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Recensione di: Filippo "Netbazzo" Bazzoni


E' già passato molto tempo da quando cominciarono a girare strane e fantastiche voci di corridoio riguardo ad una nuova console della Sony; si diceva che avesse una straordinaria potenza, talmente tanta che inizialmente molti pensarono che fosse tutta un'enorme presa in giro, messa in piedi magari per spaventare un altro colosso videoludico: la Sega, con la sua nuova console, il Dreamcast. Con grandissima gioia di tutti i videogiocatori, queste voci vennero ben presto confermate dalla casa nipponica; come se non bastasse si cominciarono anche ad avere delle prime schede con tutti i probabili componenti di questa console: quello che vi si poteva leggere era veramente sconcertante, il potenziale di questo nuovo prodotto era a dir poco fantastico e tutti i programmatori hanno cominciato a sbavare al solo pensiero di ciò che avrebbero potuto realizzare con i nuovi kit di sviluppo. Adesso siamo proprio alle soglie dell'uscita, naturalmente, in Giappone della PlayStation 2 (prevista per il 4 Marzo...), e da mesi in Internet girano immagini fantastiche, assolutamente realistiche; praticamente con la grafica delle introduzioni animate su PSX, per cui tutti siamo impazziti (vedi, per esempio, Silent Hill o Final Fantasy VIII...), sarà la stessa con cui potremo giocare con la PS2. Naturalmente l'imminente uscita di questa nuova console oscurerà ogni altra console presente sul mercato (nemmeno il Dreamcast potrà tenergli testa perché, nonostante un potenziale simile, i giochi che funzionano e gireranno sulla console nipponica saranno sempre superiori rispetto a quelli della console della casa di Sonic...), inclusa la sua sorella maggiore. Dobbiamo essere tristi per il triste e progressivo abbandono che toccherà alla PSX, che per anni ha saputo farci divertire da matti? Secondo me no, ma non tanto per il fatto che il suo successore sarà cento volte meglio, ma perché quando una console arriva alla fine di un suo ciclo vitale (è vero, molti di voi potrebbero obbiettare dicendo che è nelle intenzioni della Sony continuare a produrre altri giochi per PSX per almeno un anno e mezzo, ma mi sento in dovere di aprirvi gli occhi facendovi notare che è logico che tutte le case preferiranno produrre i giochi più belli e innovativi su PS2 e quelli più brutti su PSX...) quello che riesce ad esprimere è impressionante, i giochi che si riescono a produrre sono fantastici, visto che i programmatori (dopo tanti anni passati con quei kit di sviluppo...) conoscono a menadito tutte le potenzialità della macchina e sanno perfettamente ciò che possono richiedere da questa. Nonostante questa affermazione ritengo che tutt'ora vengano ancora messi sul mercato dei giochi che non sono proprio il massimo, e ciò mi sorprende e delude moltissimo. Purtroppo anche Lego Racers rientra nella categoria di questi giochi. Prima della sua uscita, questo gioco della Lego Media ha fatto molto parlare di sé: le immagini che giravano erano belline, con una grafica pulita e adatta a questo gioco, secondo le interviste rilasciate dai programmatori questo prodotto conteneva delle significative innovazioni e delle divertenti opzioni, inoltre con una licenza come quella della Lego si sarebbero potute fare un miliardo di cose (quando ho avuto tra le mani il CD di questo gioco ero al massimo della gioia, immaginandomi ore ed ore di sano ed appassionante divertimento, che mi avrebbe riportato alla mia più tenera giovinezza, quando trascorrevo interi pomeriggi ad incastrare mattoncini colorati...). 

Invece questa straordinaria licenza non è stata sfruttata come si dovrebbe; tutto il gioco, infatti, si riduce ad una semplice corsa ad otto veicoli su circuiti immaginari, con uso di potenziatori ed armi. Adesso come adesso, spendere dei soldi per mettere in circolazione dei giochi con queste caratteristiche (a meno che non si abbia qualche sensazionale innovazione...) è da pazzi, visto l'accanita concorrenza: negli ultimi tempi sono stati sfornati giochi di go-kart fantastici come Crash Team Racing o Speed Freaks, praticamente impossibili da battere. Lego Racers, giocato dopo uno di questi due titoli, risulta essere solamente una brutta imitazione, poco divertente, che dopo una prima mezz'ora di gioco ha già esaurito ogni elemento di novità e con questo anche la sua misera longevità. Non siete d'accordo con me? Se voi foste stati i programmatori di questo gioco a quale aspetto del gioco avreste dato maggior attenzione e cura, pensando che sarebbe stato un vero e proprio punto di forza, con cui avreste potuto sbaragliare la concorrenza? Ma è logico..., l'aspetto della creatività e della costruzione!! Non ci vuole un genio per capirlo!! Questo elemento, invece, è stato molto sottovalutato e curato poco, reso molto male e con un'interfaccia molto complicata da utilizzare. Però, nonostante questo handicap e l'incompetenza con cui è stata realizzata, la parte del gioco riguardante la realizzazione di macchine vere e proprie risulta senza dubbio la più bella e divertente (pensate che se fosse stata strutturata in una maniera un po' migliore il prodotto finale avrebbe meritato un voto più che discreto senza aver rubato niente a nessuno...). In questa sezione, infatti, con i simpatici mattoncini Lego potrete realizzare i vostri bolidi dando sfogo a tutte le vostre fantasie (le tipologie dei pezzi sono un po' tropo poche per poter realizzare pienamente tutto ciò che la vostra mente malata può pensare...), e non è tutto...sarà possibile anche creare il vostro pilota vestendolo come vi pare (ci sono molti abiti tra cui potrete scegliere...) e fornendogli patente, scegliendo per la foto anche l'espressione con cui immortalare il vostro pilota. Come ho già detto, però, l'interfaccia che permette la costruzione è abbastanza complicata, e penalizza questa sezione di gioco, che potrebbe essere diventata veramente mitica e lodata da tutti. Per quanto riguarda il gioco vero e proprio, questo è diviso in tre diverse competizioni in cui potrete cimentarvi: la prima è quella (classica...) delle prove a tempo, poi un'altra in cui potrete gareggiare misurandovi contro il computer su un circuito a vostra scelta; quando sarete diventati esperti in queste due gare e avrete preso dimestichezza con i comandi sarà giunto il momento di intraprendere uno Story Mode, che vi vedrà correre testa a testa con alcuni miniboss molto agguerriti. Naturalmente, delle tre, quest'ultima è la più bella e divertente (si fa per dire!!): innanzitutto i personaggi con cui correre sono molto pochi, anche se ben caratterizzati (a questa mancanza però si può ovviare con l'Edit Mode, che propone combinazioni quasi infinite...), come d'altronde sono poche le piste. 

Questo è un altro punto su cui voglio fare una piccola sosta, nella realizzazione degli scenari, infatti, è stato fatto un altro buco nell'acqua: ho sperato fortemente che questi sarebbero stati realizzati con i pezzi della Lego, tutti incastrati gli uni con gli altri fino a formare spettacolari fondali..., invece sono stati impiegati saltuariamente qua e là, finendo per correre con degli omini Lego, su macchinine Lego, in alcuni circuiti normalissimi, e ciò non è per nulla bello. Per quanto riguarda l'azione di gioco (se devo essere sincero...), non è affatto divertente, penalizzata da controlli imprecisi nella maggior parte dei casi e delle curve, da un ristretto numero di armi e potenziatori e da tempi di caricamento estremamente lunghi ed estenuanti. Alla luce di tutte queste considerazioni stavo, quindi, per spegnere rabbiosamente la mia amata PSX e gettare questo gioco nel "cassetto maledetto", quello dove tengo tutti i miei giochi meno entusiasmanti, con i quali non giocherò più, ma qualcosa ha frenato la mia mano. Una forza sovrannaturale mi ha fatto continuare a giocare e a correre su un discreto numero di tracciati: mentre ero impegnato a battere i miei avversari mi ritornavano alla mente tutti i miei ricordi di quando ero piccolo, di quando giocavo con i bellissimi Lego e probabilmente questo è l'unico motivo per cui questo gioco possa sperare di vendere qualche pezzo e guadagnare qualcosa. Per evitare di ritrovarmi in casa i programmatori di questo titolo, armati di spranghe di ferro e catene, devo dire che per questa recensione ho usato il mio punto di vista (quello di un ragazzo di sedici anni appassionato di GDR, avventure in terza persona, musica e film horror...) e non quello per cui probabilmente era stato programmato e indirizzato Lego Racers. Per dare quindi una valutazione più completa ho invitato a casa mia i miei cuginetti e li ho messi davanti alla PSX per un paio d'ore e quello che ne è risultato mi ha sorpreso molto: hanno detto che si sono divertiti molto e che è davvero un bel gioco. Concludendo, vi voglio dire che se avete avanzato qualche soldo dalle feste natalizie (ne dubito...) fareste meglio a spenderli in altri giochi, a meno che non dobbiate fare un regalo al vostro fratellino minore, che lo gradirà sicuramente. 

Titolo: Lego Racers
Software House: Lego Media
Sviluppatore: idem
Distributore: Leader
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1 - 2



Totale -


PRO
- Bella la sezione riguardante la costruzione di propri mezzi e piloti
- Risveglia indimenticabili ricordi fanciulleschi
- Piace ai videogiocatori più piccoli

CONTRO
- La longevità non esiste in questo gioco
- Caricamenti lenti
- Pochi tracciati e piloti
- Non è divertente
- La licenza è sfruttata malissimo
- Controlli imprecisi


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.