
Dopo che Bill mi ha affidato questo gioco da
recensire, trattenendo a stento le lacrime dalla commozione mi sono
fiondato a casa a giocare; devo essere onesto, in realtà, a me Unreal
non piace troppo, però sono davvero contento che abbia avuto
successo, soprattutto per gli sviluppatori, ovvero la Epic Games, una
volta specializzata in giochino shareware, come i mitici One Must Fall
e Jazz Jackrabbit, che dopo anni di duro lavoro sfornò un capolavoro
(la recensione del capo è passata ormai nella leggenda…), uscito la
scorsa estate. Non dimentichiamoci di dire poi che Unreal appartiene a
quel genere, quello degli shooter 3D, di cui facevano parte anche
grossi capolavori del passato, come Quake e Doom, entrambi della
texana id Software. Quando è uscito il primo Doom io frequentavo
ancora la scuola elementare e giocavo "solamente" con il
Mega Drive e il Game Boy (si fa per dire, comunque, anche perchè
allora erano davvero delle signore console, e soprattutto la prima,
che fu la prima console a 16 bit, e in seguito a 32, grazie al CD-X,
un'apparecchio con il quale si potevano usare i giochi su CD per Mega
Drive e che io avevo…) e dopo aver visto per la prima volta Doom,
fra me e lui sorse un amore a prima vista, un colpo di fulmine fra
uomo (diciamo pure bimbo…) e computer, che si tramutò poi in una
passionale relazione, interrotta solo dal tempo e dalla voglia di
cambiamenti nata in me: giocavo a Doom ovunque, e anche se non avevo
il computer avevo comunque modo di giocarci nei supermercati, in
uffici lavorativi dove potevo trovare computer e gente che mi lasciava
giocare (voi li chiamereste sfaticati, io tutt'oggi li chiamo brava
gente…), e col tempo sono riuscito a finirlo, ma non solo Doom, ma
anche Doom 2 e relativa espansione, e tutto ciò suscitava in me un
godimento totale, in quanto Doom piaceva anche a molti miei amici che
non riuscivano, al contrario di me, a finirlo, nemmeno a livello Easy
(io l'ho finito anche in Hard e con i nemici che avevano la capacità
di rigenerarsi.....scusate se è poco) (quella sì che era difficoltà…ndBill).
E pochi sapranno che il mitico livello 31 di Doom 2, il cui nome è
Wolfenstein (nome tipicamente tedesco), è davvero un pezzo di storia
videoludica, perchè il 5 maggio di sette anni or sono, una software
house allora sconosciuta, la id, ovvero i responsabili di Doom (ma che
coincidenza), mise sul mercato una demo di un gioco chiamato
Wolfenstein 3D, che divenne poi quello che tutti avete potuto ammirare
in tutto il suo splendore, ovvero Doom. Oggi mi ritrovo a giocare con
giochi diversi, con una violenza ancora più gratuita, giochi come
Carmageddon 2, Resident Evil
2, lo stesso Unreal, Half-Life, ma
niente, penso, mi ridarà le stesse emozioni che mi diede Doom, e
anche se oggi non ci gioco più (mi vergogno anche un po' a giocare
con un gioco che si avviava, a quei tempi, dal DOS…), ogni tanto
ritiro fuori la sua scatola e ritorno con la mente alle notti insonni
passate per colpa sua e dei mostri che vi sono al suo interno.
Scusate
questa mia divagazione, ma penso che fosse necessaria anche a farvi
capire quanta strada abbiano fatto i videogiochi nel tempo, e in
particolare anche la GT Interactive, che dopo tanti anni è ancora
sulla cresta dell'onda con un gioco come Unreal, che anche se a me non
piace eccessivamente è comunque un signor gioco (e vorrei vedere…ndBill).
Dopo Unreal era necessario, per emulare anche il successo di Quake (vi
chiederete sicuramente perchè cito Quake così spesso, ma non tutti
sanno che alcuni dei programmatori di Unreal lavorarono anche per Doom
e Quake, che guarda caso era anch'esso della id…) creare una prima
espansione (prima, perchè probabilmente ce ne saranno altre come per
Quake…), come per dare un seguito alla trama del primo Unreal;
ebbene Return To Na Pali può essere visto in tanti modi, sia come
espansione, sia come gioco a sè stante, in quanto è per ora il
seguito di Unreal, perchè di fatto non solo aggiunge dei livelli, ma
aggiorna anche la trama del gioco, aggiungendo alla fuga da Na Pali,
che era avvenuta con il primo Unreal, anche un ritorno, in quanto la
fuga non andò proprio a buon fine e l'eroe di Unreal fu tratto in
salvo mentre vagava alla deriva nello spazio e portato appunto a Na
Pali (il primo livello dell'espansione si svolge all'esterno della
nave, il Vortex Rikers, dalla quale eravate fuggiti in Unreal).
Fondamentalmente il gioco non cambia, le armi restano quelle e anche
la scelta dei personaggi si mantiene immutata, con la possibilità di
scegliere sempre tra due classi femminili e tre maschili, e anche l'engine
grafico del gioco rimane lo stesso, cosa dimostrata anche dal filmato
d'introduzione, che per altro è molto simile in tutto a quello del
primo Unreal (più che altro a quello finale…ndBill). Ma allora cos'è
cambiato? Me lo sto chiedendo anch'io, proprio perchè il gioco non è
mutato di una virgola e anche l'editor dei livelli (ricordo che quello
di Unreal era ancora una specie di beta, in quanto aveva tutte le
caratteristiche del nuovo, solamente che era ancora incompleto…) che
trovate all'interno è uguale, e purtroppo anche le varie
ambientazioni non sono state rivoluzionate troppo, denotando da parte
degli sviluppatori, e non so se sia un bene o un male, una scarsa vena
di rinnovamento, anche se comunque il gioco era già bello com'era.
Vi
ricordo poi che questo data-disk è stato sviluppato dalla Legend
Entertainment, software house specializzata in adventure (come
Shannara e Mission Critical…ndBill), che si sta occupando dello
sviluppo di Wheel of Time, un RPG alla Thief, che sfrutta l’engine
di Unreal e di Unreal 2, su cui non ci è dato sapere nulla al
momento, se non che sfrutterà un nuovo engine. Tratto Return To Na
Pali, comunque, come un'espansione, perciò non sto ad elencarvi tutti
gli aspetti del gioco, per i quali vi rimando alla recensione di
Unreal, ma mi limito solamente ad elencare alcune novità che esso
presenta, le quali sono per lo più riguardanti il Multiplayer, dove
trovate alcune nuove modalità: il Gravity match, ovvero uno scontro
con una gravità elevatissima, il Cloak match, uno scontro in cui, se
trovate un particolare dispositivo sarete invisibili agli occhi del
nemico, il Terran Weapon match, dove il lanciarazzi, il lanciagranate
e il fucile d'assalto saranno le uniche armi di cui disporrete e il
Marine match, dove affronterete dei marine spaziali ancora più abili
dei normali Bot; inoltre troverete qualche nuovo e rettile e altre
creaturine a darvi fastidio e anche qualche nuova arma altamente
distruttiva. Ci sono poi nuove armi, come il devastante lanciagranate,
l’altrettanto potente lanciarazzi, che possiede una sorta di missile
comandato in aggiunta, e il fucile d’assalto, un’arma che potrà
esservi utile per incursioni veloci e “chirurgiche”. Per quello
che riguarda i mostri, invece, ci potremo trovare di fronte nuove
creature come ragni dal pungiglione alquanto velenoso, rettili che si
muovono in branchi (e ricordano moltissimo i Velociraptor di
crichtoniana memoria…) e attaccano da lontano con ferocia inaudita,
e Marine spaziali bastardi e piuttosto forti, nei loro attacchi.
L’AI delle creature è stata poi migliorata e dovrebbe darvi un
assaggio di quello che potrete vedere nei Botmatch di Unreal
Tournament, gioco attesissimo in redazione (le ultime lo danno per il
28 Agosto. Meglio così, il mio braccio destro dovrebbe essere di
nuovo a posto per quel periodo…ndBill). Inoltre, Na Pali funzionerà
anche con Unreal Tournament, per cui capite che l’engine,
fondamentalmente è lo stesso (lui cerca Unreal, ma poi sembra quasi
funzionare come uno stand-alone. Dico che la cosa mi ha ricordato
molto Mysteries of the Sith, lo pseudo DD di Jedi Knight…ndBill).
Insomma se Unreal vi è piaciuto, questo di certo non può mancarvi, e
dato che è uguale, almeno nelle basi, e possiede comunque qualche
novità, non potrà non piacervi.
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Titolo:
Unreal: Return to Na Pali
Software House: GT Interactive
/ Epic Games
Sviluppatore: Legend
Entertainment
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 69.000
Requisiti minimi:
vedi Unreal.
Requisiti
raccomandati: vedi Unreal.
Gioco provato su:
Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D
Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha
presentato alcun tipo di problema.
Totale - 
Penso che essendo un'espansione di certo non possa
che essere uguale al gioco originale, ed avendo Unreal avuto un
incredibile successo, sicuramente anche questo Return To Na Pali non sarà
da meno; forse sarebbero potute migliorare le ambientazioni e anche la
luminosità del gioco, ma comunque siamo davvero su ottimi livelli.
Grafica, sonoro e giocabilità non sono immutati quindi penso proprio
che non potrà mancare dalla vostra collezione, anche grazie ad alcune
delle piccole novità aggiunte.
Ringraziamo Halifax
per averci fornito il materiale recensibile.
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