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Preview di: Fabio "Bill" Cristi


Voi tutti dovreste sapere (visto che ne parlo, in genere, in molti dei miei articoli...), che uno dei generi di giochi da me preferiti è quello degli shooter 3D in prima persona. La passione per questo genere, che ritengo essere uno dei più divertenti che esistono, è nata diversi anni fa, con l'uscita del primo Doom, uno dei capostipiti del genere (l'altro è il mitico Wolfenstein 3D, di cui speriamo ardentemente che qualcuno realizzi un qualche seguito. Raven o Xatrix, se mi sentite, battete un colpo...) ed è poi proseguita con tutti gli altri titoli del genere usciti sul mercato. Oggi siamo arrivati ad una sorta di generazione più profonda di shooter 3D, che rivela una notevole commistione del genere con i giochi di ruolo e le avventure, generi ultimamente bistrattati nel mondo dei videogames. Uno degli ultimi titoli che ha rappresentato una sorta di misto fra lo shooter 3D prima maniera e quest'ultima generazione è stato senza dubbio Unreal. Uscito nel Giugno dello scorso anno, il titolo della Epic può, a mio avviso, contare ancora su uno dei migliori engine esistenti (chiedetevi perché ci sono una marea di software house che lo stanno utilizzando...), su una grafica praticamente imbattuta, su una notevole giocabilità e su una discreta atmosfera, visto che titoli come Half-Life, Thief, o il recente System Shock 2, sempre dei Looking Glass, gli danno tranquillamente la paga da questo punto di vista. La nuova frontiera degli shooter 3D, come avrete sicuramente capito, è il gioco in multiplayer. Se non avete voglia di sviluppare una trama in evoluzione, e volete creare uno shooter 3D prima maniera, in cui sia possibile fraggarsi di santa ragione senza fare giudizi sulla trama, bisogna che ricorriate al gioco multiplayer. Tre shooter 3D espressamente dedicati al gioco in multigiocatore stanno per uscire sul mercato: uno di questi tre è Quake III Arena, il nuovo capolavoro id Software, in uscita a Novembre; un altro è Turok: Rage Wars, che vi permetterà di giocare con il vostro cacciatore di dinosauri preferito in multiplayer, anche se ora è previsto solamente su Nintendo 64. Il gioco di cui parleremo in questa preview, invece, è l'evoluzione multiplayer di Unreal

Unreal Tournament potrebbe essere definita la versione enhanced del primo Unreal, uscito più di un anno fa, in attesa di Unreal 2, che sarà sviluppato dai medesimi autori del data disk Return to Na Pali, ovvero la Legend Entertainment, che ora si sta occupando anche del molto atteso Wheel of Time. Qui in redazione abbiamo atteso molto il nuovo parto della casa di Mark Rein e, non appena il demo si è reso disponibile sulla rete, ci siamo fiondati a downloadare i 51 Mb della prima versione. Ma prima di iniziare a parlare della struttura del gioco vero e proprio, dobbiamo dire cos'è UT in confronto al primo Unreal. UT è un gioco dedicato solamente al multiplayer, sia via LAN e Internet che in singolo contro bot dall'intelligenza artificiale molto avanzata. Non esiste una storyline predefinita, per quello che riguarda il gioco in single player, ma solamente una serie di livelli totalmente svincolati tra loro, in cui, come detto prima, potrete giocare contro questi bots molto avanzati, per allenarvi poi a sfidare amici e nemici sulla rete. Una piccola nota da fare su questi bots: la loro AI è stata sviluppata, come era già accaduto per i nemici e i bots del Botmatch del primo Unreal, da Steven Polge, l'autore del tremendo Reaper Bot per il primo Quake. Sono disponibili otto livelli di intelligenza, se così possiamo definirli per questi loschi figuri: se fino al quarto o quinto livello di difficoltà questi sono tranquillamente abbordabili per tutti i videogiocatori (se riesco a vincere io un Deathmatch contro di loro, potete farcela anche tutti voi...), dopo le cose si iniziano a fare veramente più dure e al livello massimo di intelligenza, preparatevi, almeno le prime volte che giocate a sentirvi molto inferiori a loro. Impratichitevi e avrete sempre meno problemi, anche se, vi assicuro, almeno le prime volte, finirete uno scontro a fuoco senza aver fatto nemmeno un frag. Nel demo sono disponibili alcuni livelli, per quello che riguarda la pratica, che ci mostrano l'ottimo lavoro fatto dai map designer di casa Epic. Se il primo Unreal era ambientato in una sorta di mondo quasi onirico, a metà tra il fantascientifico e il fantasy, i grafici ed i map builders (vediamo quanti sinonimi riesco a trovare entro la fine della preview...) di Epic hanno privilegiato l'ambientazione spaziale, con livelli dal design assolutamente geniale. Pensate che un livello del demo è ambientato su una gigantesca nave spaziale, dalla quale rischiate di essere cacciati giù e farvi un volo nello spazio profondo, che potrebbe mettere drasticamente fine alle vostre vicende di gioco. 

Inutile dire che l'attenzione, a mano a mano che il livello di intelligenza dei bots sale, deve essere sempre, da parte vostra, maggiore. Ma è proprio dei bots, in dettaglio, che dobbiamo parlare. Polge ha fatto come al solito un ottimo lavoro e i bots sono intelligentissimi e imprevedibili, quasi come delle persone umane (anche se quello che ho potuto vedere in una versione più avanzata di Quake III Arena, a Londra durante ECTS, mi ha fatto rabbrividire. Bots che vi prendono in giro se li insultate e sbagliate. Pazzesco...), che vi daranno un filo da torcere assolutamente notevole, facendovi sudare le consuete sette camicie. Ci sono comunque ancora ampi margini di miglioramento, visto che l'uscita di UT è prevista per Novembre, perché, e lo dico con dispiacere, il titolo di Carmack & Co., risulta leggermente superiore sotto questo aspetto. Le modalità di gioco in multiplayer (o anche contro i bots, visto che alla fine il concetto è sempre quello...) sono tutte quelle che potreste aspettarvi da uno shooter 3D: Deathmatch, Cooperative, King of the Hill, Last Man Standing (l'ultimo che rimane ha vinto...) e così via. Non manca l'usuale Capture the Flag, che richiede una maggiore destrezza del solito, visto che le architetture dei livelli sono piuttosto complesse e spesso, memorizzare la loro struttura per riuscire a sfuggire al team avversario, non è il massimo della semplicità, e ve lo dico per esperienza personale (giocate sempre al massimo livello e poi mi saprete dire...). Le regole, bene o male, sono sempre le solite, sia per quello che riguarda lo "pseudo" single player, che per il multiplayer. Ma se il single player, bene o male, alla fine, è sempre quello, giocare in multiplayer, via LAN o Internet, è tutta un'altra cosa. Vi devo dire che, per motivi di tempo, non riesco mai a giocare con avversari o altri amici sulla rete, ma con UT mi sono trovato in tarda notte a giocare per ore senza accorgermi del tempo che passava. Questo anche perché, al contrario di altri titoli (vedi Quake III Arena, ad esempio...), il lag mostrato sulla rete da UT, pur con una connessione infima e marcia come la mia, è quasi nullo. Se Q3A si bloccava ogni due su tre, almeno per il mio caso, a causa del ping assurdo, la stessa cosa non accade con UT. Il gioco è velocissimo e giocare sulla rete diventa un'esperienza avvincente ed emozionante. Forse Epic è riuscita veramente, a battere id, ma si sa, entrambi possono migliorare e le carte possono essere rimescolate del tutto. 

Essendo un titolo distribuito da Halifax, UT può godere del supporto di GameOnLine, il servizio per il gioco multiplayer gratuito ideato dal distributore milanese, che per noi italiani è veramente una manna. Velocità notevole, ping bassi e lag quasi assente sono i servizi che può offrire GOL, che permetterà sicuramente un notevole progresso delle sfide tra avversari umani sulla rete, il che risulta sicuramente una cosa positiva per noi giocatori. Ritornando a parlare di UT, bisogna sottolineare che, in questo modo, il gioco raggiunge il suo massimo livello di divertimento. Fraggarsi contro qualche avversario umano, risulta assolutamente più gratificante di uccidere i soliti bots che, pur avendo un'intelligenza artificiale molto evoluta e, risultando abbastanza imprevedibili, non saranno mai come uno dei migliori giocatori di UT. I livelli sono disegnati apposta per il multiplayer e non dovrete stupirvi a trovare nemici in qualunque anfratto, pronti a farvi la pelle quando ne hanno l'occasione, ve lo assicuro. Ora non sto a parlarvi di armi, tipi di nemici e altre cose simili, anche perché toglierei il lavoro al fortunato redattore che si occuperà della recensione della versione finale, ma vi posso dire fin da ora che Unreal Tournament si candida ad essere uno dei migliori titoli dell'anno, come d'altronde lo era stato il primo Unreal l'anno scorso. Ora, quindi, vi rimando alla prima impressione.

Titolo: Unreal Tournament
Software House: GT Interactive / Epic Games
Sviluppatore: Digital Extremes
Data d'uscita prevista: Novembre '99


PRIMA IMPRESSIONE

UT è l'esatta evoluzione di quel capolavoro tecnico e di gameplay che era stato Unreal. Essendo un prodotto destinato principalmente al multiplayer, il titolo della Epic risulta veramente ben fatto, giocabile, veloce e avvincente. Assolutamente un gran gioco. Tutto qua, quello che ho da dire. Bene, l'uscita è prevista per i primi di Novembre, quindi attendetevi uno scontro da titani con Quake III Arena. Vi rimando allora alla recensione finale.


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