pieni (non che ci fosse molta gente che giocava, solo che ne veniva ospitata poca...). Il gioco in single player, comunque, riproduce perfettamente tutto ciò che può accadere in una partita con altri giocatori umani. Nerf Arena Blast si ispira ad un fumetto molto in voga negli Stati Uniti (non sono proprio tutto nel loro questi americani...) e lo shooter 3D non è altro che una sorta di trasposizione su licenza del mondo di questi svitati personaggi (che ricordano molto certi supereroi, anche se non lo sono...), adattata alle regole di uno sparatutto in prima persona.
Se c'è però una cosa che non esiste in questo gioco, quella è la violenza. O meglio, c'è, siccome i vari avversari si devono ammazzare per acquisire punti, ma tutto può essere considerato come una sorta di presa in giro della violenza, siccome le armi e le relative morti ricordano moltissimo quelle di certi cartoni animati che abbiamo visto in televisione. La versione che abbiamo provato, ci ha dato la possibilità di provare due modalità di gioco, definite BallBlast e PointBlast, che adesso vi andrò a spiegare. La prima cosa da chiarire è che i livelli dove si svolge il gioco, come dovrebbe essere in un titolo indirizzato perlopiù al multiplayer, sono delle arene, per le quali dovrete girare in cerca degli avversari, per causare loro una brutta fine. Nella modalità BallBlast, il vostro compito principale sarà quello di recuperare sette palle di diverso colore, ognuna con un valore corrispondente, e di spararle all'interno di un grossa cavità situata su un albero. Quando le avrete recuperate, finalmente, avrete terminato il livello. Questa è la cosa principale che dovrete fare. Avrete però la possibilità di fraggare tutti i vostri avversari che si trovano in giro per il livello (sono in tre...) e di guadagnare un certo ammontare di punti tutte le volte che ne avrete mandato uno al tappeto. Potreste anche trovare, in giro, dei doppioni delle palle che avete già imbucato; meglio così, tornate ad imbucarle e avrete in regalo dei punti. Senza dubbio, una delle cose più curiose è l'ambientazione, che ricorda molto quella di qualche cartone animato. Tutto è infatti molto colorato, con tonalità che colpiscono letteralmente la vista, molto vive e "finte", visto che quello che potete vedere è tutto tranne che una cosa reale. L'aspetto più curioso di Nerf Arena Blast, però, è costituito dalle armi, che ricordano molto quelle di uno shooter 3D, in quanto a forma, ma che in quanto a colore e risultato, sono completamente differenti. Si va infatti dall'arma di default, una pistola a colpi illimitati che spara bastoncini con un colore che ricordano molto la gommapiuma, ad altre armi quali il Ballzooka (sembra un bazooka ma spara delle semplici palle...) e il Sidewinder (che ricorda molto un'arma di
Unreal, di cui ora non ricordo il nome, ma che spara dischi di colore giallo...). Queste che vi ho descritto sono solo alcune delle armi disponibili nel gioco, ma nelle immagini che ho grabbato ne dovreste vedere delle altre, e dovreste capire che anche queste sono alquanto stravaganti.
Non sperate comunque di vedere sangue sprizzare da tutti i pori: le uniche cose che vedrete sono scintille multicolore, una cosa perfettamente in tema con lo stile un po' atipico del gioco. Del modo in cui si gioca parleremo dopo, per cui passo a descrivervi la modalità PointBlast. In questa modalità avrete dieci minuti per accumulare il maggior numero di punti possibile e, chiaramente, in questo modo, diverrete vincitori. Come dovrete fare per ottenere questo risultato? Dovrete far fuori più avversari possibile e cercare di recuperare quanti più power-up, come armi, armature e altre cose, che vi troverete sulla strada. Anche in questo caso, l'ambientazione, dal punto di vista delle tinte, colpisce in maniera piuttosto forte, ma ora ci troviamo all'interno di una sorta di stazione spaziale, che possiede un'architettura di livello che risulta totalmente differente da quella della modalità BallBlast. Piattaforme rotanti, salti che ricordano più un platform che uno shooter 3D e un'altra serie di cose un po' atipiche. Insomma, fa piacere vedere che ogni tanto qualcuno può produrre ancora qualcosa di originale. In questa modalità, comunque, lo scopo primario è uccidere, che la fa assomigliare moltissimo ad un consueto Deathmatch. La cosa, quindi, rende più appetibile e divertente la modalità Ballblast. Dal punto di vista della grafica, l'engine di Unreal è sicuramente una garanzia di qualità, siccome, se pur non utilizzato al massimo delle sue possibilità, rende l'aspetto grafico assolutamente degno di nota. Da ricordare che il gioco funziona sia con la solita 3DFX, attraverso le Glide, che con tutte le schede compatibili D3D e OpenGL (con la mia nuova e fiammante G400 va come un treno anche alle alte risoluzioni...). Gli unici difetti che ho potuto notare da questo punto di vista, sono le animazioni dei personaggi, a cui sembra mancare qualche frame ogni tanto e le textures, che in certi casi vengono utilizzate in modo molto parsimonioso. Ben realizzata l'acqua e molti altri elementi dei livelli, ma si sa, con l'engine sviluppato da Tim Sweeney è difficile sbagliare anche se non si è in grado di programmare. Dal punto di vista del sistema di controllo, non c'è nulla di differente dai soliti shooter 3D, per cui potreste usare la solita accoppiata tastiera + mouse, oppure fare ricorso al nuovo
Dual Strike di casa Microsoft (di cui potete trovare
qui la recensione in anteprima...). Bene, mi sembra di avervi detto quanto si poteva dire su questo titolo, che mi ha incuriosito e colpito, per cui passiamo alla prima impressione.
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Titolo:
Nerf Arena Blast
Software House: Hasbro
Interactive / Atari
Sviluppatore: Visionary
Media
Data d'uscita prevista: Novembre 1999
PRIMA IMPRESSIONE
Nerf Arena Blast è una piacevole sorpresa, grazie alla sua atipicità e alla sua originalità, che ne fanno un titolo quasi unico, e che mi ha molto divertito, anche giocando in singolo. Il gioco è studiato per il multiplayer, e devo dire che le partite con avversari umani possono essere molto divertenti, grazie alla presenza di modalità molto strane e che vi possono incuriosire sempre più. Attendiamo quindi la versione completa, prevista per la fine del mese, per pronunciarci in modo definitivo. La prima impressione che ho avuto, comunque, è più che buona.
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