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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


Dopo che Bill mi ha affidato questo gioco da recensire, trattenendo a stento le lacrime dalla commozione mi sono fiondato a casa a giocare; devo essere onesto, in realtà, a me Unreal non piace troppo, però sono davvero contento che abbia avuto successo, soprattutto per gli sviluppatori, ovvero la Epic Games, una volta specializzata in giochino shareware, come i mitici One Must Fall e Jazz Jackrabbit, che dopo anni di duro lavoro sfornò un capolavoro (la recensione del capo è passata ormai nella leggenda…), uscito la scorsa estate. Non dimentichiamoci di dire poi che Unreal appartiene a quel genere, quello degli shooter 3D, di cui facevano parte anche grossi capolavori del passato, come Quake e Doom, entrambi della texana id Software. Quando è uscito il primo Doom io frequentavo ancora la scuola elementare e giocavo "solamente" con il Mega Drive e il Game Boy (si fa per dire, comunque, anche perchè allora erano davvero delle signore console, e soprattutto la prima, che fu la prima console a 16 bit, e in seguito a 32, grazie al CD-X, un'apparecchio con il quale si potevano usare i giochi su CD per Mega Drive e che io avevo…) e dopo aver visto per la prima volta Doom, fra me e lui sorse un amore a prima vista, un colpo di fulmine fra uomo (diciamo pure bimbo…) e computer, che si tramutò poi in una passionale relazione, interrotta solo dal tempo e dalla voglia di cambiamenti nata in me: giocavo a Doom ovunque, e anche se non avevo il computer avevo comunque modo di giocarci nei supermercati, in uffici lavorativi dove potevo trovare computer e gente che mi lasciava giocare (voi li chiamereste sfaticati, io tutt'oggi li chiamo brava gente…), e col tempo sono riuscito a finirlo, ma non solo Doom, ma anche Doom 2 e relativa espansione, e tutto ciò suscitava in me un godimento totale, in quanto Doom piaceva anche a molti miei amici che non riuscivano, al contrario di me, a finirlo, nemmeno a livello Easy (io l'ho finito anche in Hard e con i nemici che avevano la capacità di rigenerarsi.....scusate se è poco) (quella sì che era difficoltà…ndBill). E pochi sapranno che il mitico livello 31 di Doom 2, il cui nome è Wolfenstein (nome tipicamente tedesco), è davvero un pezzo di storia videoludica, perchè il 5 maggio di sette anni or sono, una software house allora sconosciuta, la id, ovvero i responsabili di Doom (ma che coincidenza), mise sul mercato una demo di un gioco chiamato Wolfenstein 3D, che divenne poi quello che tutti avete potuto ammirare in tutto il suo splendore, ovvero Doom. Oggi mi ritrovo a giocare con giochi diversi, con una violenza ancora più gratuita, giochi come Carmageddon 2, Resident Evil 2, lo stesso Unreal, Half-Life, ma niente, penso, mi ridarà le stesse emozioni che mi diede Doom, e anche se oggi non ci gioco più (mi vergogno anche un po' a giocare con un gioco che si avviava, a quei tempi, dal DOS…), ogni tanto ritiro fuori la sua scatola e ritorno con la mente alle notti insonni passate per colpa sua e dei mostri che vi sono al suo interno. 

Scusate questa mia divagazione, ma penso che fosse necessaria anche a farvi capire quanta strada abbiano fatto i videogiochi nel tempo, e in particolare anche la GT Interactive, che dopo tanti anni è ancora sulla cresta dell'onda con un gioco come Unreal, che anche se a me non piace eccessivamente è comunque un signor gioco (e vorrei vedere…ndBill). Dopo Unreal era necessario, per emulare anche il successo di Quake (vi chiederete sicuramente perchè cito Quake così spesso, ma non tutti sanno che alcuni dei programmatori di Unreal lavorarono anche per Doom e Quake, che guarda caso era anch'esso della id…) creare una prima espansione (prima, perchè probabilmente ce ne saranno altre come per Quake…), come per dare un seguito alla trama del primo Unreal; ebbene Return To Na Pali può essere visto in tanti modi, sia come espansione, sia come gioco a sè stante, in quanto è per ora il seguito di Unreal, perchè di fatto non solo aggiunge dei livelli, ma aggiorna anche la trama del gioco, aggiungendo alla fuga da Na Pali, che era avvenuta con il primo Unreal, anche un ritorno, in quanto la fuga non andò proprio a buon fine e l'eroe di Unreal fu tratto in salvo mentre vagava alla deriva nello spazio e portato appunto a Na Pali (il primo livello dell'espansione si svolge all'esterno della nave, il Vortex Rikers, dalla quale eravate fuggiti in Unreal). Fondamentalmente il gioco non cambia, le armi restano quelle e anche la scelta dei personaggi si mantiene immutata, con la possibilità di scegliere sempre tra due classi femminili e tre maschili, e anche l'engine grafico del gioco rimane lo stesso, cosa dimostrata anche dal filmato d'introduzione, che per altro è molto simile in tutto a quello del primo Unreal (più che altro a quello finale…ndBill). Ma allora cos'è cambiato? Me lo sto chiedendo anch'io, proprio perchè il gioco non è mutato di una virgola e anche l'editor dei livelli (ricordo che quello di Unreal era ancora una specie di beta, in quanto aveva tutte le caratteristiche del nuovo, solamente che era ancora incompleto…) che trovate all'interno è uguale, e purtroppo anche le varie ambientazioni non sono state rivoluzionate troppo, denotando da parte degli sviluppatori, e non so se sia un bene o un male, una scarsa vena di rinnovamento, anche se comunque il gioco era già bello com'era. 

Vi ricordo poi che questo data-disk è stato sviluppato dalla Legend Entertainment, software house specializzata in adventure (come Shannara e Mission Critical…ndBill), che si sta occupando dello sviluppo di Wheel of Time, un RPG alla Thief, che sfrutta l’engine di Unreal e di Unreal 2, su cui non ci è dato sapere nulla al momento, se non che sfrutterà un nuovo engine. Tratto Return To Na Pali, comunque, come un'espansione, perciò non sto ad elencarvi tutti gli aspetti del gioco, per i quali vi rimando alla recensione di Unreal, ma mi limito solamente ad elencare alcune novità che esso presenta, le quali sono per lo più riguardanti il Multiplayer, dove trovate alcune nuove modalità: il Gravity match, ovvero uno scontro con una gravità elevatissima, il Cloak match, uno scontro in cui, se trovate un particolare dispositivo sarete invisibili agli occhi del nemico, il Terran Weapon match, dove il lanciarazzi, il lanciagranate e il fucile d'assalto saranno le uniche armi di cui disporrete e il Marine match, dove affronterete dei marine spaziali ancora più abili dei normali Bot; inoltre troverete qualche nuovo e rettile e altre creaturine a darvi fastidio e anche qualche nuova arma altamente distruttiva. Ci sono poi nuove armi, come il devastante lanciagranate, l’altrettanto potente lanciarazzi, che possiede una sorta di missile comandato in aggiunta, e il fucile d’assalto, un’arma che potrà esservi utile per incursioni veloci e “chirurgiche”. Per quello che riguarda i mostri, invece, ci potremo trovare di fronte nuove creature come ragni dal pungiglione alquanto velenoso, rettili che si muovono in branchi (e ricordano moltissimo i Velociraptor di crichtoniana memoria…) e attaccano da lontano con ferocia inaudita, e Marine spaziali bastardi e piuttosto forti, nei loro attacchi. L’AI delle creature è stata poi migliorata e dovrebbe darvi un assaggio di quello che potrete vedere nei Botmatch di Unreal Tournament, gioco attesissimo in redazione (le ultime lo danno per il 28 Agosto. Meglio così, il mio braccio destro dovrebbe essere di nuovo a posto per quel periodo…ndBill). Inoltre, Na Pali funzionerà anche con Unreal Tournament, per cui capite che l’engine, fondamentalmente è lo stesso (lui cerca Unreal, ma poi sembra quasi funzionare come uno stand-alone. Dico che la cosa mi ha ricordato molto Mysteries of the Sith, lo pseudo DD di Jedi Knight…ndBill). Insomma se Unreal vi è piaciuto, questo di certo non può mancarvi, e dato che è uguale, almeno nelle basi, e possiede comunque qualche novità, non potrà non piacervi.

Titolo: Unreal: Return to Na Pali
Software House: GT Interactive / Epic Games
Sviluppatore: Legend Entertainment
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 69.000


GameOnLine

Requisiti minimi: vedi Unreal.

Requisiti raccomandati: vedi Unreal.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Totale -
Penso che essendo un'espansione di certo non possa che essere uguale al gioco originale, ed avendo Unreal avuto un incredibile successo, sicuramente anche questo Return To Na Pali non sarà da meno; forse sarebbero potute migliorare le ambientazioni e anche la luminosità del gioco, ma comunque siamo davvero su ottimi livelli. Grafica, sonoro e giocabilità non sono immutati quindi penso proprio che non potrà mancare dalla vostra collezione, anche grazie ad alcune delle piccole novità aggiunte.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.


Immagine N°5
Immagine N°6