
Erano ormai due settimane che Bill,
ogni qualvolta mi vedeva on-line su ICQ mi chiedeva (rompendo alquanto...) (ah, si?
ndBill) di scrivere la recensione di Omega Boost, il nuovo shooter della Polyphony
Digital, la software house di Gran Turismo, che ha deciso di cambiare un po’ genere,
tirando fuori dal suo cappello a cilindro questo nuovo sparatutto. Così mi trovo a
scriverla in un momento di pausa (finta pausa...) al lavoro, siccome faccio il barista
nell’ …dlin dlon... ...messaggio promozionale... dlin dlon... Hotel Sintini di
Cesenatico! Che dire di Omega Boost... Beh, prima di tutto sono rimasto sconvolto
dall’introduzione che, a mio modesto parere è da considerare seconda solamente a
quella di Final Fantasy 8. Musica rock e combattimenti tra Mech nello spazio si mischiano
e si contaminano in un FMV tirato all’inverosimile, dove ogni movimento, ogni arma,
ogni astronave sarà scansionata dai vostri occhi in un centesimo di secondo per non
perderne nemmeno un attimo? Direi di sì, altrimenti non vi facevo morire soffocati da un
frase così lunga! Ma soprattutto quanto cavolo è lungo quel super–mega-cannonazzo?
Cacchio c’è gente al bar. Continuerò la recensione a casa davanti alla PSX.
Finalmente a casa… La prima schermata (dopo la introduzione) ci comunica che
l’autosave è attivato (se nello Slot 1 era presente una memory card con almeno 1
blocco libero!) e da qui si accede al menù principale; in background si può sentire la
canzone che ci ha accompagnato nella intro Ah, un appunto. La versione del gioco da me
recensita è quella giapponese (anche se la PAL non dovrebbe tardare molto...): i menù
però sono tutti in inglese e le spiegazioni sono in caratteri Hiragama (se vi volete
tradurre i menù, anche i nomi di Winning Eleven 3 Final
Version, ecco qua i due alfabeti Hiragama e Katakana...); ma non c’è da
preoccuparsi, perchè non penso che abbiate bisogno di spiegazioni su come salvare o
caricare un gioco!! Il menù principale è composto da diverse opzioni:
Campaign
Play |
19
Missioni di varia lunghezza e durata |
Training
Play |
4
Missioni di allenamento |
Zone Play |
Potrete
rigiocare le missioni separatamente |
Replay |
I replay
e le dimostrazioni delle missioni da voi già completate |
Load /
Save |
C’è
bisogno di spiegare? |
Rankings |
I primi
10 |
Options |
Joypad
Setting, BGM, Volume, Information (???), Adjust Screen |
La voce Campaign
Play è praticamente l’opzione da scegliere per iniziare il gioco, scegliendola si
verrà proiettati verso le diciannove difficoltose missioni, incluse in questo titolo. Si
avranno a disposizione cinque crediti (ne voglio di piùùù!!) e infatti non si può
salvare durante lo svolgimento delle missioni, proprio come in R-Type Delta e Einhander. Il gioco è in terza persona
(alla Metal Gear Solid o Tomb Raider...), quindi vedrete
il vostro gigantesco Mech di spalle (spingendo SELECT potrete avere la vista in prima
persona (alla Doom o Quake...). Le missioni risultano ben architettate e non si ha la
sfortuna di incontrare miriadi di minuscole astronavicelle pronte ad essere abbattute in
un solo colpo. Con mia grande sorpresa, però, in tutte le missioni da me completate (le
prime 7 in modalità Normal...) mi sono trovato a combattere contro un mini–boss
dietro l’altro e di conseguenza, dopo essere stato quasi disintegrato, contro il Boss
di fine livello. La grafica di contorno risulta un po’ scarna, anzi direi quasi
assente, quindi non aspettatevi combattimenti volando attorno montagne o cose del genere
alla Rogue Squadron. Infatti i combattimenti
si svolgeranno nello spazio, in deserti, e in tubi strettissimi pieni di nemici (CHE
CASINO!!! Mi ricordano quasi N20, l’unico gioco dove si ha un’autonomia di quasi
cinque minuti, perchè poi si è costretti ad andare di corsa a sboccare in bagno, ma non
perché sia brutto, ma perché fa venire un mal di testa tremendo!).
Comunque questa
mancanza non si può considerare una nota negativa in quante gli scontri sono così
frequenti e coinvolgenti che non ve ne accorgerete neanche. I boss sono stati realizzati
molto bene e sono di vario genere, si va dalle mega-astronavi alle piccole ma
insidiosissime navicelle monoala, dai Mech (i più difficili da battere...) a quei
giganteschi carri armati con doppia farcitura di laser, cannoni al plasma, senza parlare
del Ragnaccio Bastardo Porco dentro il tunnel; insomma godeteveli tutti! L’opzione
Training vi permetterà di prendere confidenza con i comandi (utilissimo L1 che vi
permetterà di prendere bene la mira e spazzare via ogni avversario...), in questa sezione
potrete cimentarvi in quattro missioncine: Scan Search, Circular Flight, Lock on Laser e
Pseudo Mission (i nomi dicono tutto...). In queste imparerete a comandare il vostro Mech e
vi impratichirete (si può dire?) nei suoi movimenti. Nel menù principale potrete trovare
anche la sezione “zone play”, nella quale si potranno riprovare tutte le
missioni da voi già completate ed in più anche quella in cui siete stati abbattuti. In
questi modo potrete allenarvi su di una missione specifica e non perderete tempo per
rifare ogni volta tutte le missioni precedenti. Ora arriviamo alla sezione replay, per me
la più utile (ricordate la medesima in Gran Turismo?), perché oltre a rivedervi i replay
precedentemente salvati; da qui potrete vedere come si completano tutte le missioni ad
esclusione di quelle non giocate. Durante la riproduzione di un replay potrete mandare
avanti velocemente (R1), fare la moviola (L1) e potrete cambiare telecamera, perchè ce ne
sono sette, di cui una manuale (SELECT). Nelle Opzioni si potrà scegliere la musica di
sottofondo, il volume, la difficoltà del gioco (Normal o Hard) e la configurazione del
joypad. In conclusione, penso che Omega Boost sia assolutamente di livello superiore agli
altri titoli del genere. La grafica è molto dettagliata e non si avvertono rallentamenti
neanche nelle fasi più concitate.
La giocabilità è
molto alta, grazie anche alla facilità di movimento e di sparo dei Mech targati
Polyphony. Non ho ancora parlato della longevità! Diciamo che per i veri intenditori del
genere questo gioco sarà una vera e propria sfida, e penso che in minimo tre settimane lo
finiranno, mentre invece per i giocatori PSX generici (come me dopo tutto, non ho un
genere esclusivo sugli altri...) potrebbe anche succedere di stancarsi dopo meno di due
settimane di gioco! :( E ora vi lascio alla solita frase scritta in ogni recensione di
Omega Boost: dopotutto dagli stessi sviluppatori di Gran Turismo cosa ci si doveva
aspettare? Ah!! Quasi dimenticavo questo è uno dei primi giochi che supportano L3
(schiacciate la levetta sinistra del vostro controller analogico… quel click che
avete sentito è L3...) anche se probabilmente servirà molto avanti nel gioco perché io
sinceramente ho provato e non succedeva niente. Sarà la solita leggenda metropolitana?
Mah… se sapete qualcosa fatemi un fischio! |
Titolo: Omega Boost
Software House: Sony
Sviluppatore: Polyphony Digital
Distributore: Importazione
Formato: NTSC-J
Prezzo: Lire 139.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1
Totale -
PRO
- Grafica mozzafiato
- Giocabilità molto elevata
- Fluidità ai massimi livelli
- Il miglior gioco di Mech su PSX
CONTRO
- Non si può salvare in mezzo ai livelli
- Costicchia un po' troppo
- Utilizza la protezione Anti-ModChip
Ringraziamo Videofollie per averci fornito il materiale
recensibile. |