
Se devo essere
sincero, di questi ultimi tempi, sono stati veramente pochi i giochi che attendevo con
impazienza per giocarli e per recensirli. Questi titoli erano Heretic 2, Half-Life, Thief (la cui recensione non dovrebbe
tardare molti giorni
.), Wargasm e questo Dark Vengeance. Come avrete notato, i
titoli tra questi che sono già stati recensiti, vedono la mia firma al termine della
recensione e, sia per Thief che per Wargasm, ho idea (siccome il caporedattore sono io,
per cui comando io
) che la recensione finale sarà realizzata dal
sottoscritto. Forse, il meno noto ai più (visto che in effetti, qui in redazione,
solamente io e Mad lo conoscevamo
..) è proprio questo Dark Vengeance, un
action/adventure 3D in terza persona, alla Tomb Raider (forse, più alla Die by the Sword/Heretic 2
.), sviluppato dalla Reality
Bytes, una nuova software house che esordisce nel mondo dei videogames proprio con questo
titolo. Inizialmente, purtroppo, Dark Vengeance, non avrebbe dovuto avere un publisher, ma
la GT Interactive, uno dei giganti dellentertainment mondiale con EA e Activision,
ha intuito le potenzialità di questo titolo, acquisendo così i diritti di publishing del
gioco, proprio come era successo per Powerslide
(anchesso inizialmente senza publisher, perché sviluppato da una software house
esordiente, ma in seguito acquisito dalla GT Interactive
..). Bene, dopo aver giocato
a Dark Vengeance per qualche giorno, ed averlo quasi terminato, mi sono fatto un giudizio,
purtroppo, leggermente inferiore alle aspettative, ma ciò non significa affatto che ci
troviamo davanti ad un brutto gioco, anzi
. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto,
contemporaneamente alla versione PC è stata resa disponibile anche la versione Mac, che
supporta tutte le tecnologie in auge sulla macchina della mela (che, almeno per quello che
riguarda il mercato videoludico, sta subendo una grossa rinascita: basti pensare che sia
Quake III Arena che Unreal Tournament, usciranno contemporaneamente per PC e Mac
.).
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Nanoc sta
effettuando delle flessioni, allenandosi per la lotta che dovrà affrontare... |
Vi parlavo
della scia che appare al momento di sferrare un colpo. Eccovela.... |
La
versione PC, che poi è loggetto della nostra recensione, supporta tutte le più
recenti tecnologie di accelerazione tridimensionale, sia per quello che riguarda la
grafica, che per il sonoro. Il gioco, infatti, supporta, oltre al tradizionale Direct3D,
per la grafica, anche la tecnologia 3DNow! di AMD, utilizzata nei processori K6-2 e, per
quello che riguarda la parte sonora, le librerie EAX proprietarie della Creative, per
lutilizzo del gioco con una Sound
Blaster Live! Ma andiamo al dunque, e iniziamo a parlare del gioco. Dopo
linstallazione ed un breve caricamento (il gioco non presenta alcuna sorta di
introduzione
..), passiamo subito al menu principale. Evitiamo di parlare della
storia, cosa che richiederebbe lo spreco di una quantità incredibile di caratteri, e
cominciamo rapidamente a giocare. E possibile scegliere uno tra i tre personaggi
disponibili per affrontare lavventura: abbiamo Nanoc il Gladiatore, grosso e
potente; Kite lImbrogliona, veloce e agile; e Jetzel lo Stregone, cattivo e furbo,
grazie alluso della magia. Ognuno di questi tre personaggi possiede caratteristiche
peculiari, che lo differenziano dagli altri e che quindi vi costringono ad affrontare il
gioco in maniera diversa, a seconda del losco figuro che sceglierete per giocare. La
stessa cosa si ripercuote poi sulle armi e sugli oggetti che si possono raccogliere
durante lavventura, che risultano, anche in questo caso, differenti per ogni
personaggio. Il Gladiatore, per esempio, possiede armi piuttosto ingombranti, ma dalla
potenza devastante, che faranno un gran male a chi ci si metterà contro;
lImbrogliona, invece, possiede armi piuttosto piccole, a livello di grandezza, ma
che richiedono una certa velocità e prontezza per essere utilizzate; lo Stregone, come è
plausibile pensare, possiede armi quali bastoni magici (molto simile alla mitica Hellstaff
dei vari Heretic/Hexen) e altre che fanno, logicamente, tutte ricorso allutilizzo
della magia. Come dicevo prima, ogni personaggio possiede nove armi e quattro oggetti
esclusivi, anchessi connessi (scusate il gioco di parole
.) alle
caratteristiche del personaggio, che potranno portare, nel corso del gioco, notevoli
vantaggi (come diventare invisibili per un certo periodo ai nemici, oppure creare un clone
per distrarli
..).
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Lo stregone
dispone di armi più o meno potenti. Questa è una delle meno potenti.... |
Sim Salabim!
Oops... siamo spariti. Ma perchè questo continua ad inseguirci? |
Ci sono
poi anche power-up comuni, come quelli per ripristinare la propria energia, oltre ad altri
atti a creare effetti istantanei e al mana, indispensabile, nella maggior parte dei casi,
allo stregone. Giocandoci, per alcuni aspetti (anche se, a mio avviso, i due giochi sono
completamente differenti
.), DV mi ha ricordato molto un titolo della Eidos uscito in
estate, ovvero Deathtrap Dungeon. Questo per
lincredibile quantità di nemici che i grafici della Reality Bytes hanno inserito
nel gioco: ci sono circa 25 nemici, più i temibili boss finali, che risultano (anche ai
livelli di difficoltà meno elevati) molto difficili da sconfiggere. Il titolo Eidos ne
possedeva allincirca una cinquantina, molto differenti dal punto di vista
dellaspetto, presentando uno dei bestiari più vari mai visti in un videogioco. In
DV, i nemici sono riconducibili ad alcuni sotto-generi, che presentano caratteristiche di
attacco abbastanza differenti luno dallaltro: in linea di massima, non potrete
utilizzare la medesima tattica per metterli a terra, senza contare che, a seconda del
personaggio che sceglierete, dovrete comunque affrontarli in modo diverso. Questo è
sicuramente un toccasana per la longevità, che vi permetterà di giocare per almeno tre
volte, se vorrete terminarlo con tutti i personaggi e bisogna sicuramente fare un plauso
agli sviluppatori per questa scelta. Comunque, entrati nellambiente 3D di carattere
medieval-fantasy del gioco, vengono portati alla luce tutti i pregi di questo titolo, ma
anche le magagne che, sulla carta, non ci si attendeva. La grafica risulta molto
particolareggiata e bella, con effetti di luce che risaltano abbastanza e modelli
tridimensionali convincenti: lunico problema riguarda a mio avviso i nemici, che in
alcuni frangenti, deficitano di qualche frame di animazione, il che li porta a muoversi a
scatti. Unaltra cosa che non ho gradito (ma questo è un parere puramente estetico,
assolutamente opinabile
..) è la comparsa di una scia luminosa quando uno dei
personaggi picchia un nemico: in questo caso, DV mi ha ricordato molto Nightmare Creatures
della Kalisto, e purtroppo, la cosa non mi ha entusiasmato del tutto.
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Kite in
tutto il suo splendore. Non può competere con Lara Croft, ma anche lei fa la sua
figura..... |
Abbiamo
lanciato una potente tromba d'aria, dagli effetti devastanti..... |
Vi
dicevo allinizio che non è presente alcuna intro allinizio del gioco; bene,
allinterno di DV, le uniche sequenze animate (molto brevi, inoltre
.) che
potrete vedere, sono realizzate con lengine del gioco, e si integrano perfettamente
allinterno di questi. Dal punto di vista del sonoro, DV si difende molto bene,
soprattutto grazie al supporto dellaccelerazione hardware tramite le varie SB Live! della Creative: in questo
caso, il gioco diventa molto immersivo, e vi sembrerà proprio di stare allinterno
del mondo in cui state giocando. I problemi arrivano per quello che riguarda il sistema di
controllo: purtroppo, non è il più comodo che si sia visto negli ultimi tempi, e soffre
particolarmente quando si devono picchiare i nemici. A volte partono colpi in meno, altre
volte colpi in più, costringendovi, in certi casi a perdere energia per ovviare a questi
(indipendenti dalla vostra volontà
.) errori. Poi, forse per colpa di strani
problemi dellengine grafico, a volte finirete in punti abbastanza strani, o non
riuscirete ad andare dove volete. Per quello che riguarda la longevità, nulla da dire,
anche perché i tre personaggi presenti e il livello di difficoltà ottimamente
bilanciato, vi faranno rimanere attaccati al monitor per un certo periodo (se non sarete
costretti a cercare di giocarlo il più velocemente possibile come è successo al
sottoscritto
..). Per gli altri aspetti, ve ne riferirò nel commento. Prima di
concludere, però, due piccole note: allinterno del gioco è presente un menu
contenente cheat disponibile fin dallinizio, che vi consentirà di usufruire di
alcune facilitazioni non proprio corrette ai termini del gioco. Cè poi la
possibilità di giocare anche in multiplayer, sia in Deathmatch che in modalità Capture
the Flag; una cosa curiosa, poi, sempre per il gioco multiplayer, è la possibilità di
fare da spettatore ad una partita combattuta da altri, solamente per il gusto di vedere e,
magari, imparare qualche trucchetto del mestiere. Bene, per ora è tutto, anche perché
AntZ (tradotto in italiano con limmondo titolo di "Z" La Formica
..)
mi sta aspettando, per cui passiamo al commento. |
Titolo: Dark Vengeance
Software House: GT Interactive
Sviluppatore: Reality Bytes
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 166, 16 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 50 Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium II 233, 32 Mb Ram, 300 Mb Hard Disk, Cd-Rom 8x, Sound
Blaster Live!, Acceleratore grafico 3D comp.D3D.
Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb
Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI. Con
questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.
Grafica - 
Alla Reality Bytes hanno svolto un buon lavoro. La grafica è di ottimo
livello e fa un sapiente uso di tutte le potenzialità offerte dalle schede 3D. Purtroppo,
però, lengine in alcuni frangenti mostra alcuni problemi che, a mio avviso,
potevano essere risolti.
Effetti Sonori - 
Molto immersivo (se si possiede una Sound Blaster Live!) e azzeccato per
il titolo in questione.
Musica - 
Una colonna sonora piuttosto buona, che si adatta perfettamente
allatmosfera di Dark Vengeance.
Giocabilità - 
Le magagne vengono fuori tutte in questo punto. Il sistema di controllo non è
eccessivamente buono, e soffre particolarmente in alcuni punti, come ribadito nella
recensione. Sicuramente, si poteva fare qualcosa di meglio in questo aspetto.
Longevità - 
Tre modi completamente diversi di affrontare il gioco, che già di per sé
offre una discreta sfida, e un livello di difficoltà ottimamente calibrato. Cosa volete
di più?
Real. Tecnica - 
Dal punto di vista tecnico, per quello che riguarda il gioco, nessun problema.
I problemi ci sono invece per quello che riguarda il CD del gioco. A causa del formato
ibrido MAC/PC, su alcuni lettori, il CD potrebbe non essere letto al primo colpo. Ma vi
offro anche la soluzione al problema: tenete premuto il tasto Windows (quello con il logo
dellOS Microsoft) o Ctrl+Esc, mentre il lettore Cd-Rom tenta di leggere il supporto.
Dopo circa mezzo minuto, tutto andrà a buon fine e voi potrete giocare senza alcun
problema.
Ric. Hardware - 
Almeno un PII 233 con 32 Mb Ram e acceleratore 3D per godersi il gioco ad una
velocità accettabile. Ovvio che, poi, più potente è il vostro PC, meglio è
.
Totale - 
Devo dirvi che dare un giudizio finale a Dark Vengeance è una cosa molto
difficile, ma siccome mi sono dato questo compito, lo devo pur fare. Il gioco è più che
buono per la quasi totalità dei vari aspetti tecnici, ma delude assolutamente dal punto
di vista della giocabilità. Questo è un aspetto molto importante, ma visto il
coinvolgimento che ho provato giocando a DV e la notevole longevità, cosa rara di questi
tempi (anche Heretic 2, bello quanto si
vuole, ma molto veloce da terminare
..), sono spinto a chiudere un occhio e, se
gradite il genere, a consigliarvi anche di inserire Dark Vengeance all'interno della
vostra collezione di software. Per ora è tutto. Byez.
Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale
recensibile. |