Ciao! Sto scrivendo questeditoriale senza
sapere ancora se Bill (con il quale non ho ancora parlato) accetterà, ma vedendolo
annaspare sotto un carico di lavoro disumano ho deciso di correre in suo aiuto. E così
dopo diversi mesi di silenzio torno alla mia attività preferita, ovvero
lautoesaltazione pubblica del mio ego. Ma banniamo le ciance da questa pagina ed
addentriamoci nellargomento odierno che potremmo amichevolmente chiamare: la perdita
dellInnocenza.
Volenti o nolenti
dobbiamo prendere atto del fatto che il mondo del videogioco sta appena uscendo
dallinfanzia ed entrando nelladolescenza. E come tutti i ragazzi lasciati da
parte i sogni e le fantasie infantili comincia a curare laspetto e le
apparenze
dimenticando forse aspetti più importanti.
Cosa comporta tutto
ciò? Beh, è sotto gli occhi di tutti noi, il mercato videoludico a raggiunto livelli che
solo 10 ani fa sarebbero stati inimmaginabili, i videogiochi (soprattutto per Console)
hanno rotto il muro di pregiudizi che ha mantenuto per anni il nostro un hobby
delite, e come se non bastasse i sogni (le fantasie infantili) hanno lasciato spazio
allaspetto (3DFX et similia).
Noi (come comunità
di videogiocatori cogitanti) stiamo già da qualche tempo denunciato questo fenomeno di
"mancanza di originalità" di "clonazione degli stessi titoli", ma
forse dovremmo anche accettare lidea che questo sia solamente (e debba essere) un
periodo di transizione, un periodo nel quale le trasformazioni più evidenti sono solo
estetiche ma che porta con se anche una profonda riflessione (magari inconsapevole) che
troverà il suo "sfogo" in una nuova fase, quella adulta.
Magari riportare il
mondo videoludico a quello cinematografico "in toto" senza apportare le dovute
correzioni può rivelarsi rischioso, ma il paragone potrebbe servire a chiarire alcuni
aspetti secondo me importanti. Dopo linvenzione del cinema un secolo fa, si aprì
una grande fase di sperimentazione su come utilizzare il nuovo strumento comunicativo,
nacquero i generi si crearono le correnti, i primi grandi registi si formarono e diedero
il loro contributo
poi "finalmente" il cinema maturò, arrivò ad essere
un fenomeno di massa, ed ora abbiamo innumerevoli filoni, generi e categorie che riescono
a soddisfare ogni genere di pubblico. Io spero (o almeno VOGLIO sperare) che si profili
una situazione analoga anche per i videogiochi, dove il grande mercato che ora,
finalmente, è disponibile non sia solo un portafoglio da spremere ma anche e soprattutto
lo stimolo per ampliare e far progredire i generi ed i filoni narrativi già presenti ed
anche per svilupparne coraggiosamente dei nuovi. In questa nuova età adulta magari (e qui
la mia opinione è anche contestabile) il mondo dei videogiochi salirà allolimpo
delle forme di comunicazione, abbandonando lo status di "giochini" con
lavvento anche di giochi "impegnati" che oltre al gioco vogliano
trasmettere anche un messaggio; ma questa è una realtà da noi ancora molto lontana, o
forse, per chi si ricorda un gioco di qualche anno fa: The Orion Conspiracy, neanche
troppo (io me lo ricordo: gran gioco, veramente gran gioco. Una trama pazzesca e veramente
"impegnata e adulta". Ci si sarebbe potuto anche fare un film... Anzi, sai che
ti dico, quasi quasi se trovo il tempo mi metto a giocarci di nuovo. ndBill).
Ciao!!!!!!
Luca "Sigmund " Rossi |
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