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Preview di: Fabio "Bill" Cristi


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E così: dopo una domenica assolutamente da dimenticare, sia a causa delle condizioni atmosferiche pessime, che anche per il fatto che Michael Schumacher si sia fatto male nel Gran Premio d’Inghilterra, per di più con bandiera rossa esposta, probabilmente ha buttato via per l’ennesima volta, il Campionato del Mondo, ci si ritrova davanti ad una pagina bianca di Word, che non aspetta altro che essere riempita di frasi e parole. Ritornando al discorso Schumacher, viene da chiedersi perchè tanta sfiga, ma soprattutto perchè noi comuni mortali non possiamo vedere le immagini provenienti dal network D+ dove, con la possibilità di essere noi stessi i registi del Gran Premio, è stato mostrato il vero misfatto accaduto all’auto del campione tedesco, dove si vede chiaramente che il suo sterzo non ha funzionato a dovere nell’impostazione della curva. Comunque, ritornando al nostro discorso, anche perchè non si tratta di un gioco di Formula 1 (spero avrete capito che vorrei parlarvi di GP3 quanto prima, anche perchè sono a conoscenza di informazioni molto interessanti...), ma di un action/adventure 3D. Vi devo però chiarire subito che non si tratta del solito gioco alla Tomb Raider o, per parlare di qualcosa di più recente (e a mio avviso, molto più bello...) Heretic 2, ma di un qualcosa di leggermente più vario e, a mio parere, molto più divertente. Vi ricordate Magic Carpet, uno dei migliori giochi per PC mai realizzati, caratterizzato da un game design semplice ma geniale (ad opera del grande Peter Molyneux...), titolo uscito agli albori dell’era Pentium, quindi nel 1994? Voi vi trovavate sopra un tappeto volante e, sfruttando mana e palle di fuoco, dovevate far fuori decine di nemici che tendevano ad ostruirvi la strada. Il successo del gioco spinse la Bullfrog a realizzarne un seguito che, per parecchi, era migliore del predecessore (a proposito, cari amici della Bullfrog, perchè non farne un seguito che sfrutti le nuove tecnologie? D’altronde, dopo Populous 3, Dungeon Keeper 2 e Theme Park World manca solo questo...), anche se molti altri lo criticarono per l’aggiunta di poche novità ad un titolo che, sinceramente, a mio parere non ne aveva bisogno. Ecco, allora: prendete Magic Carpet, aggiungete un po’ di Panzer Dragoon (titolo della Sega per Saturn e PC dove, a bordo di un drago svolazzavate tra canyon e altri mondi e, con le vostre palle di fuoco bruciavate tutto a più non posso...) e di Tomb Raider; shakerate bene e versate in una finestra di un compilatore C++. Cosa otterrete?

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Un'immagine quasi epica: Rynn vista da un'inquadratura piuttosto interessante, con il suo scudiero alato. Quando attiverete l'inventario, la nostra eroina si volterà mostrando tutte le sue qualità...

Molto semplicemente, questo Drakan: Order of the Flame. Forse l’originalità non è una delle cose a cui i programmatori puntavano, ma il titolo della Psygnosis risulta così ben realizzato graficamente, giocabile e divertente che, dopo aver visionato una versione preliminare del gioco, ci sono stati consensi unanimi in redazione, come raramente era accaduto di recente. Sviluppato dalla Surreal Software, una software house inglese di cui, francamente, non ricordo altri titoli, e distribuito dalla Psygnosis, Drakan sfrutta un nuovo engine grafico, chiamato Riot Engine che, da quello che abbiamo potuto vedere, ci è sembrato molto funzionale e, addirittura, è già stato dato in licenza dalla Surreal ad altre software house per alcuni nuovi titoli, anche se non ci è dato sapere quali sono le case che hanno beneficiato di questo motore grafico. Il modo in cui Drakan, però, si approccia al genere degli action game 3D è abbastanza inusuale, visto che avrete la possibilità di muovervi nel mondo virtuale creato dagli sviluppatori in due maniere: a piedi, normalmente, e a cavallo di un drago. Da quest’ultima cosa capite perchè alla Surreal abbiano giocato parecchie volte a Magic Carpet e Panzer Dragoon e sono rimasti favorevolmente impressionati dai due titoli di Bullfrog e Sega, inserendo alcune delle caratteristiche di questi giochi in Drakan. Per quello che riguarda il muoversi a piedi, invece, non impersonerete un drago, ma una bella signorina, chiamata Rynn, abbastanza dotata e, a mio avviso, più carina della signorina Croft che, piuttosto arrabbiata, si aggira in questo mondo fantasy per far fuori i cattivoni che le hanno fatto fuori la famiglia. Anche qui, il riferimento a Tomb Raider (per quello che riguarda il personaggio...) è palese, ma sembra che i programmatori abbiano capito che per incrementare le vendite dei loro titoli è necessario ricorrere a questi mezzucci (Tomb Raider insegna...) con i quali, magari, si ha la possibilità di avvicinare al videogioco anche le ragazze, che potranno controllare un personaggio della loro stessa natura (fosse davvero così...) e non uomini muscolosi che hanno assunto chili di doping per diventare tali. Il drago si chiama Arokh e con la ragazza ha steso un patto di amicizia e alleanza, impegnandosi ad aiutarla per salvare il villaggio dove vive e, allo stesso tempo, Rynn si è impegnata a risolvere altri problemi (non quelli che state pensando, pervertiti!) del bestione. Il sistema di gioco che sta alla base di Drakan è molto semplice: salite sul drago, recatevi dove dovete andare e, poi, sia che siate sul drago, oppure a terra, mazzulate senza pietà. Il sistema di controllo che hanno scelto alla Surreal è quello che nel periodo post-Heretic 2 si può trovare nei migliori giochi del genere: tastiera per muoversi e per le altre funzioni e mouse per girare, guardarsi attorno e utilizzare tutto quello che si ha in mano.

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A volo di Arokh ci muoviamo tra queste montagne. Meglio che con l'Alitalia... Siamo caduti in acqua, ma Rynn sa anche nuotare. Notate l'ombra e anche qualcos'altro...

Anche i joystick con Force-Feedback sono supportati ma, sinceramente, non si tratta di una periferica molto comoda per giochi di questo tipo. Con il drago potrete anche muovervi a terra ma, sicuramente, la cosa che dà più emozione è quando, a cavallo di Arokh, potrete alzarvi in volo tra le montagne presenti nei livelli di gioco che abbiamo provato. E’ presente un effetto di fogging piuttosto denso, che però non è fatto per nascondere le magagne dell’engine, ma per creare una maggiore atmosfera e devo dire che ci riesce perfettamente. L’unica arma di cui dispone Arokh sono le palle di fuoco che escono dalla sua bocca, ma possono essere comunque efficaci per fare fuori i nemici più deboli (che ricordano molto maiali mutati dal punto di vista genetico, ma credo li vedrete nelle immagini...). Ce ne vorrà una maggiore quantità, invece, per distruggere cannoni oppure per affrontarsi in volo con altri bestioni alati. Questa è senz’altro una delle cose più belle di Drakan, anche perchè ci ricorda molto alcune fiabe che ci leggevano quando eravamo piccoli; chi non ha mai sognato di assistere a questi fantastici ed epici duelli nei cieli, tra bestioni di stazza piuttosto elevata che si sparano palle di fuoco. In Drakan, ogni dragone possiede delle fireball di colore diverso, cosa che sarà utile per riconoscersi nelle partite in multiplayer, cosa piuttosto nuova per un gioco del genere. I duelli aerei di Drakan potrebbero ricordare, a volte, i dogfight che si svolgono nelle simulazioni di volo, ma senza dubbio, Arokh è molto più maneggevole di un F-16 e la cosa si rivela molto più avvincente. Per quello che riguarda le armi di Rynn, invece, la formosa fanciulla può usufruire fin dall’inizio di una mazza chiodata indistruttibile, che farà un gran male a chi se la troverà addosso. Proseguendo nel gioco, troverete altre armi, come asce, spade e altre armi bianche di questo genere, che si posizioneranno nel vostro inventario e potranno essere utilizzate quando vi serviranno. Basterà aprire l’inventario e, con il mouse, fare un semplice Drag & Drop su Rynn dell’oggetto che si vuole utilizzare e, questo apparirà subito nelle mani della fanciulla. L’organizzazione dell’inventario mi ha ricordato molto quella di Diablo, della Blizzard (con l’uscita di Diablo II rimandata a Natale. Speriamo di vedere qualcosa in occasione dell’ECTS...); si tratta infatti di una griglia rettangolare, in cui un oggetto che volete inserire occupa un certo numero di quadratini. Se non ce ne stanno più, non potrete accumulare altri oggetti, e la cosa vi costringerà a liberarvi di pezzi che, magari, non vi servono, per inserirne altri che invece vi potrebbero essere di maggiore utilità. La cosa rende sicuramente più difficile il tutto e aumenta piuttosto vistosamente la longevità. Tra gli oggetti che potrete trovare in giro, ci saranno medikit (utili per ripristinare la vostra energia, che in pochi colpi rischia di andare giù...), chiavi per aprire porte e altre cose del genere. Un altro degli elementi interessanti di Drakan è senz’altro la presenza di parecchi NPC (dall’inglese Non Playing Characters, ovvero personaggi non giocanti...), con i quali potrete interagire, magari ricevendo informazioni utili sul da farsi o oggetti che vi potrebbero servire per andare avanti nel gioco. In genere, in questi casi, partirà una sequenza animata realizzata con l’engine del gioco che, almeno nella versione in mio possesso, era interamente in inglese, senza sottotitoli di sorta. Per quelli di voi che, comunque, dovessero avere problemi con la lingua di Albione, sono quasi sicuro che la versione finale, in uscita a Settembre, sarà localizzata in italiano, per cui, meglio per voi. C’è però una critica da fare a questi intermezzi: i personaggi non aprono neppure la bocca (la texture della faccia non varia manco a pagarla...) e questo crea un effetto piuttosto spiacevole, soprattutto se ricordiamo quello che è stato fatto con altri giochi (di cui non faccio nomi, ma dico solo le iniziali: HL...).

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Un'altra visuale che mette in risalto tutte le qualità nascoste della fanciulla... Durante i duelli aerei possono accadere anche queste spiacevoli cose...

Un’altra cosa da dire è che la visuale è in terza persona ma, visto che avevo già detto che il gioco si ispirava parecchio a Tomb Raider, forse era piuttosto superfluo dirlo. Esiste comunque la possibilità di guardarsi attorno, usufruendo del mouse, per capire in che situazione vi trovate. Naturalmente, le azioni che Rynn può compiere sono tra le più disparate possibili: camminare, correre, saltare, nuotare e così via. Inoltre, se farete attendere troppo Arokh, questi inizierà a volare via ma, semplicemente premendo un tasto, lo potrete richiamare a prendervi. Il problema è che se lascerete il dragone libero, e se questo verrà colpito a morte, la brutta fine la farete pure voi. Detto questo, mi sembra ora di parlare degli aspetti tecnici. Come vi dicevo, dal punto di vista grafico, l’engine di Drakan non ha nulla da invidiare ai suoi più blasonati colleghi. Effetti di luce ben realizzati, ombre in tempo reale, esplosioni e incendi ottimamente realizzati e condizioni atmosferiche dinamiche. Il Riot Engine si comporta molto bene, tranne che in un semplice caso: quando sparate fireball contro alberi, case o altre strutture, queste non si incendieranno e, sinceramente, questa è una cosa, almeno per la versione finale, da rivedere. Il sonoro supporta le schede sonore 3D e, in questo caso, risulta veramente molto bello, e vi fornisce anche la possibilità di capire da dove arrivano le grida o le fireball dei nemici. Per quello che riguarda la giocabilità, il sistema di controllo è molto facile da utilizzare, ma può essere comunque affinato, anche perchè in certi casi, con Arokh, soffrirete di alcuni problemi di disorientamento. Per il resto, non posso fare altro che rimandarvi alla recensione finale, che dovrebbe avvenire verso Settembre (se riuscirò a passare almeno due giorni di fila a casa...). Byez.

Titolo: Drakan: Order of the Flame
Software House: Psygnosis
Sviluppatore: Surreal Software
Data d'uscita prevista: Settembre '99


PRIMA IMPRESSIONE

Come la Fenice risorge dalle sue ceneri, anche la Psygnosis (guarda caso con un animale molto simile...) potrebbe risorgere dalla mediocrità di tutte le sue ultime produzioni (vedi Tellurian Defence, Global Domination, O.D.T. e vari...) con questo gioco. Drakan ha tutte le caratteristiche per imporsi come il migliore nel suo genere. Inoltre, risulta anche abbastanza differente da tutti gli altri titoli dello stesso settore (il che è un bene...) e vi costringe ad impostare strategie differenti a seconda di come dovete muovervi. L’engine grafico fa il suo lavoro a dovere e anche dal punto di vista del sistema di controllo, direi che siamo quasi a livelli d’eccellenza. Per gli altri giudizi vi rimando alla recensione finale, non appena una versione recensibile sarà nelle nostre mani, presumibilmente verso Settembre.


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