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Recensione di: Lorenzo "Giorno" Godio


 

Dopo una breve pausa lavorativa (come recensore...), visto il mio impiego da parte del capo, come curatore del primo sottosito di AVOC, precisamente quello riguardante il DexDrive, mi accingo a scrivere un'altra recensione per PlayStation. Del titolo di cui vi andrò a parlare si è già trattato su AVOC qualche giorno fa, infatti ne è stata scritta una bella preview poco tempo fa dal prode collega Claudio Comandini. Space Debris, il titolo oggetto di questa recensione, è uno shooter 3D spaziale pubblicato dalla solita SCEE e sviluppato dall'inglese Rage Software, una software house molto attiva sia su PC che su Dreamcast, ma non su PlayStation, perché questo Space Debris è il loro secondo titolo per la console di casa Sony. L'altro, che è stato recensito poco tempo fa sulla vostra web-zine preferita, è stato Millennium Soldier, conversione PSX del discreto Expendable, già uscito per PC e Dreamcast, un gioco che ricorda molto, ad essere sinceri, i vecchi Ikari Warriors e Commando. Alla Rage, infatti, sono specializzati in questo: creare dei giochi esteticamente grandiosi, ma caratterizzati da concept piuttosto vecchi che potrebbero non attirare più. Space Debris è il loro primo titolo sviluppato apposta per la console di mamma Sony, ma ciò non significa che si basi su un concept originale, anzi si tratta della consueta riproposizione di una vecchia tipologia di gioco, rimodernata a dovere per le esigenze dei giocatori attuali. Sin dal principio della storia dei videogiochi, infatti, una buona fetta di questi furono ambientati nello spazio, perché ci mettevano ai comandi di astronavi da guerra e l'unico nostro obbiettivo sarebbe stato quello di salvare il pianeta dai nemici marziani! Molto tempo è passato (20 anni circa, Space Invaders è datato 1979, se non sbaglio) (non sbagli...ndBill), ma come potremmo mai dimenticare Galaga (dove venne implementata la possibilità di collegare due navicelle insieme!), Space Invaders (il vero e proprio papà di tutti i titoli del genere...) o comunque tutti gli altri che piano piano, passo per passo hanno segnato l'evoluzione del genere? Ora questi giochi sono stati riscoperti tramite i vari emulatori usciti per i nostri PC e ammetto che ogni tanto mi rimetto a giocarci (Galaga è il mio preferito...) perdendo tempo dietro alle solite navicelle fatte di pochi pixel e dai movimenti molto limitati! 

Il gioco che andrò ora ad analizzare, come vi ho già detto, si intitola Space Debris ed appartiene ad un genere di sparatutto spaziale non molto affrontato nel mondo PlayStation, anche perché pochi sviluppatori prima della Rage lo hanno voluto affrontare. Space Debris è uno sparatutto a scorrimento 3D a binari prestabiliti, ma questo vuol dire che non potrete aggirarvi per il mondo che state sorvolando, ma sarete sempre guidati in direzioni prestabilite, anche se naturalmente potrete però muovervi per tutta l'area dello schermo, sia in orizzontale che in verticale e con i pulsanti R1 ed R2 sarete in grado di accelerare o frenare per un certo periodo di tempo (limitato da una barra blu situata sullo schermo, sistema adottato anche dalla saga di Colony Wars, di cui aspettiamo con impazienza il seguito, Red Sun, atteso per Marzo...) (di cui trovate una bella preview su AVOC...ndBill. La intro risulta abbastanza curata e ci permette di introdurci nell'atmosfera poco seria e comunque avvincente del gioco. La trama che sta dietro a Space Debris non è delle più originali: voi sarete nei panni di un pilota militare di astronavi spaziali (che strano!) e avrete in mano le sorti dell'umanità, attaccata a sorpresa dagli alieni. In pratica dovrete viaggiare su ogni colonia terrestre sparsa nel sistema solare da Marte a Plutone, perché gli alieni oramai hanno preso il controllo di tutto il sistema e l'unica arma che può fermarli è l'arma messa a punto dal Dottore che si vedeva nella intro, la Fenice; il mezzo per fondere l'uomo alla macchina! La grafica rispetto a quello che abbiamo visto nella versione preview è migliorata di molto, le astronavi sono state ben curate ed anche le esplosioni sono state ben realizzate, anche se dopo averne viste un paio, le altre vi sembreranno tutte uguali, ed anche nelle fasi più concitate del gioco non risultano esserci rallentamenti. I programmatori sotto questo aspetto hanno svolto un ottimo lavoro, ed anche il sonoro è stato ben realizzato anche se ogni tanto (forse perché quella a cui sto giocando non è la versione definitiva, ma la versione review...) salta come in una pellicola VHS rovinata. Gli effetti sonori sono sempre i soliti spari, le esplosioni faranno sempre lo stesso suono e forse anche questo potrebbe farvi smettere di giocare a SD per noia. Nel menu principale le opzioni sono poche, ed esiste solo la voce Segreti, che può destare un minimo di interesse, che inizialmente è bloccata, ma che potrete sbloccare proseguendo nel gioco. La difficoltà del titolo della Rage risulta essere molto alta ed anche al livello di difficoltà più basso, finire il gioco non sarà uno scherzo, le astronavi nemiche sono sempre numerose sullo schermo e schivare i loro proiettili verdi non è davvero facile. 

Giocando, mi sono accorto che modificando il livello di difficoltà da facile a medio, l'intelligenza artificiale degli alieni non cambia minimamente e l'unica cosa che facilità il vostro compito è l'elevata quantità di power up presenti in ogni livello di gioco. Uno stratagemma che ho utilizzato per facilitare il gioco è stato quello di usare i due pulsanti per lo sparo (X e quadrato...) insieme, cosicché ogni volta che spingevo i due bottoni partivano una bella scarica di laser normali e tre missili a ricerca automatica! Come in ogni sparatutto che si rispetti i nemici arriveranno in stormi di sette/otto astronavi alla volta e se saranno distrutte tutte in premio avrete un power-up o una super bomba (una di quelle che, dopo averle sparate, tutti i nemici che si vedono sullo schermo andranno distrutti...). Le telecamere che potrete sfruttare sono solo due, una da dietro (la classica visuale Chase...) e quella da dentro l'astronave (un po' più scomoda, ma sempre utile per certe missioni di ricerca...). I mostri di fine livello sono stati creati molto in stile orientale ed ogni mostro meccanico prende la forma di un animale, troverete quindi scimmioni meccanici, scorpioni o vespe giganti spara bombe! Il gioco forse non sarà adatto ai non appassionati, ma io mi sono comunque divertito tantissimo. Space Debris è stato poi tutto tradotto in italiano e la traduzione mi è sembrata realizzata molto bene, ed anche il doppiaggio è stato fatto ottimamente. Forse non sarà il gioco cult del 2000, visto che la sua uscita è prevista per la fine di Gennaio del nuovo anno, ma si tratterà sicuramente di un pericoloso outsider. Vi lascio allora ai Pro e Contro e al voto finale. 

Titolo: Space Debris
Software House: SCEE
Sviluppatore: Rage
Distributore: SCEI
Formato: PAL
Prezzo: Lire 89.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1



Totale -


PRO
- Buona grafica
- Mai un rallentamento
- Buona traduzione

CONTRO
-
E' un po' troppo tardi per riscoprire questo genere di gioco
- Il sonoro lascia un po' a desiderare


Ringraziamo Sony per averci fornito il materiale recensibile.