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Recensione di: Federico "Saeba" Boschetti


Come tutte le cose belle, anche la mia esperienza (seppur breve…) di recensore finisce con questo titolo. Purtroppo infatti, l'età richiede che la propria attenzione e soprattutto il proprio tempo, venga distribuito in modo diverso (non dico che sia più bello o più brutto, è solo diverso.....), e oltre al lavoro ora si aggiunge anche l'organizzazione del matrimonio (e bravo il nostro Federico…ndBill)... Comunque, bando ai sentimentalismi, e vediamo di essere professionali, visto che, tra le altre cose, quello che mi accingo a recensire è forse uno dei titoli più attesi degli ultimi tempi. La maggior parte di voi si chiederà (soprattutto dopo aver visto qualche screenshot…), se un gioco come questo richiedeva così tanto tempo. Beh, secondo me no, e ora vi spiego anche il perché. Innanzitutto, un po’ di storia per chi di voi non conoscesse bene i retroscena della faccenda. All’incirca due annetti fa, dopo un anno dall’uscita di Red Alert, il secondo episodio della saga di RTS più conosciuta e giocata al mondo, alla Westwood (pressappoco in contemporanea con l’annuncio di Blade Runner…) decisero di annunciare il rivoluzionario Tiberian Sun, che avrebbe senz’altro spazzato via la concorrenza. Il gioco avrebbe dovuto sfruttare (come fa realmente…) un engine 3D in voxel (i famosi pixel tridimensionali…), che avrebbe permesso, anche in piena era di accelerazione 3D, di godere di una grafica migliore, anche se con richieste hardware minori. Inoltre, TS avrebbe dovuto presentare una serie di novità che avrebbero annichilito la concorrenza e lo avrebbero reso il migliore RTS degli ultimi anni. Ora, il gioco doveva uscire almeno un anno fa, ma poi, con la serie di ritardi avvenuti e tutte le vicende accadute in casa Westwood (prima l’acquisto della software house di Las Vegas da parte di EA, poi l’uscita dal team di sviluppo di alcuni membri molto importanti…), hanno fatto slittare la data d’uscita allo scorso 27 Agosto. Il fatto è che questo ritardo di un anno, ha fatto cadere il gioco in un periodo in cui i primi RTS in 3D hanno fatto la loro comparsa e il 2D è ormai vicino alla morte. Il problema, quindi, nasce qui. 

Ma continuiamo quello che stavo dicendo prima. La grafica è ancora totalmente in due dimensioni (e non mi vengano a dire quelli della Westwood che i voxel sono sprite 3D, sono comunque sprite…), il terreno è sì modificabile anche dinamicamente, ma non si può distruggere volontariamente (che ne so, per creare un nuovo punto di accesso ad una collina…), se non che in punti prestabiliti. Le unità sono molto piccole e soprattutto in 800*600 la fanteria è quasi invisibile... Insomma, come avrete capito, graficamente ci troviamo di fronte ad un gioco vecchio di almeno un anno (se non due..., più o meno il periodo in cui sarebbe dovuto uscire, prima di essere rinviato almeno una decina di volte...). Ma in fondo in questo tipo di giochi la grafica conta fino ad un certo punto (ne sanno qualcosa alla Cavedog, dove per fare un gioco sfavillante dal punto di vista grafico - mi sto riferendo, per chi non lo avesse capito, a TA: Kingdoms, - hanno dovuto fare i conti con una scattosità generale molto pronunciata in presenza di parecchie unità), e la fluidità forse è da preferire in senso assoluto, alla spettacolarità in senso assoluto. Certo è che alle soglie del 2000, ci si aspetta forse qualcosa di più anche per uno strategico in tempo reale. Si dice sempre, squadra che vince non si cambia, ma in questo caso la squadra incomincia a risentire degli anni (per fare un paragone calcistico, come il Milan di un po' di tempo fa, che per riconoscenza ai vecchi campioni non ha saputo rinnovarsi in tempo, incozzando in due stagioni alquanto negative..., che poi abbiano imparato dai propri errori è cosa risaputa a tutti... Oliver Rulez!!!). E il gioco ?? Non aspettatevi qualcosa di veramente rivoluzionario, a parte le unità che sono state ridisegnate e, in alcuni casi sono pure molto belle (la mia preferita è sicuramente il carro Disruptor dei GDI, veramente devastante!!!), le meccaniche di gioco sono rimaste più o meno invariate (un gradito ritorno è quello degli ingegneri, che a differenza di Red Alert ed esattamente come nel primo C&C, sono veramente temibili. Pensate che basta uno solo di loro per catturare un edificio nemico..... e a questo punto basta veramente poco per impossessarsi di una base avversaria!). Esattamente come nel primo grande C&C, le due fazioni (e anche qui ci sarebbe da ridire..., visto come procede la trama, potevano almeno inserire gli alieni!), sono estremamente differenti nella gestione degli armamenti: i GDI ovvero Global Defence Initiative, sono una specie di ONU del terzo millennio, con una forza d'impatto devastante, Mech, carri armati e le famigerate Orca, veicoli volanti dedicati al bombardamento, ricognizione e trasporto truppe. 

Tutta la loro strategia si basa sulla forza, avendo le unità più potenti del gioco. La confraternita dei NOD invece fonda tutte le sue manovre belliche sull'inganno e sulla sorpresa. Ben esplicativi di questa tendenza possono sicuramente essere il carro invisibile e l'APC (mezzo cingolato di trasporto truppe…) sotterraneo. Pensate cosa può fare un mezzo come quello pieno di ingegneri in una base GDI (a dire la verità i GDI possono difendersi con un bel pavee, ma nelle battaglie in multiplayer la fretta non aiuta a lastricare bene...). Insomma la varietà è sufficiente, ma una fazione in più non avrebbe guastato affatto (sarebbe stato bello magari poter utilizzare gli alieni solo dopo aver finito il gioco in single player con entrambe le fazioni...), in fondo è più di tre anni che ci stanno lavorando sopra! In ambito sonoro siamo alle solite: buone le musiche di accompagnamento (secondo me comunque hanno uno stile abbastanza particolare, che a qualcuno potrebbe anche non piacere affatto...., de gustibus...), ma gli effetti sonori sono praticamente gli stessi di Red Alert (a parte chiaramente quelli delle unità completamente nuove)!! Ma in questi tre anni alla Westwood che hanno fatto??? Si sono addormentati sugli allori, ecco cosa! In fondo il gioco non presenta nulla e dico NULLA di innovativo; hanno voglia di parlarci del terreno voxel modificabile (ma coi limiti di cui vi ho già parlato, il gameplay è assolutamente invariato…), le unità in pseudo 3D (che detto tra noi hanno lo stesso numero di fotogrammi degli sprite tradizionali e la differenza sinceramente non si vede, se non che in certi frangenti, sono più pixellose!), e altre cose di minor rilievo, qui signori e signori si tratta di specchietti per le allodole, ben predisposte (almeno fino a che il gioco non è uscito ufficialmente e gli allocchi - come del resto il sottoscritto - lo hanno comprato al volo senza aver aspettato nemmeno una prima impressione, fedeli alla convinzione che da mamma Westwood, l'unica, vera, mamma degli RTS, non ci fosse da dubitare nemmeno un momento…). Avrete forse capito dalle mie parole, che purtroppo la mia prima impressione con il gioco è stata di tremenda delusione, una volta constatata la mancanza di una qualsiasi differenza dagli ultimi strategici usciti, e francamente, in certi casi una MARCATA inferiorità. Dal punto di vista strategico, Starcraft, è ancora imbattuto (e secondo me ce ne vorrà ancora molto di tempo prima che venga superato sotto questo aspetto, se poi consideriamo anche Brood Wars, allora....), dal punto di vista estetico, ce ne sono a bizzeffe (lo stesso Starcraft, secondo me è ancora un pelo meglio, anche se è tutto in due dimensioni, senza considerare i vari TA: Kingdoms e Warzone 2100, per citare i più recenti…) Sotto il punto di vista del divertimento, però siamo ancora su livelli molto alti, come vuole la tradizione di casa Westwood. Non posso negare infatti che, soprattutto per un appassionato della serie, ritrovare certe meccaniche di gioco, e soprattutto quella sensazione di appagamento una volta terminata l'ennesima missione, non ci siano. Però da chi ha partorito un genere, ci si aspetta un minimo di coraggio in più (vorrà dire che aspetteremo C&C: Renegade…) e soprattutto da un gioco che ha richiesto tanto tempo, almeno un po' di innovazione. Non troverete nulla di tutto questo in Tiberian Sun, però posso dirvi che, almeno vi divertirete, e neppure poco. Insomma, nell'attesa del gioco che rivoluzionerà il genere (penso ai futuri Homeworld, Dark Reign 2 e soprattutto Warcraft 3...), in un periodo di magra in cui i patiti del genere devono accontentarsi di pane e acqua (a dire la verità ci sarebbe quel famoso Kingdoms, che non è affatto da buttare via....), un gioco del genere non può che far piacere..., ma insomma..., poteva essere fatto meglio. 

Titolo: Command & Conquer: Tiberian Sun
Software House: Electronic Arts
Sviluppatore: Westwood Studios
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 79.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 3000 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 233 MMX, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 4 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 350 (overclockato a 392 Mhz), 64 Mb Ram, Matrox G200 Mystique 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Cd-Rom 32x MAX Samsung, Sound Blaster Live!, Gamepad, Joystick Sidewinder 3D Pro. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Poco dettagliata e soprattutto troppo minuta. Va bene che in questo modo non si rischiano rallentamenti anche su computer più lenti (anche se in 800*600 questo non è del tutto vero…), ma a tutto c’è un limite! Se non altro non necessita di scheda acceleratrice (ma chi non ce l’ha al giorno d’oggi?).

Effetti Sonori -
Anche in questo caso, poche le innovazioni, e tutto sa di già sentito. Un po’ di lavoro in più non avrebbe guastato (così usciva nel 2030 probabilmente…).

Musica -
Molto particolari e che potrebbero non piacere a tutti. 

Giocabilità -
Molto buona, adatta sia a chi non vuole scervellarsi, sia a quelli che preferiscono un approccio più strategico.

Longevità -
Una discreta longevità di fondo vi garantisce parecchie ore di gioco.

Real. Tecnica -
Qualche bug qua e là (in certi casi alcune unità sparano dove non dovrebbero, ma una patch è già in preparazione…), ma niente di eclatante (tipo il primo C&C dove si poteva costruire un muro fino alla base avversaria e murarci dentro i nemici, tanto il computer non lo distruggeva!!!!!).

Ric. Hardware -
Basta un P200 con 32 Mb di Ram e una SVGA veloce per godersi il gioco al meglio.

Totale -
Una delusione abbastanza marcata nei primi momenti, lascia spazio ad una valutazione più benevola con l’avanzare del gioco. Nonostante tutto quello di buono che è stato fatto per la giocabilità, il prodotto rimane comunque abbastanza retrò e non tutti lo apprezzeranno appieno. Consigliatissimo ai fan della serie, un po’ meno agli altri, che dovrebbero rivolgersi verso altri lidi (Starcraft su tutti, se ancora non l’avete, e se l’avete finito, sulla sua espansione; in alternativa altri giochi del genere sono già stati citati nella recensione, e in generale sono tutti buoni titoli...) più al passo coi tempi.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


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